MWC 2019: Il futuro del 5G è nel cloud

MWC 2019: Il futuro del 5G è nel cloud

5G grande protagonista al MWC 2019, ma la vera rivoluzione non sarà avere più velocità e meno latenza. Il 5G creerà una piattaforma basata sulla virtualizzazione della rete mobile che abiliterà una nuova generazione di app basate sul cloud. I primi servizi commerciali del 5G, anche in Italia, arriveranno già nel 2019

di pubblicato il nel canale Market
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Un concetto da ricordare: network slicing

Il network slicing può sembrare un concetto solo da iper tecnici, e per la sua applicazione in concreto è così, ma a livello concettuale è uno degli elementi più importanti da prendere in considerazione per comprendere il vero potenziale del 5G per il mondo del business. Virtualizzare la rete ha conseguenze a tutti i livelli ed è uno degli elementi necessari per far fronte al numero sempre più elevato di dispositivi che si connettono alla rete. Pensiamo a come si sta ampliando, sia a livello consumer in ambito smart home o a livello industriale per la sensoristica e il controllo degli impianti industriali, il mondo dell’Internet of Things. Insieme a John Roese abbiamo incontrato anche Costantine Polychronopoulos, CTO di VMware, l’azienda che ha contribuito a creare il concetto stesso di virtualizzazione e che dal 2015 è parte di Dell. Secondo Constantine in prospettiva tutto sarà connesso e il 5G è la tecnologia che abiliterà la “ubiquitous connectivity”, una connettività pervasiva che per poter mostrare tutto il suo potenziale rende indispensabile che la rete sia “software centric”. VMware sta investendo molto su soluzioni che abilitino il software slicing su qualsiasi rete, non solo 5G, per rendere le reti ancora più flessibili e pronte per far convivere un numero sempre più elevato di device. Al MWC abbiamo visto ad esempio la soluzione VMware di gestione di dispositivi IoT, chiamata appunto Pulse IoT Center, che va nella direzione di integrare le esigenze dell’OT, Operation Technology le tecnologie industriali implementate sulle linee di produzione, con le risorse IT dell’azienda.

In attesa che la rete 5G raggiunga più elevati livelli di diffusione, che anche per Dell e VMware verranno raggiunti non prima del 2021/2022, assisteremo comunque al diffondersi di servizi in aree limitate geograficamente che sfruttano le tecnologie 5G. Un esempio sono le reti private per  aziende basate su 5G, che potrebbero diventare un mercato a sé stante, con soluzioni offerte dagli operatori alle piccole e medie imprese e invece soluzioni proprietarie, sempre con tecnologie 5G, per le grandi aziende o gli enti pubblici. La tecnologia 5G offre molte potenzialità da questo punto di vista, anche per gli aspetti di sicurezza, e quindi non è difficile pensare che grandi impianti industriali o legati alla logistica, ma anche porti e aeroporti potranno essere gestiti interamente con reti private 5G.

Una copertura del 5G pervasiva porterà con sé un aumento esponenziale dei device connessi, dai classici smartphone e PC a tutta una serie di dispositivi del mondo IoT e altri che magari ancora non immaginiamo. Questo numero impressionante di dispositivi e in prospettiva un numero crescente di slice della rete, c’è chi ipotizza addirittura che si arriverà a slice personalizzate per ogni dispositivo, non potrà più essere gestito con l’attuale paradigma, che spesso vede la necessità di un intervento umano. In prospettiva tutto l’ecosistema dovrà spostarsi su soluzioni automatizzate dove sarà la rete stessa a dover diventare autonoma nel gestire sé stessa e dove sicuramente alcuni ruoli gestiti oggi da persone in futuro dovranno essere automatizzati.

 
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