Che fine ha fatto WiMAX? Il punto della situazione
di Alessandro Bordin pubblicato il 23 Febbraio 2010 nel canale TLC e Mobile
Si parla di WiMAX da anni ormai, eppure questa tecnologia è ben lungi dall'aver ottenuto i risultati annunciati. Cerchiamo di fare il punto della situazione, cercando di capire quale sia la diffusione attuale, in Italia e nel mondo, oltre agli sviluppi futuri e alle problematiche ancora da affrontare
91 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infobeh linkem me ne fornisce 0.4 pagando il canone da 7 con ping ridicoli
la tecnologia in se è valida.. l'operatore è indecente..
un vero peccato...
Eh si, gran bella risposta
con 20 euro al mese scarico poco meno quello che scricavo con fastweb... con upload molto vicini ai 500k promessi... discreti ping 60 70. Mi ritengo molto fortunato!
spero che anche a voi capiti di avere un operatore nelle vicinanze... anzi no! altrimenti mi intasate la rete!!!
Credo che eolo sia una hyperlan. Io ho un contratto che usa la stessa tecnologia, ma con un provider provinciale (che presto diventerà regionale). La banda è perfetta (nel mio caso 3MB/3Mb sincroni, ip fissoe banda garantita) e i ping ancora meglio: il sito del provider è praticamente in locale: 0/1ms (compresi tutti i siti web nei loro server), gli altri, appunto, sui 10/20.
Recentemente è arrivata telecom con la 7mega (che dai primi test di vicini sembra essere in realtà max 4). Non cambierei nemmeno regalata!
Peccato che questa tecnologia sia poco diffusa per via delle frequenze e delle BTS che devono essere o visibili per coperture di KM o molto vicine per coperture senza visibilità. Oltre alla limitazione dell'antenna sul tesso/balcone.
Cartello
delle compagnie telefoniche!Altro che il cartello di Medellin!
Queste connessioni nahho comunuqe dei difetti, per esempio in alcuni casi la poca stabilità del ping che nel gioco online si sente. Ma come già detto varia da caso a caso in base ad una miriade di fattori.
Recentemente è arrivata telecom con la 7mega (che dai primi test di vicini sembra essere in realtà max 4). Non cambierei nemmeno regalata!
Peccato che questa tecnologia sia poco diffusa per via delle frequenze e delle BTS che devono essere o visibili per coperture di KM o molto vicine per coperture senza visibilità. Oltre alla limitazione dell'antenna sul tesso/balcone.
Esattamente, funziona come la tua in pratica.
Quale italiano si usa per gli articoli ed i commenti sul sito?
Alcuni articoli e commenti sembrano siano sottoposti a doppia conversione: italiano -inglese - italiano commisti ad una serie di errori di ortografia impressionante: parole in maiscolo, inversioni di parole.Vorrei un chiarimento, per favore.
Vorrei un chiarimento, per favore.
Scusaci, o sommo. La tua conoscenza e padronanza dell'italiano, viene insultata dai nostri discorsi puerili, ricchi di inesattezze e superficialità, in piena incoerenza con le educate e nobili regole della nostra lingua.
Chiedo venia!
Ma a frasi che sembrano prodotte da un sofware di traduzione automatica, a tratti.
Non sono assolutamente un purista della forma, non mi riferisco alla Crusca.
I problemi sono altri...
Tanto per cominciare, non è stato ribadito il concetto fondamentale citato invece da Vertex: in una rete radio la capacità è condivisa. Se offro 14 Mbit/s, questi non sono per utente, ma per cella: questa velocità va divisa tra tutti gli utenti. Se sono in 14, a voler scaricare, andranno a 1 Mbit/s l'uno. Questo è uno dei motivi per cui l'UMTS spesso delude le aspettative, ma non è che il WiMax può aggirare le leggi della fisica! E' un problema di cui risente anch'esso! (E anche il WiFi, tanto per fare un esempio facile da verificare). Qual è la soluzione? Fare delle celle piccole, in modo che ciascuna serva pochi utenti e a ciascuno resti una buona fetta della capacità disponibile. Cioè, citando ancora il WiFi: se io e il mio vicino usiamo lo stesso access point andiamo piano, ma se ne usiamo uno a testa va molto meglio. Quindi, celle piccole. Ma se le celle sono piccole, per coprire il territorio ce ne vogliono tante, e quindi i costi per installare la rete aumentano! Non solo: manca l'infrastruttura in fibra ottica. Così come con il WiFi ci si può collegare a Internet a patto che l'access point abbia una connessione, per esempio sotto forma di ADSL, allo stesso modo una stazione base WiMax (la cosiddetta "antenna"
Il WiMax è nato morto.
Lo dico da qualche anno: il WiMax è destinato a rimanere un mercato di nicchia, sempre che riesca a sopravvivere. Di sicuro non ci investirei un centesimo.
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