Newscron: da tesi di dottorato a startup

Il panorama delle news è di per sé un orizzonte globale: ogni lettore quando si avvicina a una raccolta di notizie lo fa per venire a conoscenza di quello che sta succedendo nel mondo. Ma spesso il lettore è molto curioso in merito ai fatti che accadono vicino a lui, sul suo territorio. Glocal è una parola che può essere adattata a questo contesto. L'app Newscron, disponibile gratuitamente per iPhone, Android, iPad e anche in versione Web, punta molto su questo aspetto: l'utente può selezionare non solo la lingua delle notizie da visualizzare, ma anche una o più macro aree di interesse su base geografica. L'esempio più semplice in lingua italiana, visto che l'app è svizzera, sono il Ticino e l'Italia. Ci siamo fatti raccontare più in dettaglio questo aspetto dal CTO Roberto Prato:

L'app permette poi di adattare lo stream delle notizie ai propri gusti con in semplice menu a slider in cui dare più o meno peso alle notizie provenienti dalle diverse categorie. In questo modo Newscron punta a ridurre il cosiddetto Information Overloading, ossia l'eccesso di contenuti che arriva sul display del lettore, il quale non riesce a filtrare quelli che effettivamente gli interessano senza perdere tempo nella fase di scrematura.

Il funzionamento su base regionale di Newscron è un aspetto nato per la semplicità di sviluppo e di aggregazione dei contenuti, ma che si sta rivelando un fattore di spicco per una nicchia di utenti. I due sviluppatori hanno infatti notato una percentuale di utilizzo dell'app da parte di utenti all'estero (ad esempio residenti oltreoceano) maggiore della media delle app non in inglese. Il motivo è che la semplicità con cui si possono far evidenziare dall'applicazione notizie su base regionale aiuta gli emigrati a rimanere aggiornati in modo semplice sia sull'attualità mondiale, sia sulle notizie regionali della zona geografica d'origine.

Il futuro di Newscron? Passa obbligatoriamente attraverso una strategia per monetizzare il traffico. Al momento una minima parte arriva dall'advertising sotto forma di banner incorporati nell'app, ma Palme e Prato stanno guardando con interesse alle evoluzioni dell'editoria online: un modello percorribile potrebbe essere quello di aggregare contenuti free come succede ora, affiancandoli però da contenuti a pagamento per particolari approfondimenti o da parte di firme importanti. Questo però richiede che anche l'editoria online si sposti verso questo modello di business: in questo caso Newscron potrebbe proporsi agli editori come piattaforma per dare ulteriore visibilità anche ai loro contenuti a pagamento, con il modello della revenue sharing.