Ecco come la Digital Factory ha ottimizzato la customer journey del Gruppo Campari
di Alberto Falchi pubblicata il 22 Luglio 2022, alle 12:01 nel canale CloudIl colosso dell'ICT ha affiancato il Gruppo Campari nello sviluppo di una piattaforma cloud ibrida che consentisse di migliorare le esperienze di acquisto ibride, digitali e fisiche, e di raccontare meglio la storia e i valori del Gruppo specializzato in bevande
Per ottimizzare l'esperienza utenti sui vari canali digitali dei 50 marchi che Gruppo Campari distribuisce, l'azienda ha chiesto il supporto di IBM, che l'ha aiutata nella realizzazione di una Digital Factory, un concetto inventato dai team di marketing delle due aziende. L'obiettivo di questa "fabbrica digitale" è quello di semplificare e razionalizzare la customer journey dei marchi rappresentati da Campari, puntando non solo sull'esperienza di acquisto, ma spingendo la condivisione delle esperienze da parte dei clienti di Campari. Il case study sulla Digital Factory di Campari è stato presentato in occasione dell'evento “You & IBM – Creiamo insieme: l’innovazione in azione” che si è tenuto martedì 28 giugno.
Il concetto di Digital Factory
La Digital Factory di Campari è stata attivato nel 2021, durante la pandemia, quando le abitudini di acquisto dei consumatori sono rapidamente mutate, privilegiando i canali digitali. Secondo uno studio condotto da IBM, un consumatore su quattro, in particolare i giovani, oggi prediligono modalità di acquisto che integrano esperienze sia digitali sia fisiche. Non solo: il valore dei prodotti è relativo, e sempre più clienti desiderano conoscere meglio la storia del marchio e i valori che rappresenta.
Campari ha deciso di andare incontro alle nuove esigenze dalla clientela puntando su un approccio direct-to-consumer e ha stretto una collaborazione con IBM iX per offrire loro nuove esperienze digitali.
Partendo da questa base, Campari e IBM iX si sono messi al lavoro per modernizzare il customer journey e la user experience, realizzando quello che hanno definito un "viaggio esperenziale". In pratica, hanno voluto raccontare attraverso le ricette la storia e i valori dei marchi rappresentati dalla multinazionale del food & beverage, che includono nomi come Aperol, Campari, Wild Turkey Bourbon, SKYY Vodka, Appleton Estate rum e Grand Marnier.
Da questa collaborazione è nata la Digital Factory, che fa leva su un ambiente cloud ibrido basato su Red Hat OpenShift. L'obiettivo era quello di garantire a Campari una base coerente per lo sviluppo e la distribuzione di applicazioni in ambienti cloud ibridi, per poter armonizzare gli oltre 70 siti web del Gruppo.
La Digital Factory è strutturata in modo da velocizzare gli aggiornamenti, garantire coerenza fra i vari marchi e allo stesso tempo assicurare il rispetto delle normative, sia quelle relative alla privacy sia quelle sui permessi di vendita e distribuzione. In pratica, ai dipendenti di Campari ora bastano pochi clic per aggiornare le informazioni su tutti i siti, contemporaneamente.
Il compito di IBM non si è esaurito con la realizzazione della piattaforma e la multinazionale sta affiancando Campari per sviluppare una cultura digitale all'interno della sua forza lavoro, anche attraverso percorsi di formazione. Un esempio sono i Champion Forum, eventi di formazione e sviluppo delle competenze finalizzati alla creazione di una comunità digitale per i marketer di Campari Group per promuovere l’evoluzione e l’adozione del framework della Digital Factory.
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