IBM annuncia Power Private Cloud Rack: il cloud privato basato su processori POWER
di Riccardo Robecchi pubblicata il 18 Febbraio 2021, alle 08:21 nel canale CloudI processori con architettura POWER sono uno dei principali punti di forza della nuova soluzione IBM Power Private Cloud Rack, che permette alle aziende di migrare le proprie applicazioni da AIX e IBM i a Red Hat OpenShift
Il mondo ha ancora spazio per architetture diverse da x86, almeno in cloud. Questo è quanto sembra pensare IBM, che ha recentemente annunciato la sua nuova soluzione Power Private Cloud Rack, con "Power" che sta a indicare proprio l'architettura del processore utilizzata. Si tratta di un prodotto che permette alle aziende che utilizzino un'infrastruttura basata su AIX e sull'architettura Power di passare a una gestione più moderna e incentrata sul cloud dei propri carichi di lavoro.
IBM Power Private Cloud Rack: da AIX al cloud in un armadio rack
Il nuovo Power Private Cloud Rack si basa sull'architettura POWER9, in attesa della nuova versione POWER10 (diventata, per inciso, open source). All'interno del rack trovano posto tre server Power System S922 con 20 core, 256 GB di RAM e 3,2 TB di spazio di archiviazione su SSD NVMe, assieme a un FlashSystem 5200 che offre un minimo di 9,6 TB di spazio e due switch SAN24B-6 con 24 porte Fibre Channel.
Il software si basa su Red Hat Enterprise Linux 8 per POWER9 e comprende anche IBM PowerVM, IBM Cloud PowerVC Manager e Red Hat OpenShift. Obiettivo di questa soluzione è infatti quello di aiutare le aziende nella transizione dai server con sistema operativo IBM AIX a un approccio più vicino a quello del cloud che faccia uso dei container. IBM fornisce infatti la possibilità di creare container compatibili con software compilato per AIX su POWER9 da eseguire sulla base Red Hat Enterprise Linux, semplificando dunque il passaggio verso il nuovo modello. Viene supportato anche il software per IBM i, sistema operativo proprietario sviluppato da IBM.
IBM sembra voler sfruttare fino in fondo le opportunità tecnologiche che la sua acquisizione di Red Hat le mette a disposizione: in particolare è OpenShift a diventare particolarmente importante nella strategia di Big Blue, dato che è una tecnologia ampiamente supportata da tutti i principali fornitori di servizi cloud e in grado di offrirle un vantaggio competitivo. Dall'altro lato, il suo impiego permette anche a IBM di dare nuova spinta ai suoi prodotti basati su architettura POWER, che offrono alcuni vantaggi competitivi rispetto all'architettura x86 come una maggiore densità di calcolo e che risultano quindi maggiormente appetibili in ambito cloud.
Ulteriori informazion sono disponibili a questo indirizzo.
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