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Lenovo lancia ThinkPad e ThinkStation con Ubuntu Linux preinstallato

di pubblicata il , alle 14:41 nel canale Device Lenovo lancia ThinkPad e ThinkStation con Ubuntu Linux preinstallato

Lenovo ha annunciato la disponibilità di Ubuntu Linux come sistema operativo per quasi 30 sistemi ThinkPad e ThinkStation, per venire incontro alle esigenze di professionisti e aziende che lavorano con Linux

 

Con la sempre maggiore crescita di Linux come sistema operativo tra gli sviluppatori, i data scientist e altri professionisti del settore IT, sono molte le aziende che stanno offrendo un migliore supporto al Pinguino. Tra queste figura Lenovo, la quale ha annunciato il lancio di quasi 30 prodotti certificati per Ubuntu e disponibili di fabbrica con tale distribuzione.

Ubuntu Linux preinstallato su Lenovo ThinkPad e ThinkStation

Lenovo aveva annunciato a giugno 2020 la volontà di certificare le proprie workstation per Linux, all'epoca annunciando l'avvio di una sperimentazione per proporre sistemi con Fedora Linux preinstallato. L'azienda ha ora espanso la disponibilità di sistemi con Linux grazie alla certificazione per Ubuntu di quasi 30 sistemi, che avranno tale sistema operativo preinstallato di fabbrica.

Non si tratta soltanto di workstation, poiché l'elenco include anche portatili della serie X e della serie T più votati alla mobilità. Nello specifico, i modelli certificati sono i seguenti:

  • ThinkPad T14 (Intel e AMD)
  • ThinkPad T14s (Intel e AMD)
  • ThinkPad T15p
  • ThinkPad T15
  • ThinkPad X13 (Intel e AMD)
  • ThinkPad X13 Yoga
  • ThinkPad X1 Extreme Gen 3
  • ThinkPad X1 Carbon Gen 8
  • ThinkPad X1 Yoga Gen 5
  • ThinkPad L14
  • ThinkPad L15
  • ThinkPad P15s
  • ThinkPad P15v
  • ThinkPad P15
  • ThinkPad P17
  • ThinkPad P14s
  • ThinkPad P1 Gen 3
  • ThinkStation P340
  • ThinkStation P340 Tiny
  • ThinkStation P520c
  • ThinkStation P520
  • ThinkStation P720
  • ThinkStation P920
  • ThinkStation P620

La disponibilità di Ubuntu come sistema operativo preinstallato fa sì che le aziende e i professionisti possano rivolgersi all'assistenza per ottenere supporto e che non debbano installare da sé il sistema, semplificando le operazioni di messa in opera di nuove macchine e di supporto in caso di problemi.

"La visione di Lenovo di rendere possibile una tecnologia più intelligente per tutti significa davvero "per tutti". Il nostro annuncio della certificazione dei dispositivi a giugno è stato un passo nella giusta direzione per rendere possibile ai nostri clienti l'installazione di Linux in maniera più semplice per conto proprio" afferma Igor Bergman, vice presidente di PCSD software e cloud presso Lenovo. "Il nostro obiettivo è rimuovere la complessità e fornire alla comunità Linux quell'esperienza premium per la quale ci conoscono i nostri clienti. Questo è il motivo per cui abbiamo compiuto questo passo nell'offrire dispositivi con Linux preinstallato."

I vari modelli saranno disponibili con Linux in varie fasi, a partire da settembre 2020 e nel corso del 2021.

11 Commenti
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Sandro kensan25 Settembre 2020, 14:51 #1
C'è anche un'altra interpretazione del motivo per cui una azienda cinese come Lenovo sta offrendo Ubuntu linux al posto della americana Microsoft. Forse è sfuggito all'articolista o al giornalista la guerra che Trump tramite le aziende USA ha mosso alla Cina, potrebbe inserirsi in questa ottica la mossa di Lenovo.

Magari l'installazione di linux era partita con un'altra finalità e un'altra intensità e l'hanno convertita in una necessità per pararsi al ban possibile di Trump contro altre aziende cinesi e Lenovo potrebbe trovarsi tra queste.

Huawei era partita da lontano proprio per l'eventualità che poi sta capitando.
Perseverance25 Settembre 2020, 16:29 #2
Era ora che arrivasse qualcuno a buttare soldi su\con linux in maniera professionale dopo 26 anni di clandestinità. Questa scelta da parte di Lenovo creerà una base commerciale solida, ora xò c'è necessità di fare il passo successivo da parte delle softwarehouse cioè espandere il misero parco software a disposizione nel mondo linux rilasciando versioni anche per Ubuntu e Fedora se queste sono le distro ufficiali adottate. Senza quest'ulteriore passo resterà un sistema zoppo.
Nicodemo Timoteo Taddeo25 Settembre 2020, 16:51 #3
Originariamente inviato da: Perseverance
Era ora che arrivasse qualcuno a buttare soldi su\con linux in maniera professionale dopo 26 anni di clandestinità. Questa scelta da parte di Lenovo creerà una base commerciale solida, ora xò c'è necessità di fare il passo successivo da parte delle softwarehouse cioè espandere il misero parco software a disposizione nel mondo linux rilasciando versioni anche per Ubuntu e Fedora se queste sono le distro ufficiali adottate. Senza quest'ulteriore passo resterà un sistema zoppo.


Sarebbe anche il momento per i produttori di driver delle periferiche di muoversi il culo e farne di decenti anche per Linux. A parte qualche lodevole eccezione, il panorama resta sconsolante.
acerbo25 Settembre 2020, 17:05 #4
Originariamente inviato da: Perseverance
Era ora che arrivasse qualcuno a buttare soldi su\con linux in maniera professionale dopo 26 anni di clandestinità. Questa scelta da parte di Lenovo creerà una base commerciale solida, ora xò c'è necessità di fare il passo successivo da parte delle softwarehouse cioè espandere il misero parco software a disposizione nel mondo linux rilasciando versioni anche per Ubuntu e Fedora se queste sono le distro ufficiali adottate. Senza quest'ulteriore passo resterà un sistema zoppo.


Dell propone linux da oltre 10 anni sui suoi portatili.
Personalmente preferisco avere la licenza windows quando compro un portatile, linux me lo installo da solo
treno225 Settembre 2020, 18:13 #5
La licenza Windows non te la regalano.
Io per esempio ho preso un Lenovo Ideapad, prendendolo senza SO preinstallato ho risparmiato 60 euro.

Avere Linux preinstallato vuol dire una cosa in più, di estrema importanza: hai la certezza che tutto l'hardware sia compatibile.
P.es. sul mio Ideapad il lettore di impronte non ha driver sotto Linux (Goodix).
zappy25 Settembre 2020, 21:43 #6
Originariamente inviato da: Perseverance
...ora xò c'è necessità di fare il passo successivo da parte delle softwarehouse cioè espandere il misero parco software a disposizione nel mondo linux ...

già ci sono se non ci si fossilizza sui grandi nomi...
Perseverance25 Settembre 2020, 22:54 #7
Originariamente inviato da: zappy
già ci sono se non ci si fossilizza sui grandi nomi...


Ennò se dici così parti già perdente. Ci devono essere anche i grandi nomi sennò è tutto inutile; si deve arrivare al punto in cui ci dovrà essere una neutralità rispetto al sistema operativo almeno sulla maggiorparte dei software commerciali come Adobe, Microsoft ecc... poi le piccole applicazioni arriveranno dopo o pazienza.

Se colossi come Lenovo, Dell e altri si impegnano a creare workstation certificate per Ubuntu i grandi nomi non dovrebbero girarsi dall'altra parte, non è più quel tempo.

A che serve sennò tutto questo impegno e presa in carico da parte dei produttori a supporto di Ubuntu e Fedora se poi ciò non è finalizzato alla creazione di un ecosistema certificato stabile per applicazioni commerciali importanti?

Devono ambire a ben altro e non solo all'ambiente universitario e di ricerca, dove penso che queste soluzioni siano "vendibili" xkè attualmente altrove non lo sono.
corvazo26 Settembre 2020, 09:49 #8
Originariamente inviato da: Perseverance
Ennò se dici così parti già perdente. Ci devono essere anche i grandi nomi sennò è tutto inutile; si deve arrivare al punto in cui ci dovrà essere una neutralità rispetto al sistema operativo almeno sulla maggiorparte dei software commerciali come Adobe, Microsoft ecc... poi le piccole applicazioni arriveranno dopo o pazienza.


La mentalità è che il codice deve essere open e che tutto deve essere a gratis. Linux è nato solo perché Unix costava troppo, viene utilizzato per server web, web development, software industriale..., ma come desktop da casa ci navighi e basta, non ci fai audio/video. In sostanza mettici una pietra sopra perché le grandi software house non hanno tempo da perdere.
digieffe26 Settembre 2020, 10:59 #9
Originariamente inviato da: corvazo
La mentalità è che il codice deve essere open e che tutto deve essere a gratis. Linux è nato solo perché Unix costava troppo, viene utilizzato per server web, web development, software industriale..., ma come desktop da casa ci navighi e basta, non ci fai audio/video.


questa è la tua versione della Storia?
zappy26 Settembre 2020, 19:09 #10
Originariamente inviato da: corvazo
... ma come desktop da casa ci navighi e basta, non ci fai audio/video.

cos'è, la cazzata del giorno?

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