Scontrino Elettronico
A gennaio 2020 l'obbligo di scontrino elettronico sarà esteso a tutti gli esercenti
di Alberto Falchi pubblicata il 19 Dicembre 2019, alle 16:41 nel canale InnovazioneA partire dal primo gennaio, tutti gli esercenti dovranno strutturarsi per poter emettere scontrini elettronici. I negozianti potranno adeguare il registratore di cassa o inviare i corrispettivi tramite i servizi online dell’Agenzia delle Entrate
288 Commenti
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https://www.econopoly.ilsole24ore.c...ocrazia-merito/
[I]Le elezioni tendono a portare a scelte mediocri e – di conseguenza – le democrazie non scelgono i migliori leader (in proposito si veda l’effetto Dunning-Kruger). L’ipotesi chiave (i.e.: che i cittadini possano riconoscere il miglior candidato politico, o la policy migliore) è erronea, perché la maggioranza ammanca delle necessarie competenze. In altre parole, individui non qualificati sono intrinsecamente incapaci di giudicare la competenza di altre persone, o la qualità delle loro idee (e.g: sulla fiscalità, sulle pensioni o sulle riforme del mercato del lavoro). Secondo Indro Montanelli: “La democrazia è sempre, per sua natura e costituzione, il trionfo della mediocrità”. Il vantaggio della democrazia rispetto ad altre forme di governo è che di norma “impedisce efficacemente a candidati inferiori alla media di diventare leader”.[/I]
Come scritto precedentemente con la citazione di Churchill, la democrazia non sarà perfetta ma è comunque il meglio che ci possiamo permettere... invece il punto di vista elitario in questione è di per sè razzista e classista (e se non lo notate è forse perchè in fondo siete un po' snob e radical-chic che pensano di essere solo loro nel giusto eh...).
La nostra intera civiltà attualmente si basa sul "mediocre": si aiuta lo svantaggiato, il portatore di handicap, il disoccupato, l'anziano che prende la pensione minima sociale... non siamo ai degli spartani, diciamo che il progresso è anche questo e nel pacchetto ci sta che il tutto sia dopotutto una media tra estremi... e si sa che gli estremi hanno portato sempre a soluzioni poco felici, specie per chi ci si trova in mezzo.
Sono di fatto gli unici impiegati pubblici che, oltre a essere immediatamente inquadrati come dirigenti (pur non svolgendo ruoli direttivi), possono vantare la possibilità di lavorare anche in regime di libera professione (in termini anche concorrenziali con lo Stato) e abusano di ciò, quindi oltre a prendere uno stipendio faraonico per quella manciata di ore che fanno (e neppure in modo così ligio, visto che se le gestiscono in autonomia), tendono a privilegiare la libera professione ritardando gli esami del settore pubblico.
A questo si aggiunge una vera e propria indisponibilità degli stessi, da una parte c'è l'imbuto delle borse di specializzazione (inferiori rispetto al fabbisogno), dall'altra un loro vero e proprio egoismo, dopo essersi formati alle spalle dello stato (quindi grazie alle nostre tasse) salutano il SSN e vanno altrove (estero o cliniche private).
Per chi non lo sapesse, parlo di stipendi medi netti da 5000 euro al mese (che arrivano anche a 30000).
Non entro nel merito delle cifre perchè non le conosco e in ogni caso penso che un bravo medico che può anche salvare delle vite umane, ha tutto il diritto di essere adeguatamente remunerato (anche perchè ha una responsabilità non indifferente).
Il problema è che sembra siano sempre più orientati al denaro e quindi come hai notato anche tu, tendano a privilegiare in maniera incontrollabile l'ambito privato a discapito del pubblico.
Mi ricordo il caso di un primario di ginecologia che non lo vedevi MAI in ospedale (anche i colleghi e gli infermieri facevano una faccia molto strana quando lo si nominava), però se andavi da lui privatamente c'era tutti i giorni, anche la mattina molto spesso.
Per carità non è che si debba per forza di cose ricorrere a questi specialisti, però era solo per portare un esempio concreto di come spesso mantengano un posto nel pubblico senza di fatto esservi mai.
Io penso che se sei tanto valido, puoi tranquillamente lavorare solo per cavoli tuoi senza rubare un posto a chi invece potrebbe essere utile alla collettività.
Appare ovvio che se lo Stato deve pagare 140000 euro annui per una singola unità di personale medico (a fronte dei 40000 di un infermiere, pure abbia laurea quinquennale e master), le risorse finiscono molto velocemente.
Io credo che nel caso degli MMG ci siano due problematiche.
Da una parte sono stati relegati al ruolo di passacarte e quindi non si prendono alcuna responsabilità di una terapia e sistematicamente ti chiedono una visita specialistica e dall'altra sembra che non abbiamo più neanche tanta fantasia di trovare una soluzione (forse sono stati demotivati nel corso degli ultimi decenni).
Comunque è il classico cane che si morde la coda.
Vai dal medico di base per avere un minimo di diagnosi su un tuo problema e poi ti senti dire che per farlo devi fare 100.000 visite specialistiche.
Il piccolo problema è che così allunghi notevolmente i tempi e quello che poteva essere un fastidio diventa magari qualcosa di più serio nel frattempo.
Ripeto comunque che non voglio ricondurre tutto ad un aspetto esclusivamente economico, qui si parla che spesso si è persa proprio l'etica che dovrebbe portare qualcuno a scegliere la carriera medica e non il mero guadagno (quello lo posso tollerare in tante altre professioni dove non hai tra le mani l'esistenza delle persone).
Ripeto io non ne voglio fare solo una questione economica perchè penso che lavorare nella sanità sia una scelta molto difficile in quanto hai a che fare con le persone nel momento in cui sono più fragili.
Mi piacerebbe però pensare che quando lavori nel pubblico (con uno stipendio garantito) si metta l'etica al primo posto e non si riduca tutto ad un mercimonio come potrebbe essere invece tollerabile nel settore privato (dove d'altra parte sei anche un imprenditore che deve puntare al guadagno).
A parte questo...non è che per seguire questi sciaguarati consigli ci stiamo privando di una classe media che sa prendersi i propri rischi?
Non vorrei che dopo che abbiamo spaventato tutti (gli italiani ovviamente - solo e rigorosamente loro) dal gestire il tabaccaio,una macelleria, il panificio o qualsiasi mestiere che richiede la partita iva ci ritroviamo l'immancabile AMAZON a coprire questi ruoli...loro che hanno realmente stuoli di avvocati, commercialisti e giuristi azzeccagarbugli delle leggi, e chi più ne a più ne metta,con cui riescono a ELUDERE il fisco.
Allora si che il pasticcio sarebbe davvero concluso. Forse è proprio lì che si vuole andare a parare?
Guarda che è proprio gente come quella (che viene ideologicamente innalzata a martire di un presunto Stato cattivo e autoritario) che oltre a evadere il fisco evade anche i propri doveri di imprenditore, ovvero di farsi carico del rischio d'impresa.
Aprire una piva non è un obbligo, non l'ha prescritto il dottore.
Se per gestire una attività e ritagliarti il tuo guadagno (giusto e sacrosanto se ottenuto con mezzi leciti e senza evadere) scarichi il rischio d'impresa su altri (evadendo i contributi per i dipendenti, costringendoli a lavorare in nero, non emettendo fatture e ricevute fiscali, non pagando i fornitori etc etc) allora non sei un martire ma sei un ladro e un farabutto.
E se non ce la fai o non vuoi farti carico della componente burocratica del lavoro (farsi pagare, gestire la contabilità etc etc) allora non apri la piva, ti accontenti di un netto mensile più basso e lavori come dipendente.
Mi piacerebbe però pensare che quando lavori nel pubblico (con uno stipendio garantito) si metta l'etica al primo posto e non si riduca tutto ad un mercimonio come potrebbe essere invece tollerabile nel settore privato (dove d'altra parte sei anche un imprenditore che deve puntare al guadagno).
Purtroppo però non vedo la stessa soddisfazione e propensione nei dipendenti dei vari enti dove lavoro, per molti di loro è solo un "far passare" le 6/8h al giorno per tornare a casa a "vivere"
Guarda che è proprio gente come quella (che viene ideologicamente innalzata a martire di un presunto Stato cattivo e autoritario) che oltre a evadere il fisco evade anche i propri doveri di imprenditore, ovvero di farsi carico del rischio d'impresa.
Aprire una piva non è un obbligo, non l'ha prescritto il dottore.
Se per gestire una attività e ritagliarti il tuo guadagno (giusto e sacrosanto se ottenuto con mezzi leciti e senza evadere) scarichi il rischio d'impresa su altri (evadendo i contributi per i dipendenti, costringendoli a lavorare in nero, non emettendo fatture e ricevute fiscali, non pagando i fornitori etc etc) allora non sei un martire ma sei un ladro e un farabutto.
E se non ce la fai o non vuoi farti carico della componente burocratica del lavoro (farsi pagare, gestire la contabilità etc etc) allora non apri la piva, ti accontenti di un netto mensile più basso e lavori come dipendente.
Totalmente d'accordo.
Lavori come imprenditore non perchè qualcuno ti abbia obbligato (non è credibile che non si riesca a trovare un posto da dipendente), ma perchè speri di guadagnare di più caricandoti di quel famoso rischio.
Saremmo tutti con P.IVA, se avessimo la certezza assoluta di ridere a fine mese e non aver avuto alcun problema superiore rispetto ad un qualsiasi lavoratore (perchè chi sta nel privato non ha sempre la certezza che verrà pagato, specie nelle piccole realtà.
Purtroppo però non vedo la stessa soddisfazione e propensione nei dipendenti dei vari enti dove lavoro, per molti di loro è solo un "far passare" le 6/8h al giorno per tornare a casa a "vivere"
Il mio discorso era incentrato più nello specifico nel settore della sanità pubblica. Però in linea generale si può estendere a qualsiasi altro ambito che sia sotto le dipendenze dello Stato piuttosto che regioni o comuni.
Manca spesso il senso civico e la cosa ha una valenza maggiore quando parliamo di persone che dovrebbero comprendere bene il valore del proprio lavoro per tutta la società.
Lavori come imprenditore non perchè qualcuno ti abbia obbligato (non è credibile che non si riesca a trovare un posto da dipendente), ma perchè speri di guadagnare di più caricandoti di quel famoso rischio.
Saremmo tutti con P.IVA, se avessimo la certezza assoluta di ridere a fine mese e non aver avuto alcun problema superiore rispetto ad un qualsiasi lavoratore (perchè chi sta nel privato non ha sempre la certezza che verrà pagato, specie nelle piccole realtà.
Vieni dalle mie parte e nel raggio di 100 km ti devi trovare un posto da dipendente. L'affitto dell'appartamento e relative spese te le passo io nei 6 mesi di ricerca, alla fine se non trovi lavoro mi paghi quanto si paga per una stanza singola a Roma con spese incluse
Lavori come imprenditore non perchè qualcuno ti abbia obbligato (non è credibile che non si riesca a trovare un posto da dipendente), ma perchè speri di guadagnare di più caricandoti di quel famoso rischio.
Saremmo tutti con P.IVA, se avessimo la certezza assoluta di ridere a fine mese e non aver avuto alcun problema superiore rispetto ad un qualsiasi lavoratore (perchè chi sta nel privato non ha sempre la certezza che verrà pagato, specie nelle piccole realtà.
Bella questa, quindi vuoi dirmi che il problema della disoccupazione, specie giovanile, è solo una "percezione"?
Che stronzi allora tutti quelli che poi sono costretti o a migrare da Sud a Nord, o anche all'estero... bastava chiedere a te e trovavano un comodo, ben retribuito, zero pensieri, zero stress, posto da dipendente con magari pure la quattordicesima oltre alla tredicesima...
Tutto dipende da quello che si cerca.
Ovvio che se si pretende di essere dipendenti con comodi orari da ufficio (lun-ven 9-18) e a due passi da casa, allora sono d'accordo con te.
Poi chiaro che non tutte le parti d'Italia offrano le stesse possibilità, ma da qui a dire che l'unico modo di avere un lavoro è quello di crearselo da solo (come se fosse una cosa facile e non dispendiosa in termini economici e di tempo, mi sembra un po' assurdo).
Che stronzi allora tutti quelli che poi sono costretti o a migrare da Sud a Nord, o anche all'estero... bastava chiedere a te e trovavano un comodo, ben retribuito, zero pensieri, zero stress, posto da dipendente con magari pure la quattordicesima oltre alla tredicesima...
Sulla disoccupazione sicuramente i dati sono falsati.
Tu credi seriamente che sia del 33% tra i giovani? Specie al Sud?
Non sarà che moltissimi lavorano sistematicamente in nero e quindi vengono conteggiati tra quelli che stanno a casa?
Io non ho mai detto che si possa trovare un lavoro da dipendente comodo, ben retribuito, zero pensieri e zero stress.
Ho semplicemente detto che non è impossibile come alcuni vogliono far credere trovare un posto fisso (certo, magari all'inizio dovrai stare a tempo determinato... io ci sono stato per almeno 10 anni in vari lavori).
Ovvio che nessuno ti regala niente e che spesso devi anche sottostare a paghe basse e magari non commisurate al tuo livello di conoscenza ed esperienza.
C'è chi si accontenta, chi vuole avere qualcosa di rapportato al suo livello (e magari emigra) e chi si mette in proprio.
Ma dire che l'attività imprenditoriale sia quasi un'imposizione o l'unica scelta, mi sembra onestamente una falsificazione della realtà.
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