Contributi a fondo perduto: le nuove misure del decreto Ristori
di Riccardo Robecchi pubblicata il 28 Ottobre 2020, alle 14:19 nel canale InnovazioneIl decreto Ristori stabilisce l'erogazione di nuovi contributi a fondo perduto per le aziende colpite dalle misure di contenimento sanitario. A beneficiare maggiormente del bonus saranno le attività connesse a ristorazione, benessere e cultura
Arriveranno a novembre nuovi contributi a fondo perduto, spettanti alle aziende che sono state penalizzate dalle misure di contenimento della pandemia. A ricevere aiuti in misura maggiore saranno quelle attività che sono state maggiormente colpite, ovvero le imprese che operano nel settore della ristorazione, dell'accoglienza e dello sport e della cultura come palestre, piscine, teatri e cinema.
Contributi a fondo perduto a novembre: a chi spettano
Il nuovo Decreto Ristori riconosce un contributo a fondo perduto per quelle attività che devono chiudere, come palestre e centri benessere, o la cui attività è limitata, come bar e ristoranti. La platea è ampia: il Ministro dell'Economia Roberto Gualtieri afferma che le attività coperte dal decreto siano "più di 300mila". Non cambia solo il numero dei beneficiari, ma anche il limite di fatturato entro il quale è possibile beneficiare del bonus: viene infatti eliminato il tetto dei 5 milioni di euro fissato dal precedente decreto Rilancio.
A beneficiare dei contributi saranno tutte le attività colpite; il riconoscimento sarà automatico per quegli esercizi che hanno aperto dopo il 1 gennaio 2019. Il bonus di contributi a fondo perduto richiede che ad aprile 2020 si sia registrato un calo di fatturato pari ad almeno un terzo rispetto ad aprile 2019.
Bonus contributi a fondo perduto nel Decreto Ristori: quanto spetta
Il calcolo del bonus è identico a quello previsto dal decreto Rilancio, ma ad esso vanno applicate delle percentuali moltiplicative che variano di categoria in categoria. A titolo di esempio, per le discoteche l''importo sarà pari al 400%; per i ristoranti, i cinema, i teatri, le palestre, le piscine al 200%; per bar, gelaterie, pasticcerie al 150%. Il tetto massimo è fissato in ogni caso a 150mila euro.
I nuovi contributi a fondo perduto saranno erogati direttamente dall'Agenzia delle Entrate sul conto corrente di chi aveva già fatto richiesta alla precedente tornata; si prevede che l'accredito avvenga entro la metà di novembre. Le imprese che, invece, non abbiano beneficiato del bonus contributi precedente potranno farne domanda direttamente dal sito dell'Agenzia delle Entrate; in questo caso le tempistiche si dilatano, ma non dovrebbero comunque andare oltre dicembre.
Le altre misure del Decreto Ristori
È previsto che le imprese interessate dal DPCM sospendano il versamento dei contributi dei lavoratori relativi al mese di novembre e che sia previsto un blocco dei licenziamenti fino al 31 gennaio. Saranno inoltre messe a disposizione ulteriori sei settimane di cassa integrazione utilizzabili dal 16 novembre 2020 al 31 gennaio 2021, sostituibili con un esonero contributivo di 4 settimane.
7 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoClmslmslsllkss
Clmslmslsllkss
chi ha o lavora in un azienda che ha subito un forte calo del fatturato, può trarre spunto per eventuali incentivi.
Hai centrato il punto perfettamente. Edge9 si posiziona come una pubblicazione specifica per aziende e professionisti e punta a offrire loro informazioni quanto più possibile a 360 gradi in ambito tecnologico e fiscale/amministrativo; in questo periodo i due ambiti hanno moltissimi punti di incontro e abbiamo deciso di pubblicare anche notizie come questa per cercare di aiutare le aziende il più possibile nel reperire informazioni certe, verificate e attendibili.
Sicuramente vanno sostenute le aziende ma non con fondi dati a pioggia. Avrei preferito che i soldi fossero dati alle aziende ma su progetti concreti.
Ad esempio colgo l'occasione del fermo per il covid per ammodernare una linea produttiva, migliorare la classe energetica ecc... ecc...
Così si rischia di dare soldi anche a gente decotta che avrebbe chiuso a prescindere dal covid o che era effettivamente già chiusa nella pratica ma non aveva fatto ancora i passaggi burocratici. Così come si rischia che chi ha il controllo del fatturato (leggasi può decidere quando fatturare) abbia pilotato un teorico calo mentre invece ha solo aspettato a fatturare ottenendo così un doppio vantaggio: ha lavorato e ottiene anche finanziamenti a costo zero.
Sicuramente vanno sostenute le aziende ma non con fondi dati a pioggia. Avrei preferito che i soldi fossero dati alle aziende ma su progetti concreti.
Ad esempio colgo l'occasione del fermo per il covid per ammodernare una linea produttiva, migliorare la classe energetica ecc... ecc...
Così si rischia di dare soldi anche a gente decotta che avrebbe chiuso a prescindere dal covid o che era effettivamente già chiusa nella pratica ma non aveva fatto ancora i passaggi burocratici. Così come si rischia che chi ha il controllo del fatturato (leggasi può decidere quando fatturare) abbia pilotato un teorico calo mentre invece ha solo aspettato a fatturare ottenendo così un doppio vantaggio: ha lavorato e ottiene anche finanziamenti a costo zero.
palestre e ristoranti si erano già adeguati alle norme anti covid spendendo soldi e ora si trovano chiusi perchè i 5 stelle sono degli incapaci
Maddai
Tanto faranno come SEMPRE: promettono mari e monti e poi ti daranno ... NIENTE. Come hanno fatto nel mio caso e in quelli di tanti altri.Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".