Data Mesh: la strategia più efficace per il settore finanziario secondo Denodo
di Alberto Falchi pubblicata il 25 Luglio 2022, alle 11:01 nel canale InnovazioneMaggiore controllo sui dati, abbattimento dei silos informativi, virtualizzazione dei dati, maggiore sicurezza: queste le motivazioni per cui il settore finanziario dovrebbe adottare una strategia di tipo Data Mesh
L'approccio alla gestione dei dati sta rapidamente cambiando e ultimamente si sta diffondendo sempre più il concetto di Data Mesh, di cui abbiamo parlato in più occasioni. Anche secondo Denodo questa è la strategia più efficace, soprattutto in ambito finanziario, dove un approccio data-driven può fare la differenza per quanto riguarda l'esperienza utente, ma anche per sviluppare nuove opportunità di business.
Il concetto di Data Mesh è relativamente recente: il primo a proporlo fu Zhamak Dehgan di Thoughtworks, nel 2019, suggerendo un modello nel quale i dati sono raccolti all'interno di un'unica infrastruttura basata su domini. I responsabili di ogni singola area (sales, marketing, HR, finance) hanno accesso solo alle informazioni utili alle loro funzioni e ne diventando owner, responsabili. Il vantaggio è che tutti possono avere un accesso veloce, praticamente in tempo reale, alle informazioni, senza dover effettuare complesse operazioni di estrazione e spostamento dati da un punto all'altro. Se ne guadagna in efficacia, dato che si eliminano i colli di bottiglia, non senza rinunciare alla sicurezza e alla conformità normativa, e si garantisce maggiore autonomia ai team.
Data Mesh nel settore finanziario, per garantire più autonomia, interoperabilità e sicurezza
Secondo Denodo, sono tre i principali vantaggi dell'adozione del paradigma Data Mesh in ambito finanziario. Il primo è quello relativo all'autonomia che solo un modello distribuito è in grado di garantire.
Oggi, molto spesso, le informazioni sono organizzate all'interno di data lake, in differenti formati e protocolli, e richiedono differenti strumenti per essere analizzati. Un collo di bottiglia che, nel mondo finanziario, può rappresentare un freno non trascurabile, soprattutto ora che le banche e le istituzioni finanziare si trovano a competere con l'agilità delle fintech.
Nel caso del Data Mesh, invece, ogni reparto ha accesso diretto alle informazioni di competenza, vi può accedere in maniera self-service, senza quindi richiedere l'estrazione da parte di un data scientist, e ne diventa a tutti gli effetti responsabile, consentendo anche di snellire le procedure interne a ogni reparto. Un utilizzo di questo tipo è possibile grazie al fatto che nel modello Data Mesh i dati sono virtualizzati e suddivisi per dominio. "Al contrario degli strumenti ETL classici (extract, transform, load) o dei modelli di Data Warehouse, non è necessario “spostare e copiare” il dato, perché vengono invece utilizzati modelli semantici definiti nello strato virtuale tra le diverse fonti e i diversi consumatori di dati", si legge in un comunicato di Denodo. "Questo permette agli utenti di estrapolare i dati di cui hanno bisogno quando ne hanno bisogno, quasi in tempo reale. Grazie alla semplicità d’uso e alla riduzione al minimo della replicazione dei dati, garantita dalla Data Virtualization, la creazione di prodotti di dati è molto più veloce e sicura rispetto alle alternative tradizionali".
Il fatto che i dati siano virtualizzati garantisce anche una maggiore sicurezza, aspetto chiave in settori pesantemente normati come quello finanziario. la virtualizzazione, infatti, permette di mascherare le informazioni e mettere in piedi policy di sicurezza in grado di garantire che solo chi di dovere abbiamo modo di accedere ai dati sensibili.
“L’innovazione data-driven e il progresso digitale non sono mai stati tanto importanti per le realtà che operano nel settore finanziario. Per questo, approcci organizzativi moderni come il Data Mesh sono destinati a giocare un ruolo fondamentale anche in futuro. Per sfruttarli al massimo e raggiungere il successo domani, le organizzazioni dovrebbero iniziare a investire già oggi nelle giuste tecnologie”, spiega Gabriele Obino, Regional VP and General Manager Southern Europe & Middle East di Denodo. “La Data Virtualization fornisce una visione a 360° di tutte le informazioni archiviate in azienda, ed è proprio per questo che sta emergendo come elemento fondamentale per il successo nel campo dei servizi finanziari: lo testimonia il numero sempre crescente di Clienti, tra cui alcuni dei principali gruppi bancari a livello italiano e internazionale, che stanno scegliendo Denodo come partner per sviluppare strategie di gestione dei dati agili e in linea con le esigenze di un mercato in continua evoluzione”.
0 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoDevi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".