Gruppo Hera rende più efficiente la gestione dei rifiuti grazie all'IA di IBM
di Alberto Falchi pubblicata il 20 Luglio 2022, alle 18:01 nel canale InnovazioneIBM ed Hera hanno sviluppato una soluzione congiunta basata sull'intelligenza artificiale per analizzare con videocamere i rifiuti urbani, così da individuare velocemente quelli che possono essere destinati al riutilizo.
Il tema della gestione dei rifiuti è di estrema importanza in Europa, dato che le nuove direttive UE impongono agli stati membri, per il 2035, una quota massima per i rifiuti che possono essere smaltiti in discarica. Il rimanente 90% dovrà essere reintrodotto nel ciclo produttivo, in ottica di economia circolare.
Un problema non semplice da risolvere in Italia, considerato che a oggi lo smaltimento in discarica è il metodo più utilizzato per gestire le circa 30 tonnellate di rifiuti generate pro-capite nel nostro Paese.
Per risolverlo Hera, uno dei principali attori nel settore del trattamento e dello smaltimento dei rifiuti, ha chiesto il supporto di IBM Garage, che ha sviluppato una soluzione basata su intelligenza artificiale per supportare le esigenze della multinazionale. Questa è stata presentata anche all'evento “You & IBM – Creiamo insieme: l’innovazione in azione” che si è tenuto martedì 28 giugno.
L'IA di IBM Watson a supporto dell'economia circolare
La collaborazione fra Hera e IBM Garage è stata avviata nel 2019, quando le due multinazionali hanno realizzato congiuntamente una soluzione basata su intelligenza artificiale in grado di riconoscere le caratteristiche dei rifiuti plastici così da individuare quelli adatti al recupero e al riciclo. La piattaforma sviluppata, realizzata in sole otto settimane, fa leva su IBM Watson Studio e IBM Watson Machine Learning, ed è servita come base per verificare la bontà del modello, estenderlo a più siti e valutare l'applicazione su altri scenari.
Due anni dopo nel 2021, è stato esteso l'utilizzo su numerosi mezzi di raccolta del territorio di Ferrara ed Hera sta ora valutando il suo impatto sulla produttività.
Questa soluzione opera in parallelo con Beam IoT, applicazione che l'Hybrid Cloud Competence Center IBM Consulting di Bari ha sviluppato per il Gruppo Hera per gestire i dati raccolti da sensori IoT e Smart Meter: i video delle camere installate sui mezzi per la raccolta dei rifiuti vengono integrati in Beam IoT, così da fornire ulteriori informazioni ai dati raccolti dai sensori. Hera, infatti, ha scelto di posizionare le videocamere che si occuperanno dell'analisi dei rifiuti sui mezzi e non negli impianti di smistamento, dato che in questi ultimi l'enorme quantità di materiale di passaggio avrebbe reso più difficoltoso il funzionamento del sistema. Scegliendo di montare le videocamere sui mezzi di raccolta, invece, possibile riprendere le piccole quantità di materiale che cade dai bidoni.
"È comunque un passaggio di immagini estremamente rapido", afferma Andrea Bonetti, responsabile dell'architettura IT di Hera. “Tuttavia lo studio di queste immagini ha permesso di individuare modelli significativi per la valutazione qualitativa dei rifiuti durante il processo di raccolta, non all'interno dell'impianto, con possibili miglioramenti del processo di trasformazione in termini di tempi e di costi”.
“L’esperienza con IBM Garage ci ha consentito di attivare una soluzione particolarmente innovativa nell’ambito della raccolta, selezione e recupero dei rifiuti: il progetto si posiziona lungo tutta la filiera operativa e può essere un valido supporto per aumentarne l’efficienza, ma soprattutto può incidere sul miglioramento della qualità della raccolta differenziata e, dunque, sulla massimizzazione dei rifiuti riciclabili, valorizzando a pieno gli sforzi messi in campo dal Gruppo Hera nell’economia circolare", commenta Milena Zappoli, responsabile Innovazione dei Servizi Ambientali del Gruppo Hera. "Ottimo il livello di collaborazione tra le due società, grazie agli strumenti che ci sono stati messi a disposizione e, anche, ovviamente, alle competenze dei colleghi che hanno lavorato assieme per portare avanti un’idea, che nel 2019 poteva sembrare veramente sfidante, ma che oggi possiamo definire una realtà operativa a tutti gli effetti”.
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