IBM estende il programma di formazione P-TECH a quattro scuole di Rieti

IBM estende il programma di formazione P-TECH a quattro scuole di Rieti

In Italia il programma ora coinvolge 530 studenti fra Rieti e Taranto e ha come obiettivo quello di ridurre lo skill-gap fornendo ai ragazzi competenze su intelligenza artificiale, diagnostica computerizzata, mindfulness, teamwork e project management

di pubblicata il , alle 11:31 nel canale Innovazione
IBMintelligenza artificiale
 

IBM ha esteso il suo programma di formazione P-TECH, attivo da novembre 2019 a Taranto, ad ulteriori quattro scuole di Rieti, arrivando così a raggiungere un totale di 530 studenti. Obiettivo è quello di contribuire a colmare il cosiddetto skill-gap, il divario fra le competenze richieste dal mondo del lavoro e quelle in possesso degli studenti e lavoratori.

Cosa è il programma P-TECH di IBM?

P-TECH IBM

Nel novembre 2019 IBM ha attivato in Italia il programma di formazione P-TECH, che mira a offrire agli studenti competenze in ambiti quali intelligenza artificiale, diagnostica computerizzata, mindfulness, teamwork e project management. L'idea è quella di ridurre il divario fra le competenze richieste dal mondo del lavoro e quelle di cui sono dotati gli studenti, un divario che secondo il World Manufacturing Forum può costare sino allo 0,6% di PIL ogni anno nella sola Italia. 

P-TECH è attivo in 28 Paesi a livello globale e mira a formare 30 milioni di persone entro il 2030. In Italia si è partiti da Taranto e ora il programma è stato esteso a ulteriori quattro scuole di Rieti: in totale, sono 530 gli studenti italiani coinvolti. 

Tutte le istituzioni pubbliche e private si sono impegnate a fornire un sostegno individuale e a lungo termine agli studenti dell'IISS "Maria Pia", IISS "Pacinotti", IISS "Righi", del Liceo "Battaglini", ITCS "Pitagora", Liceo "Archita" e Liceo Moscati per Taranto e IIS "Luigi di Savoia", IIS "Carlo Jucci", IIS "Statista Aldo Moro", IIS "Celestino Rosatelli" che hanno aderito all'iniziativa.

“Il programma P-TECH risponde a una delle più grandi esigenze del nostro Paese: colmare lo skill gap facendo leva sulla sinergia pubblico-privata», spiega Stefano Rebattoni, amministratore delegato di IBM Italia. "L’impatto indotto dallo sviluppo delle tecnologie come l’intelligenza artificiale e la blockchain deve essere gestito in modo responsabile e inclusivo, promuovendo una preparazione più in linea con le esigenze delle imprese. Non è un caso, infatti, che il PNRR sia partito proprio dall'Istruzione. Espandere l'accesso alle competenze digitali e alle opportunità di lavoro in modo che più persone, indipendentemente dal background, possano trarre vantaggio dall'economia digitale è uno dei pilastri su cui costruire un'agenda e una visione di lungo termine per il nostro Paese più pronto al futuro”.

"La tecnologia sta trasformando il mondo del lavoro, un impatto che sarà ancora più significativo nel prossimo futuro", commenta  Claudio Di Berardino, assessore al Lavoro, Scuola e Formazione della Regione Lazio“È dunque fondamentale che i giovani acquisiscano quelle competenze utili per lavorare con la tecnologia e per non rimanere esclusi non solo dal mondo lavorativo, ma anche da quello civile e sociale. Per questo condividiamo il percorso P-TECH che IBM ha avviato anche nella nostra regione e che contribuisce all’offerta di percorsi formativi di qualità attraverso i quali gli studenti possono prepararsi meglio all’era tecnologica che stiamo vivendo, con un elevato grado di occupabilità. In definitiva questo progetto è coerente con il patto per le nuove competenze sottoscritto qualche mese fa con le parti sociali”.

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