Il 5G Vodafone porta la realtà aumentata nella sala operatoria al San Raffaele
di Raffaello Rusconi pubblicata il 09 Novembre 2021, alle 14:31 nel canale InnovazioneCon il sistema di remote proctoring di Artiness e Vodafone Italia, la medicina e la sanità sono pronte a voltare pagina. Come ha dimostrato il trial clinico condotto dall'Unità Operativa di Cardiochirurgia dell’Ospedale San Raffaele
L’Internet of Medical Things (IoMT) sta rivoluzionando il settore sanitario. I dispositivi medici e le applicazioni connessi ai sistemi IT attraverso reti hanno come obiettivo primario rendere le attività sanitarie più efficaci non solo per i pazienti ma anche per medici e tutti gli operatori del settore. Da diversi anni, Vodafone è impegnata nello sviluppo di tecnologie e soluzioni che possono erogare servizi di telemedicina tramite piattaforme software e device IoT. Lo studio clinico condotto dal Dottor Paolo Denti per la riparazione della valvola mitrale per via percutanea va in questa direzione: l’Unità Operativa di Cardiochirurgia dell’IRCCS Ospedale San Raffaele ha utilizzato l'infrastruttura Vodafone 5G e un sistema di remote proctoring che sfrutta le nuove reti e software in realtà aumentata per operare.
Il 5G è pronto a rivoluzionare la storia della medicina
In ambito sanitario, il termine "proctoring" viene utilizzato per indicare il supporto fornito dalle aziende medicali ai medici in sala operatoria: non solo nell’apprendimento di nuove pratiche chirurgiche ma anche nella supervisione e assistenza durante l’impianto di nuovi dispositivi. Di solito questa procedura viene svolta in presenza, con il supporto di personale esperto all’interno delle sale operatorie. Con il sistema di remote proctoring realizzato da Artiness è possibile svolgere questo compito anche da remoto, grazie a un software installato su due visori di realtà aumentata connessi e gestiti sull’architettura di edge computing della rete 5G Vodafone.
Durante il trial clinico al San Raffaele, grazie al visore il proctor (lo specialista del dispositivo medicale, da remoto) ha potuto visualizzare in realtà aumentata sia i segnali medicali provenienti dalla sala operatoria, sia un modello 3D del cuore del paziente, realizzato grazie al software di Artiness. Grazie alla velocità e alla bassa latenza fornita dall’edge computing 5G Vodafone, il chirurgo ha potuto interagire con il modello 3D, ricevendo in tempo reale dal proctor le indicazioni su come procedere durante l’intervento. L’obiettivo di questo trial era quello di verificare l’applicabilità di questa tecnologia che sfruttando connettività e architettura 5G può permettere di "remotizzare" il proctoring.
Con la soluzione di Artiness gli ologrammi arrivano in sala operatoria
Artiness è la startup che ha sviluppato il software di remote proctoring: fondata nel 2018 da ricercatori e professori del Dipartimento di Bioingegneria del Politecnico di Milano, questa azienda ha vinto il secondo bando "Action for 5G” dedicato a startup, PMI e imprese sociali di Vodafone. La soluzione proprietaria di Artiness permette di supportare da remoto il primo operatore durante l’esecuzione di procedure percutanee, integrando immagini mediche del paziente specifiche e dettagliati modelli 3D visualizzabili dall’equipe medica in forma di ologrammi in Mixed Reality attraverso l’uso di visori.
A questo proposito, Sabrina Baggioni, Direttore programma 5G di Vodafone Italia, ha dichiarato: “Due anni fa, la sperimentazione: grazie alla rete 5G Vodafone realizzammo da remoto un intervento di microchirurgia laser su un modello di laringe sintetica. Un’operazione che ci permise di intravedere quanto straordinario potesse essere il futuro della sanità grazie alle potenzialità delle reti mobili di quinta generazione. Oggi, quel futuro è diventato presente. Nel trial clinico condotto all’Ospedale San Raffaele la rete 5G Vodafone, l’edge computing e la realtà aumentata stanno consentendo all’equipe medica di condurre veri interventi chirurgici da remoto. Il 5G e la tecnologia stanno scrivendo una nuova pagina della storia della medicina e della sanità: il futuro è sempre più a portata di mano”.
Paolo Denti, PI dello studio e cardiochirurgo dell’IRCCS Ospedale San Raffaele, ha così commentato: “Siamo fieri di aver contribuito concretamente allo sviluppo e all’applicazione di una tale innovazione grazie anche ai nostri partner, Vodafone e Artiness. Questo progetto è un’ulteriore testimonianza della vocazione del San Raffaele non solo alla cura e alla ricerca ma anche all’ innovazione e al trasferimento tecnologico con l’obiettivo di anticipare oggi ai nostri pazienti le soluzioni terapeutiche e tecnologiche di domani” spiega Paolo Denti, PI dello studio e cardiochirurgo dell’IRCCS Ospedale San Raffaele".
4 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoPotrei anche remotamente capire qualcosa legato alla mobilità su strada ma in sala operatoria? Senza senso
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