Certificato verde digitaleEuropa
L'UE propone il certificato verde digitale, un passaporto sanitario per viaggiare in Europa evitando tamponi e quarantene
di Alberto Falchi pubblicata il 19 Marzo 2021, alle 16:21 nel canale Innovazione
Un passaporto sanitario che consentirà la libera circolazione nei paesi UE di chi ha già effettuato il vaccino. È la proposta della Commissione UE per salvare la stagione turistica, consentendo a chi si è immunizzato di poter attraversare i confini
88 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - info1) essere vaccinati OPPURE
2) essere guariti (e quindi avere gli anticorpi) OPPURE
3) avere un tampone negativo (proprio come ora)
Perchè parlate di obbligo di vaccino?
Io invece sono stufo di pagare con le mie tasse tutte quelle persone che se ne fregano della propria salute e poi pretendono che lo Stato le aiuti.
La vita è fatta anche di doveri oltre che di diritti.
Tutti devono essere guidati verso un percorso corretto di vita, ma questo non può diventare un esercizio di stile fine a se stesso.
Io credo ad una società che si prende cura dei più fragili, ma non credo all'assistenzialismo esasperato che si protrae senza un obiettivo.
Ognuno di noi può avere dei momenti di difficoltà e quindi sarebbe folle abbandonare le persone al proprio destino, ma bisogna anche pensare a dei limiti o si rischia di sprecare risorse e tempo con chi non ha alcuna intenzione di migliorarsi.
Tornando al discorso spese sanitarie se ci si ammala di SarsCov2.
Se devo scegliere tra libertà negate perchè si sceglie di non vaccinarsi o tra dover pagare di tasca mia le eventuali spese di degenza o cura, io opterei sempre per la seconda (e non sono ricco).
Non mi piace l'ipocrisia e sono per le cose chiare e senza mezzi termini.
Mi vuoi obbligare a fare il vaccino perchè lo ritieni sicuro e fondamentale? Lo imponi con una legge. Non lo puoi fare (per limiti costituzionali o più probabilmente perchè nessuno si vuole prendere la responsabilità
A questo punto si ragiona con logiche probabilistiche.
Un giovane (diciamo sotto i 55 anni) raramente ha un decorso importante della malattia e quindi è molto difficile che possa sviluppare le problematiche emerse con AstraZeneca (fortunatamente estremamente rare), oltre al fatto che non vi è un'assoluta certezza di infettarsi.
Ben diverso il discorso se invece parliamo di soggetti anziani che risultano essere quelli maggiormente esposti.
In questo caso il rischio molto basso di trombosi con il vaccino AstraZeneca confrontato con la altissima probabilità di sviluppare sintomi gravi, rende più valida questa vaccinazione.
Detto in parole povere.
Ci sono fasce di età in cui correre il rischio di una trombosi indotta dal vaccino è più "accettabile" che in altre.
Ho diverse testimonianze di persone mie conoscenti che hanno fatto il vaccino AstraZeneca (in quanto insegnanti) e sono state discretamente male (febbre, giramenti di testa e debolezza).
Nulla di grave, ma non hai la certezza assoluta che avrebbero avuto i medesimi problemi (o peggiori) con una eventuale infezione.
Bada bene... non sto dicendo che non si debba fare il vaccino... ma in alcuni casi potrebbe non essere la scelta migliore a livello di probabilità di sintomi.
Per gli anziani non ho ALCUN DUBBIO che sia un'arma vincente... sulle persone giovani (dicono 55... ma sarei propenso ad abbassare ulteriormente la soglia) non lo vedo come un mantra.
ma anche no, dipende da cosa intendi con raramente ma di casi di giovani ne ho conosciuti parecchi sia nella prima che nella seconda ondata
Lo Stato dovrebbe aiutare i deboli, perché i forti già si aiutano da soli. Debole è anche chi non sa fare le scelte migliori per la sua vita. La volontà chi non ce l'ha non se la può dare.
Bisogna stare attenti a distinguere chi fa del male agli altri e a sé stesso per una scelta precisa e deliberata, e chi lo fa perché incapace di essere migliore di così.
Quello che è abbastanza raro nei giovani è la morte, qui continuano a fare statistica le persone molto anziane, con più di 80 anni e spesso con patologie, del resto è complicato non averne a 80+ anni.
L'ospedalizzazione invece è abbastanza comune, grazie alla quale le persone più giovani quasi sempre si salvano, ma con un costo sociale notevole.
Bisogna stare attenti a distinguere chi fa del male agli altri e a sé stesso per una scelta precisa e deliberata, e chi lo fa perché incapace di essere migliore di così.
Agghiacciante. Lo Stato deve metterti in condizione prima di tutto di scegliere, ergo lasciarti libero, nel rispetto di regole della società decise dalla maggior parte degli individui. Il che partirebbe intanto con darti l'istruzione scolastica, ma vabbè stendiamo un velo pietoso sullo stato attuale di quest'ultima.
Dopodiché tutelare i deboli, parliamone, valutiamo i fatti: quanti sono i vaccinati over 80 e over 70 in Italia (ovvero le categorie che da sole rappresentano l'85% dei decessi)?
Si dice che ancora non è chiaro se il vaccino previene la diffusione del virus, che senso ha darlo o peggio obbligare coloro che sono a rischio basso?
L'unica certezza ad oggi è che il vaccino previene con percentuali superiori al 90% i casi gravi (e la morte) se ti becchi il virus, ergo, inutile vaccinare i giornalisti alla Scanzi
Basta quindi prese per il culo. Dovremmo scendere come minimo in piazza.
A questo punto si ragiona con logiche probabilistiche.
Un giovane (diciamo sotto i 55 anni) raramente ha un decorso importante della malattia e quindi è molto difficile che possa sviluppare le problematiche emerse con AstraZeneca (fortunatamente estremamente rare), oltre al fatto che non vi è un'assoluta certezza di infettarsi.
Ben diverso il discorso se invece parliamo di soggetti anziani che risultano essere quelli maggiormente esposti.
In questo caso il rischio molto basso di trombosi con il vaccino AstraZeneca confrontato con la altissima probabilità di sviluppare sintomi gravi, rende più valida questa vaccinazione.
Detto in parole povere.
Ci sono fasce di età in cui correre il rischio di una trombosi indotta dal vaccino è più "accettabile" che in altre.
Ho diverse testimonianze di persone mie conoscenti che hanno fatto il vaccino AstraZeneca (in quanto insegnanti) e sono state discretamente male (febbre, giramenti di testa e debolezza).
Nulla di grave, ma non hai la certezza assoluta che avrebbero avuto i medesimi problemi (o peggiori) con una eventuale infezione.
Bada bene... non sto dicendo che non si debba fare il vaccino... ma in alcuni casi potrebbe non essere la scelta migliore a livello di probabilità di sintomi.
Per gli anziani non ho ALCUN DUBBIO che sia un'arma vincente... sulle persone giovani (dicono 55... ma sarei propenso ad abbassare ulteriormente la soglia) non lo vedo come un mantra.
Probabilità nella fascia 18-55 in Italia.
Al 1 marzo ci sono stati 1020 decessi post contagio covid su circa 1.800.000 di positivi registrati nella fascia 18-55 anni.
1 su 1764 positivi.
Quindi, alla fine, nonostante la tua attenzione quasi maniacale, ti sei preso il covid. E naturalmente hai accuratamente evitato il tracciamento.
Mi sa che hai fatto confusione. Si stava praticamente parlando di non curare le persone che fanno scelte sbagliate, sicuramente quelli poveri non in grado di pagare di tasca loro per queste scelte. Questo, a mio parere, sarebbe agghiacciante. Pensi che ad una persona obesa piaccia essere obesa? Pensi che non ci sia gente che vorrebbe smettere di fumare, ma non riesce? E drogati che vorrebbero smettere di drogarsi? E persone che non si rendono conto quando hanno bevuto troppo, o che andare veloci in moto è un rischio concreto di rimanere invalidi? Commettere errori non è la stessa cosa di fare del male, gli errori si fanno per incapacità di essere migliori, il male si fa per volontà.
Altrimenti prendiamo anche le persone al pronto soccorso che si sono tagliate un dito mentre tagliavano le cipolle e rimandiamole a casa dicendo che se fossero stati più attenti non si sarebbero tagliati.
Al 1 marzo ci sono stati 1020 decessi post contagio covid su circa 1.800.000 di positivi registrati nella fascia 18-55 anni.
1 su 1764 positivi.
Invece di guardare la probabilità, è meglio pensare che col vaccino erano 1020 o quasi 1020 in vita.
E senza considerare un altro fattore ancor più importante: prendere il covid in maniera grave può significare vivere menomato per tutta la vita per ridotta capacità polmonare (a causa di cicatrici nei polmoni). Questi non ci sono nella statistica, ma esistono anche loro, e col vaccino è evitato anche questo.
A conti fatti la probabilità di prendere covid e di perder la vita o esser infermo è molto superiore a quelli causati dal vaccino, anche attribuendo tutti i casi al vaccino (ipotesi ovviamente falsa, dimostrazione per assurdo).
O forse, come tanti, hanno imparato di aver avuto il covid con un test sierologico dopo che erano già guariti.
No, vedi che non hai letto bene. Si parla prima di curare, poi presentare il conto. Se la pecunia ce l'hai paghi, se ce l'hai e non paghi te la prendono, se non ce l'hai avrai un debito con lo stato. E guarda che è già così per i ticket della sanità.
Poi nel tuo reply ai soccorsi hai divagato con la sanità USA, che poi è così in tanti altri stati. Io parlavo di soccorsi, per non far pagare alla collettività scelte personali. Un coltello da cucina lo adoperiamo tutti, lavorare lo dovremmo fare tutti, andare sui cocuzzoli dei monti o negli abissi, no.
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