La sanità incide per il 4,4% sulle emissioni globali: l'healthcare deve essere più sostenibile
di Alberto Falchi pubblicata il 24 Giugno 2022, alle 12:21 nel canale InnovazioneOne Wolrd è stato il primo appuntamento del ciclo di conferenze Program.ONE, incentrato su temi quali sostenibilità, prevenzione, accesso alle cure e innovazione. A ottobre One Health, il secondo incontro
One World è stato l'evento inaugurale del ciclo di conferenze Program.ONE organizzato da G-Gravity, con appuntamenti dedicati a temi sostenibilità, prevenzione, accesso alle cure e innovazione. Il tema portante di One World è stata la correlazione fra ambiente e sanità.
Anche la sanità deve puntare sulla sostenibilità
“Il cambiamento climatico è una delle principali minacce alla salute pubblica del 21esimo secolo. Lo scopo del settore Healthcare è quello di tutelare e promuovere la salute, eppure contribuisce in modo significativo – 4,4% delle emissioni globali – alla crisi climatica ed è quindi chiamato ad assumere un ruolo di primaria importanza per contribuire alla sua risoluzione”, ha spiegato nel corso dell'evento Scott Brady, Climate Program Manager di Health Care Without Harm, commentando i risultati emersi da un report condotto dalla stessa ONG.
Un problema che va affrontato con urgenza dato che, come spiega la CEO di G-Gravity Roberta Gilardi, non è più possibile pensabile un ulteriore sviluppo del settore "senza tenere in considerazione l’ambiente che ci circonda. Una dinamica che viene perfettamente riassunta nell’approccio One Health, il modello sanitario che vede la salute umana, animale e dell’ecosistema indissolubilmente legate”.
Ma dove si può intervenire per ridurre l'impatto ambientale di queste attività? Secondo Luciano Pillotti, Professore Ordinario di Gestione dell'Innovazione e Strategie delle Imprese dell’Università degli Studi di Milano, bisogna investire su innovazione tecnologica ed economia circolare. “L’idea di sviluppo sostenibile e responsabile deve soddisfare il presente senza compromettere il futuro. Fondamentale il ruolo dell’impresa che può iniziare a considerare l’ambiente come fonte di vantaggio competitivo - spiega Pilotti - Ciò è possibile se le stesse organizzazioni diventano sostenibili ponendosi l’obiettivo di creare valore sociale e ambientale, non solo economico. Una soluzione è l’adozione di schemi di circolarità per massimizzare il riutilizzo delle risorse, eliminando sprechi e rifiuti. Da qui lo sviluppo di prodotti e servizi che includono innovazioni eco-efficienti ed eco-efficaci per una “creazione di valore” con logiche “cradle-to-cradle” verso eco-design e design for environment attraverso strumenti di LCA – Life Cycle Assessment e di certificazione in una chiave multi-settoriale e inter-industriale".
Una visione condivisa da Roberto Cimino, Vicepresidente Cluster BIG, secondo il quale “coniugare sostenibilità e sviluppo economico è la sfida principale che le imprese devono oggi affrontare per essere competitive sul lungo termine: l’implementazione dei principi della circolarità nei modelli di business aziendali può essere la chiave per tradurre in azioni concrete i principi della sostenibilità. Ridisegnare i processi produttivi diminuendone gli impatti ambientali, utilizzare le energie rinnovabili e studiare le integrazioni dei cicli produttivi a monte e a valle delle filiere, sono i tre principi cardine a cui ogni impresa virtuosa dovrà sempre più attenersi”.
Il secondo appuntamento di Program.ONE, intitolato One Health, è previsto per il 12 ottobre e sarà incentrato sulle tema delle nuove frontiere in ambito terapeutico e sulle cure fornite da Sistemi Sanitari Integrati e inclusivi.
Ulteriori informazioni sono disponibili a questo indirizzo.
20 Commenti
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E ancora:
-The equivalent of one garbage truck full of clothes is burned or dumped in a landfill every second (UNEP, 2018)
-Approximately 60% of all materials used by the fashion industry are made from plastic (UNEP, 2019)
-500,000 tons of microfibers are released into the ocean each year from washing clothes, the equivalent of 50 billion plastic bottles (Ellen MacArthur Foundation, 2017)
-The fashion industry is responsible for 8-10% of humanity's carbon emissions, more than all international flights and maritime shipping combined (UNEP, 2018). If the fashion sector continues on its current trajectory, that share of the carbon budget could jump to 26% by 2050 (Ellen MacArthur Foundation, 2017)
-Some 93 billion cubic metres of water, enough to meet the needs of five million people, is used by the fashion industry annually, contributing significantly to water scarcity in some regions (UNCTAD, 2020)
-Around 20% of industrial wastewater pollution worldwide originates from the fashion industry (WRI, 2017)
Direi di cominciare da qui, prima di pensare al mondo della sanità.
se si riuscisse a migliorare un filo la, peró come fai?
Navi ad idrogeno? Ce la possono fare? boh
mah... io mi sono sempre fidato della freGnologia...
iniziamo a sopprimere le cesse
Personalmente inizierei dagli gli "INUTILI SERVER DI META !!!" (inutili perchè pieni di roba inutile!)
IMHO eh... ci mancherebbe eh...
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