La sanità incide per il 4,4% sulle emissioni globali: l'healthcare deve essere più sostenibile

La sanità incide per il 4,4% sulle emissioni globali: l'healthcare deve essere più sostenibile

One Wolrd è stato il primo appuntamento del ciclo di conferenze Program.ONE, incentrato su temi quali sostenibilità, prevenzione, accesso alle cure e innovazione. A ottobre One Health, il secondo incontro

di pubblicata il , alle 12:21 nel canale Innovazione
G-Gravity
 

One World è stato l'evento inaugurale del ciclo di conferenze Program.ONE organizzato da G-Gravity, con appuntamenti dedicati a temi sostenibilità, prevenzione, accesso alle cure e innovazione. Il tema portante di One World è stata la correlazione fra ambiente e sanità.

Anche la sanità deve puntare sulla sostenibilità

Il cambiamento climatico è una delle principali minacce alla salute pubblica del 21esimo secolo. Lo scopo del settore Healthcare è quello di tutelare e promuovere la salute, eppure contribuisce in modo significativo – 4,4% delle emissioni globali – alla crisi climatica ed è quindi chiamato ad assumere un ruolo di primaria importanza per contribuire alla sua risoluzione”, ha spiegato nel corso dell'evento Scott Brady, Climate Program Manager di Health Care Without Harm, commentando i risultati emersi da un report condotto dalla stessa ONG. 

Un problema che va affrontato con urgenza dato che, come spiega la CEO di G-Gravity Roberta Gilardi, non è più possibile pensabile un ulteriore sviluppo del settore "senza tenere in considerazione l’ambiente che ci circonda. Una dinamica che viene perfettamente riassunta nell’approccio One Health, il modello sanitario che vede la salute umana, animale e dell’ecosistema indissolubilmente legate”. 

Ma dove si può intervenire per ridurre l'impatto ambientale di queste attività? Secondo Luciano Pillotti, Professore Ordinario di Gestione dell'Innovazione e Strategie delle Imprese dell’Università degli Studi di Milano, bisogna investire su innovazione tecnologica ed economia circolare. “L’idea di sviluppo sostenibile e responsabile deve soddisfare il presente senza compromettere il futuro. Fondamentale il ruolo dell’impresa che può iniziare a considerare l’ambiente come fonte di vantaggio competitivo - spiega Pilotti - Ciò è possibile se le stesse organizzazioni diventano sostenibili ponendosi l’obiettivo di creare valore sociale e ambientale, non solo economico. Una soluzione è l’adozione di schemi di circolarità per massimizzare il riutilizzo delle risorse, eliminando sprechi e rifiuti. Da qui lo sviluppo di prodotti e servizi che includono innovazioni eco-efficienti ed eco-efficaci per una “creazione di valore” con logiche “cradle-to-cradle” verso eco-design e design for environment attraverso strumenti di LCA – Life Cycle Assessment e di certificazione in una chiave multi-settoriale e inter-industriale".

Una visione condivisa da Roberto Cimino, Vicepresidente Cluster BIG, secondo il quale “coniugare sostenibilità e sviluppo economico è la sfida principale che le imprese devono oggi affrontare per essere competitive sul lungo termine: l’implementazione dei principi della circolarità nei modelli di business aziendali può essere la chiave per tradurre in azioni concrete i principi della sostenibilità. Ridisegnare i processi produttivi diminuendone gli impatti ambientali, utilizzare le energie rinnovabili e studiare le integrazioni dei cicli produttivi a monte e a valle delle filiere, sono i tre principi cardine a cui ogni impresa virtuosa dovrà sempre più attenersi”.

Il secondo appuntamento di Program.ONE, intitolato One Health, è previsto per il 12 ottobre e sarà incentrato sulle tema delle nuove frontiere in ambito terapeutico e sulle cure fornite da Sistemi Sanitari Integrati e inclusivi.

Ulteriori informazioni sono disponibili a questo indirizzo

20 Commenti
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dr-omega24 Giugno 2022, 12:36 #1
Con la Moda invece tutto a posto?

https://www.genevaenvironmentnetwork.org/resources/updates/sustainable-fashion/

Fashion production makes up 10% of humanity's carbon emissions, dries up water sources, and pollutes rivers and streams. What's more, [B][U]85% of all textiles go to the dump each year[/U][/B] (UNECE, 2018), and washing some types of clothes sends significant amount of microplastics into the ocean.


E ancora:

The Environmental Footprint of Fast Fashion

-The equivalent of one garbage truck full of clothes is burned or dumped in a landfill every second (UNEP, 2018)
-Approximately 60% of all materials used by the fashion industry are made from plastic (UNEP, 2019)
-500,000 tons of microfibers are released into the ocean each year from washing clothes, the equivalent of 50 billion plastic bottles (Ellen MacArthur Foundation, 2017)
-The fashion industry is responsible for 8-10% of humanity's carbon emissions, more than all international flights and maritime shipping combined (UNEP, 2018). If the fashion sector continues on its current trajectory, that share of the carbon budget could jump to 26% by 2050 (Ellen MacArthur Foundation, 2017)
-Some 93 billion cubic metres of water, enough to meet the needs of five million people, is used by the fashion industry annually, contributing significantly to water scarcity in some regions (UNCTAD, 2020)
-Around 20% of industrial wastewater pollution worldwide originates from the fashion industry (WRI, 2017)


Direi di cominciare da qui, prima di pensare al mondo della sanità.
Hiei360024 Giugno 2022, 12:55 #2
A quando le campagne per la sterminazione della razza umana? così si che si risolverà adeguatamente il problema dell'inquinamento -- detto ovviamente da gente super ricca che si sposta con Jet privati super inquinanti e con una flotta di Yatch personale.
Opteranium24 Giugno 2022, 13:07 #3
ok, la nuova setta è ufficialmente quella degli ecologisti
Rubberick24 Giugno 2022, 13:13 #4
Da studi parlavano sempre dei trasporti marittimi,
se si riuscisse a migliorare un filo la, peró come fai?
Navi ad idrogeno? Ce la possono fare? boh
agonauta7824 Giugno 2022, 13:34 #5
La frenologia è sempre stata una scienza esatta!!! Sopprimiamo gli ecologisti, ci sarà più ossigeno per gli altri
deggial24 Giugno 2022, 13:43 #6
Originariamente inviato da: agonauta78
La frenologia è sempre stata una scienza esatta!!! Sopprimiamo gli ecologisti, ci sarà più ossigeno per gli altri


mah... io mi sono sempre fidato della freGnologia...
iniziamo a sopprimere le cesse
imayoda24 Giugno 2022, 14:27 #7
Altro meme della serie "Siete voi il carbonio che vogliono ridurre"
Cappej24 Giugno 2022, 14:31 #8
io credo che prima di fare le pulci alla SANITA' (intesa come "medicina" non le cremine anti-rughe) FORSE sarebbe il caso di mettere le mani su altro!?!?!?!?

Personalmente inizierei dagli gli "INUTILI SERVER DI META !!!" (inutili perchè pieni di roba inutile!)

IMHO eh... ci mancherebbe eh...
Gringo [ITF]24 Giugno 2022, 14:37 #9
- Si da quando si va contro madre natura, la sanità soprattutto quella non gestita da grosse aziende a scopo di lucro è un vero macigno sull'inquinamento, dovremmo pensare a togliere completamente la sanità e aprire direttamente centri di compostaggio umano, dopo i 40 anni si viene convertiti i tavolette Blu, Rosse e Verdi e ridistribuiti come cibo ad impatto quasi nullo.
29Leonardo24 Giugno 2022, 14:45 #10
Originariamente inviato da: Gringo [ITF]
- Si da quando si va contro madre natura, la sanità soprattutto quella non gestita da grosse aziende a scopo di lucro è un vero macigno sull'inquinamento, dovremmo pensare a togliere completamente la sanità e aprire direttamente centri di compostaggio umano, dopo i 40 anni si viene convertiti i tavolette Blu, Rosse e Verdi e ridistribuiti come cibo ad impatto quasi nullo.


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