La storia infinita del POS: finalmente un accordo per ridurre le transazioni sotto ai 30 euro

di pubblicata il , alle 17:01 nel canale Innovazione La storia infinita del POS: finalmente un accordo per ridurre le transazioni sotto ai 30 euro

Abi e Associazione dei prestatori di servizi di pagamento hanno raggiunto un accordo con Cna, Confartigianato, Confcommercio, Confesercenti e Fipe per ridurre le commissioni sui pagamenti tramite POS. Un accordo temporale, della durata di soli 9 mesi, ma che si punta a rendere strutturale

 
131 Commenti
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Therinai29 Luglio 2023, 11:53 #21
Ma io dico, la panettiera sotto casa non mi prende il bancomat per un panino da 50 centesimi, vuole il contante. Io per prelevare al bancomat spendo 2,50€ di commissione.
Mo alla panettiera le dico ok pago in contanti ma scalo i 2,50€ di commissione sul prelievo
Therinai29 Luglio 2023, 12:01 #22
Comunque io avevo pensato a un workaround almeno per il contesto piccoli commercianti, soprattutto quelli che gestiscono il cosiddetto commercio di vicinato.
Sotto casa mia ho qualcosa come 30 negozietti di vario tipo, frequentati in gran parte dai residenti della zona.
Questi 30 commercianti potrebbero semplicemente mettersi d'accordo, fare ai clienti abituali una tessera con codice a barre dove i clienti caricano i soldi come gli pare, e al momento di pagare alla cassa semplicemente si spara il barcode e si scala il conto.
E' una roba a costo zero e comoda, e suppongo sia perfettamente legale e regolare dal punto di vista contabile e fiscale, è una soluzione già adottata dal bar dentro la sede dove lavoro e funziona alla grande, sparano il barcode ed emettono regolare scontrino.
the_joe29 Luglio 2023, 12:31 #23
Originariamente inviato da: Therinai
Comunque io avevo pensato a un workaround almeno per il contesto piccoli commercianti, soprattutto quelli che gestiscono il cosiddetto commercio di vicinato.
Sotto casa mia ho qualcosa come 30 negozietti di vario tipo, frequentati in gran parte dai residenti della zona.
Questi 30 commercianti potrebbero semplicemente mettersi d'accordo, fare ai clienti abituali una tessera con codice a barre dove i clienti caricano i soldi come gli pare, e al momento di pagare alla cassa semplicemente si spara il barcode e si scala il conto.
E' una roba a costo zero e comoda, e suppongo sia perfettamente legale e regolare dal punto di vista contabile e fiscale, è una soluzione già adottata dal bar dentro la sede dove lavoro e funziona alla grande, sparano il barcode ed emettono regolare scontrino.


In pratica un bancomat ricaricabile, e chi lo dovrebbe gestire il conto comune fra i negozi dove vengono depositati i soldi dai clienti?
Therinai29 Luglio 2023, 12:36 #24
Originariamente inviato da: the_joe
In pratica un bancomat ricaricabile, e chi lo dovrebbe gestire il conto comune fra i negozi dove vengono depositati i soldi dai clienti?

Come dicevo dovrebbero mettersi d'accordo, i commercianti di zona si conoscono, sono quasi tutti attivi da decenni nello stesos negozio e vivono quasi tutti nei paraggi... non penso sia molto difficile.
ps: non è un bancomat, il barcode è solo un'associazione con la somma disponibile, è praticamente una cambiale dinamica.
pengfei29 Luglio 2023, 12:41 #25
Originariamente inviato da: Darkon
Ancora!? I costi sono già al 100% a carico del cliente, SEMPRE. È come dire che l'IVA è un costo per l'esercente e non per il cliente solo perché fa da sostituto d'imposta.
La commissione del pos la paghi nel prezzo dell'oggetto che compri SEMPRE.

Ma scusa non è già così? L'esercente ha tutto l'interesse a prendere il POS più conveniente per il suo transato e così poter fare prezzi più competitivi al proprio cliente. Al contrario come dici te dovrebbe essere il cliente a sperare di convincere l'esercente a prendere un POS più competitivo cosa che vedo molto difficile e improbabile.

Daglie... la transazione la paga il cliente. Ripetiamolo mille volte che magari entra in testa. Senza voler sembrare offensivo o altro ma permettimi che non hai ben chiaro come funziona un conto economico, scrivere che solo perché non appare separatamente in scontrino il pos non sia a carico del cliente è uno scempio che perfino un professore delle superiori di ragioneria ti direbbe qualcosa.


Forse mi sono espresso male, lo so che alla fine i costi vengono scaricati sul cliente (nel post parlavo del margine sui prezzi che il commerciante deve aumentare per coprire le spese delle transazioni, ed è chiaro che i prodotti li pagano i clienti), intendo che i costi vengono conteggiati a parte sul conto e vanno in carico al singolo cliente per le spese effettive della transazione.
La differenza è che ora se ad esempio il circuito Bancomat richiede in media lo 0.5% e il Visa l'1% il cliente non ha nessun incentivo a usare il Bancomat perché lui paga uguale, mentre se iniziasse a vedere che gli costa di più pagare con Visa userebbe l'altro, e Visa dovrebbe cercare di ridurre i costi del circuito per non perdere utenti.
Pensavo più che altro alla concorrenza tra circuiti, però sarebbe anche un incentivo ulteriore per il commerciante per cercare accordi più vantaggiosi con la banca di riferimento, se i clienti si rendessero conto che pagano di più le transazioni in un certo negozio sarebbero incentivati a cambiare perché dà fastidio pagarle di più (un po' come le spese di spedizione di Amazon, tutti contenti quando sono gratis, e poi magari un prodotto di poco valore lo paghi il triplo perché devono rientrare nei costi), mentre ora differenze di qualche decimo di punto percentuale vengono scaricate sui clienti e non sono sufficienti per causare un aumento di prezzi che si noti
Darkon29 Luglio 2023, 13:23 #26
Originariamente inviato da: zbear
Una cosa ancora non capisco: vista la quantità di gente qui e altrove ciecamente convinta che tutti gli esercenti guadagnano tantissimo e possono permettersi ogni spesa, PERCHE' non hanno ancora fatto il grande passo e sono passati a fare gli esercenti?? Così avranno soldi a palate e potranno evadere come vogliono, no?


Guadagnare è diverso da evadere eh... spesso sono proprio in antitesi.
La stragrande maggioranza di chi evade è poco capace sia di fare impresa che di evadere quindi nonostante si prenda i rischi dell'evasione comunque non si arricchisce anzi spesso è talmente poco capace che nonostante l'evasione vive male e guadagnando poco.

Originariamente inviato da: Therinai
Comunque io avevo pensato a un workaround almeno per il contesto piccoli commercianti, soprattutto quelli che gestiscono il cosiddetto commercio di vicinato.
Sotto casa mia ho qualcosa come 30 negozietti di vario tipo, frequentati in gran parte dai residenti della zona.
Questi 30 commercianti potrebbero semplicemente mettersi d'accordo, fare ai clienti abituali una tessera con codice a barre dove i clienti caricano i soldi come gli pare, e al momento di pagare alla cassa semplicemente si spara il barcode e si scala il conto.
E' una roba a costo zero e comoda, e suppongo sia perfettamente legale e regolare dal punto di vista contabile e fiscale, è una soluzione già adottata dal bar dentro la sede dove lavoro e funziona alla grande, sparano il barcode ed emettono regolare scontrino.


Sarebbe anche meglio che a costo zero perché in questo modo i commercianti di fatto si sono creati un fondo finanziario che gli permette di avere una disponibilità a tasso zero invece che avere fidi presso istituti finanziari quindi avrebbero dei guadagni oltre che evitare costi il problema è la mentalità... provaci a mettere daccordo anche solo 10 negozi per metter su il sistema e fare l'investimento iniziale. Praticamente impossibile.

Originariamente inviato da: pengfei
Forse mi sono espresso male, lo so che alla fine i costi vengono scaricati sul cliente (nel post parlavo del margine sui prezzi che il commerciante deve aumentare per coprire le spese delle transazioni, ed è chiaro che i prodotti li pagano i clienti), intendo che i costi vengono conteggiati a parte sul conto e vanno in carico al singolo cliente per le spese effettive della transazione.


Questo non puoi farlo, è vietato dalla legge. Non puoi ripartire un costo aziendale sul singolo cliente facendogli un prezzo sia pure di centesimi diverso.

La differenza è che ora se ad esempio il circuito Bancomat richiede in media lo 0.5% e il Visa l'1% il cliente non ha nessun incentivo a usare il Bancomat perché lui paga uguale, mentre se iniziasse a vedere che gli costa di più pagare con Visa userebbe l'altro, e Visa dovrebbe cercare di ridurre i costi del circuito per non perdere utenti.


A parte quanto scritto sopra non funzionerebbe anche perché spesso è l'esercente a non capire ad esempio io spesso gli dico "bancomat per favore" ma siccome come prima scelta quando inserisce la carta gli esce il circuito credit invece del debit 9 volte su 10 mi fanno carta anche se ho chiedo diversamente e il bello è che tutto ciò è una rimessa per loro.
In ogni caso le differenze ormai sono molto più sottili... a parte che per i pochissimi che usano american express per il resto la differenza di commissione è infima. Tra l'altro si abbandonerà gradualmente il circuito pagobancomat a favore di VISA debit e Mastercard debit.

Pensavo più che altro alla concorrenza tra circuiti, però sarebbe anche un incentivo ulteriore per il commerciante per cercare accordi più vantaggiosi con la banca di riferimento, se i clienti si rendessero conto che pagano di più le transazioni in un certo negozio sarebbero incentivati a cambiare perché dà fastidio pagarle di più (un po' come le spese di spedizione di Amazon, tutti contenti quando sono gratis, e poi magari un prodotto di poco valore lo paghi il triplo perché devono rientrare nei costi), mentre ora differenze di qualche decimo di punto percentuale vengono scaricate sui clienti e non sono sufficienti per causare un aumento di prezzi che si noti


La concorrenza ce l'avrei più che su lato cliente dove ormai passerà tutto a VISA e Mastercard, lato esercente non fosse che in Italia il mercato è quasi per la totalità in mano a NEXI e quindi sostanzialmente puoi scegliere molto poco. Purtroppo il mercato POS richiede investimenti iniziali di miliardi quindi è quasi impossibile avere più di 2 o 3 player.
fraussantin29 Luglio 2023, 13:41 #27
Originariamente inviato da: zbear
Una cosa ancora non capisco: vista la quantità di gente qui e altrove ciecamente convinta che tutti gli esercenti guadagnano tantissimo e possono permettersi ogni spesa, PERCHE' non hanno ancora fatto il grande passo e sono passati a fare gli esercenti?? Così avranno soldi a palate e potranno evadere come vogliono, no?

Io il commerciante l'ho fatti per anni , tanti anni , adesso lo fa mia moglie e basta. E sono daccordo con te che spesso chi è fuori non ha la visione corretta della situazione.

I conti a fine anno van sempre fatti.

Se un caffè costa 1.30 , un primo 15 euro , e un pane quasi 2 euro è sicuramente per l aumento dei costi , quali energia , pos , commercialista , tasse ecc. Di certo non è per l'aumento dei salari che sono fermi da anni.
Originariamente inviato da: Therinai
Ma io dico, la panettiera sotto casa non mi prende il bancomat per un panino da 50 centesimi, vuole il contante. Io per prelevare al bancomat spendo 2,50€ di commissione.
Mo alla panettiera le dico ok pago in contanti ma scalo i 2,50€ di commissione sul prelievo

Metti i soldi in cassaforte

Cmq una forma di prelievo "gratuita" deve essere inclusa nelle condizioni bancarie.
Con cacchio che pago 2.50 per prelevare.

Il punto è che nel momento in cui il governo ha deciso di imporre l'uso dei conti correnti e dei bancomat non ha pensato a limitare i costi in qualche modo.

Se ti faccio vedere quanto mi costato il c\c per il secondo trimestre ti svieni.

Dopo le ferie cambio banca . Ma io posso farlo . Tanti non possono.
Therinai29 Luglio 2023, 14:02 #28
Originariamente inviato da: fraussantin
Metti i soldi in cassaforte

Cmq una forma di prelievo "gratuita" deve essere inclusa nelle condizioni bancarie.
Con cacchio che pago 2.50 per prelevare.

Il punto è che nel momento in cui il governo ha deciso di imporre l'uso dei conti correnti e dei bancomat non ha pensato a limitare i costi in qualche modo.

Se ti faccio vedere quanto mi costato il c\c per il secondo trimestre ti svieni.

Dopo le ferie cambio banca . Ma io posso farlo . Tanti non possono.


Posso prelevare gratis solo allo sportello della mia filiale, ma è dall'altra parte della provincia, un giorno cambierò banca.
Ma questo è un problema mio, l'ho scelta io quella banca... il concetto è che come i costi li ha la panettiera ce li ho anche io. Come le mie commissioni sono cavoli miei anche il costo delle transazioni della panettiera sono cavoli suoi, se cerca ha le soluzioni vantaggiose, e da esercente se non è in grado di fare questa verifica è un problema suo, non dei clienti.
Poi come se non bastasse ogni volta mi sfracella i coglioni per le monetine... il bancomat oltre a costarmi eroga banconote a partire da 10, e per fortuna direi, non è che possiamo andare in giro con i kili di monetine per fare comodo alla panetteria.
Il problema è la mentalità da medioevo, questa gente ha 50 o più anni, fa fatica ad adattarsi ai cambiamenti e questi sono i risultati.
E tra i risultati c'è anche una marea di gente che il pane lo compra al super... insomma si può insistere quanto si vuole su questa storia dei costi del pos, ma alla fine della fiera a prenderselo nel culo è chi non si adatta.
g4m3st3r29 Luglio 2023, 14:05 #29
I tabaccai sono dei ladri di professione. Lo stesso pacchetto di cartine al bar 0,50€ e dal tabacchino 1,20€. Stessa cosa per tutta l'oggettistica che vendono. Su oggetti che di norma costano 1€ ci ricaricano il 300%. Poi si lamentano del POS.
Darkon29 Luglio 2023, 14:12 #30
Originariamente inviato da: g4m3st3r
I tabaccai sono dei ladri di professione. Lo stesso pacchetto di cartine al bar 0,50€ e dal tabacchino 1,20€. Stessa cosa per tutta l'oggettistica che vendono. Su oggetti che di norma costano 1€ ci ricaricano il 300%. Poi si lamentano del POS.


I tabaccai devono adattarsi ai prezzi decisi dai monopoli se non ricaricassero sui prodotti accessori a quel modo non camperebbero e comunque nessuno ti obbliga a comprare quella merce se non ti va bene.

Evitiamo le offese a caso.

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