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Manovra 2021, arriva il sì del Senato. Ecco cosa cambia per le Partite IVA

di pubblicata il , alle 12:33 nel canale Innovazione Manovra 2021, arriva il sì del Senato. Ecco cosa cambia per le Partite IVA

Arriva la cassa integrazione per gli autonomi, che potranno ottenere un contributo da 250 euro a 800 euro per un massimo di 6 mesi, ma a specifiche condizioni. Rinnovati i crediti di imposta previsti da Transizione 4.0

 

40 miliardi di euro complessivi, 7 dei quali destinati al lavoro. La Manovra 2021 è composta da ben 500 pagine, contenenti misure relative a bonus di ogni tipo (salute, scuola, famiglia, auto, TV, smartphone ristrutturazioni, anche di bagni), alcune delle quali interessano anche professionisti, aziende e partite IVA

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Anche gli autonomi avranno la loro cassa integrazione

Fra le categorie che hanno subito maggiormente gli effetti della crisi ci sono quelle dei professionisti e e delle partite iva. Se i dipendenti pubblici o privati possono usufruire di ammortizzatori sociali, come la cassa integrazione, che garantiscono un minimo di supporto durante i momenti di crisi, chi lavora in proprio fino a ora non poteva contare su misure di sostegno equivalenti. 

Questo cambierà dal prossimo anno, almeno per le partite iva iscritte alla gestione separata dell'INPS. Una platea di circa 300.000 persone, che potrà accedere a una nuova misura denominata ISCRO (Indennità straordinaria di continuità reddituale e operativa). Potranno fare domanda gli iscritti alla gestione separata da almeno 4 anni, che hanno visto un calo del 50% dei loro redditi rispetto alla media dei 3 anni precedenti, e che non hanno superato il tetto di 8.145 euro. ISCRO prevede un contributo che oscilla da 250 euro a un massimo di 800, per non più di 6 mesi. 

Professionisti, autonomi e partite IVA con un fatturato inferiore ai 50 milioni di euro che hanno visto il fatturato del 2020 calare di almeno il 33% rispetto all'anno precedente potranno essere esonerati dal pagamento dei minimi contributivi. Per supportare questa misura, il Governo ha investito 1 miliardo di euro.

Credito di imposta per chi investe in beni strumentali

Transizione 4.0 è stato rinnovato e le misure sono ora strutturali: le aziende che investiranno in beni strumentali, ricerca, innovazione, design e formazione 4.0 potranno godere di un credito di imposta. La compensazione per gli investimenti in beni strumentali è immediata, avviene cioè nell'anno in corso. 

nuovo-transizione40

Transizione 4.0 è un piano nazionale che punta a stimolare gli investimenti privati, ed è uno dei tasselli fondamentali del Recovery Fund. L'investimento di circa 24 miliardi di euro include misure che hanno effetto dal 16 novembre 2020 sino a giugno 2023.

Per le spese su beni materiali 4.0 inferiori ai 2,5 milioni di euro, è prevista un'aliquota al 50% nel 2021 e al 40% nel 2022, mentre per quelle comprese fra i 2,5 e i 10 milioni le aliquote per 2021 e 2022 sono, rispettivamente, 30% e 20%. Per gli investimenti compresi fra i 10 e i 20 milioni di euro l'aliquota è del 10% per entrambi gli anni. 

Differenti le aliquote per i beni immateriali (20%, con un massimale di 1 milione di euro) e per ricerca e sviluppo, innovazione, design e green, con aliquote che oscillano fra il 10% e il 20% a seconda dell'investimento, con un tetto di 4 milioni di euro. 

172 Commenti
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tallines01 Gennaio 2021, 12:54 #1
Questo Forum con queste notizie non sembra più un Forum di Hardware e Software......

Cosa cappero c' entra sta notizia con i computer ?????
Marko_00101 Gennaio 2021, 13:20 #2
@tallines
evidentemente lei è un dipendente
altrimenti sarebbe interessato.
-
in merito alla notizia
giusto farla, ma, c'è un ma, i dipendenti in parte se la pagano
i commercianti e artigiani dipendenti in parte se la pagano
(in misura minore, ma minore è anche il supporto ricevuto)
le P.IVA già faticano a pagare tasse e versare i contributi
dubito possano aggiungere un'ulteriore prelievo
quindi sarebbe tutto a carico della fiscalità generale.
- attenzione -
spesso il merito della situazione non è da imputare a loro,
e parlo delle P.IVA a basso reddito.
quelli che hanno redditi oltre certi livelli
-inutile specificare qui il quanto-
forse non dovrebbero essere soggetti per tale supporto.
Notturnia01 Gennaio 2021, 15:14 #3
" iscritti alla gestione separata da almeno 4 anni, che hanno visto un calo del 50% dei loro redditi rispetto alla media dei 3 anni precedenti, e che non hanno superato il tetto di 8.145 euro. ISCRO prevede un contributo che oscilla da 250 euro a un massimo di 800, per non più di 6 mesi. "

misura inutile per quasi tutti noi professionisti che generiamo reddito, che abbiamo dipendenti da pagare e che veniamo tartassati da sempre..

transizione 4.0 poi voglio proprio vedere .. ci sono ancora professionisti seri che non sono passati al digitale da anni ?..

anche in questo caso il governo fa propaganda e poco altro.. riducesse le tasse con cui ci strangola al posto di dare contributi che non si possono percepire..

in merito a mettere limiti sopra i quali non dare agevolazioni è ridicolo.. è solo un incentivo a delocalizzare o a fare del nero.. un incentivo deve abbracciare tutti visto che maggiore il reddito maggiori le oppressioni fiscali.. e molti professionisti iniziano a spostare la fiscalità fuori dall'Italia.. Ibiza per esempio.. Maiorca.. per esempio.. mai capitato di vedere notai con indirizzi e-mail .es ?.. fatevi una domanda del perchè..
canislupus01 Gennaio 2021, 15:23 #4
Originariamente inviato da: Notturnia
" iscritti alla gestione separata da almeno 4 anni, che hanno visto un calo del 50% dei loro redditi rispetto alla media dei 3 anni precedenti, e che non hanno superato il tetto di 8.145 euro. ISCRO prevede un contributo che oscilla da 250 euro a un massimo di 800, per non più di 6 mesi. "

misura inutile per quasi tutti noi professionisti che generiamo reddito, che abbiamo dipendenti da pagare e che veniamo tartassati da sempre..

transizione 4.0 poi voglio proprio vedere .. ci sono ancora professionisti seri che non sono passati al digitale da anni ?..

anche in questo caso il governo fa propaganda e poco altro.. riducesse le tasse con cui ci strangola al posto di dare contributi che non si possono percepire..

in merito a mettere limiti sopra i quali non dare agevolazioni è ridicolo.. è solo un incentivo a delocalizzare o a fare del nero.. un incentivo deve abbracciare tutti visto che maggiore il reddito maggiori le oppressioni fiscali.. e molti professionisti iniziano a spostare la fiscalità fuori dall'Italia.. Ibiza per esempio.. Maiorca.. per esempio.. mai capitato di vedere notai con indirizzi e-mail .es ?.. fatevi una domanda del perchè..


Ti sfugge un piccolissimo particolare... la Costituzione prevede che le tasse siano proporzionale (e non è una proporzione diretta) al reddito.
Più guadagni e più pagherai.
Il problema semmai è che tutta questa mole di tasse, spesso non corrisponde a servizi adeguati... e che quindi alla fine si debba ricorrere al privato anche quando si è ampiamente finanziato il pubblico.
E' vero che all'estero si paga in alcune realtà meno di noi, ma tu prova ad evadere anche solo un centesimo.
A parte che vieni additato da tutti e praticamente non lavorerai più (o quasi) e poi le pene sono anche molto severe (specie negli USA).
Sul fatto di dare un piccolo ristoro, ricordati sempre che siamo un paese nel quale molti professionisti dichiarano MENO dei propri dipendenti... il che se ci pensi è oltre il ridicolo.
Poi il dipendente non può dichiarare MAI meno di quanto percepisce (salvo eventuali lavori in nero), lo stesso discorso PUO' non valere per alcune categorie di Partite IVA.
TigerTank01 Gennaio 2021, 16:10 #5
Qualcosa mi dice che:

2020:covid
2021:vaccini e uscita da covid(si spera)
2022:tagli alle pensioni, aumento dei costi di tutti i servizi, IVA al 25%.
Windof01 Gennaio 2021, 19:47 #6
Originariamente inviato da: canislupus
Ti sfugge un piccolissimo particolare... la Costituzione prevede che le tasse siano proporzionale (e non è una proporzione diretta) al reddito.
Più guadagni e più pagherai.



siamo un paese nel quale molti professionisti dichiarano MENO dei propri dipendenti... il che se ci pensi è oltre il ridicolo.
Poi il dipendente non può dichiarare MAI meno di quanto percepisce (salvo eventuali lavori in nero), lo stesso discorso PUO' non valere per alcune categorie di Partite IVA.



Sei in aperta contraddizione con te stesso e con la Costituzione:
- sulla seconda affermazione da teoria comunista o anni sessanta siamo ben oltre il ridicolo, siamo al delirio totale: pensare che un imprenditore non possa fallire, che qualsiasi attività che comporti avere dipendenti implichi guadagnare quanto o più dei dipendenti è fantascienza. Se fosse così basterebbe aprire attività con decine di dipendenti per diventare ricchi. Dovresti dirlo al pizzaiolo d'asporto mio inquilino che paga 6 dipendenti ma mi deve quasi un anno d'affitto (a canone modesto, meno di 500 euro/mese) e ha 200 euro sull'estratto conto e vive coi genitori pur avendo un figlio da crescere ma soprattutto: pur lavorando discretamente!
La cosa tragica è che finora è anche lo Stato a pensarla così, in particolare l'Agenzia delle Entrate. C'è voluta una pandemia per far ammettere a qualcuno con lo stipendio garantito che, invece, il fallimento è cosa possibile e probabile e che c'è mezza Italia con l'acqua alla gola.
Ho scritto fare ammettere e non far capire perché chi sceglie di fare il dipendente è in malafede e sa benissimo che si può fallire e non guadagnare una ceppa pur rischiando tutto ciò che si possiede, pur pagando lo stipendio a molte persone, se no sarebbero tutti imprenditori!

La contraddizione con la Costituzione nasce dal fatto che sono proprio le fasce più deboli a veder calpestato il diritto alla contribuzione in base alla propria capacità: i lavoratoti autonomi, a differenza dei dipendenti, non beneficiano della NO TAX AREA di circa 10.000 euro. Significa che un dipendente inizia a pagare qualche tassa solo dopo aver guadagnato almeno circa 17.000 euro tra compenso e contributi/accantonamenti.
Al contrario un autonomo come incassa un solo euro dovrà immediatamente dare la quota allo Stato e guai a non farlo perché si viene subito criminalizzati.
E questo non è costituzionale, prima ci vuole la no tax area per tutti, poi si criminalizzi pure chi evade l'eccedenza. Altrimenti è puro sfruttamento, oltre al danno la beffa e la sanzione!
Finché non verremo a capo di questi due problemi continueremo ad affondare. Ma siamo una società che festeggia ancora capodanno con le canzoni anni sessanta, siamo fossilizzati, la gente non vuole uscire da quell'epoca.
tigroneveloce01 Gennaio 2021, 20:20 #7
Originariamente inviato da: canislupus
Sul fatto di dare un piccolo ristoro, ricordati sempre che siamo un paese nel quale molti professionisti dichiarano MENO dei propri dipendenti... il che se ci pensi è oltre il ridicolo.


Il solito luogo comune che tira fuori chi non sa di cosa si sta parlando...
Voi dipendenti "impossibilitati ad evadere", aprite una partita IVA e poi ne discutiamo SERIAMENTE tra 2 anni.
nickname8801 Gennaio 2021, 20:49 #8
Originariamente inviato da: TigerTank
Qualcosa mi dice che:

2020:covid
2021:vaccini e uscita da covid(si spera)
2022:tagli alle pensioni, aumento dei costi di tutti i servizi, IVA al 25%.
Entro il 2021 per l'Italia è previsto se tutto va bene il vaccinamento di circa il 40% della popolazione ( quindi al 99% saranno meno ), con priorità ad anziani, medici e politici.
Quindi se sei un under 60 mi sà che nel 2021 a meno che non lavori in ambienti specifici non lo vedrai.

tagli alle pensioni
Considerando che la maggior parte dei morti sono pensionati in teoria è già una manna per il governo sotto questo punto di vista.
nickname8801 Gennaio 2021, 20:50 #9
Originariamente inviato da: tallines
Questo Forum con queste notizie non sembra più un Forum di Hardware e Software......

Cosa cappero c' entra sta notizia con i computer ?????


Ma non era vietato parlare di politica ?
tallines01 Gennaio 2021, 21:13 #10
Originariamente inviato da: nickname88
Ma non era vietato parlare di politica ?

Infatti, il mio intervento era per dire quello che hai detto tu.......

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