Perché Intel sta investendo per preservare le risorse idriche

Perché Intel sta investendo per preservare le risorse idriche

La produzione di chip richiede l’impiego di molta acqua durante i suoi processi, per questo Intel si occupa della sua gestione sostenibile da oltre due decenni, con il nuovo obiettivo di ripristinare più risorse idriche di quante ne consuma entro il 2030

di pubblicata il , alle 10:01 nel canale Innovazione
IntelSostenibilità
 

Il settore dei semiconduttori ha richieste piuttosto elevate di acqua nella fase produttiva. Vista la sempre maggiore scarsità di tale risorsa in molte zone del mondo, è dunque importante che le aziende produttrici si impegnino per la sua conservazione. In questo articolo scritto da Intel in occasione del World Water Day (Giornata Mondiale dell'Acqua), l'azienda parla del suo impegno verso le risorse idriche e verso l'impegno a ripristinarle in misura maggiore dei consumi entro il 2030.

Intel sta investendo nella conservazione delle risorse idriche

Una fabbrica di semiconduttori richiede grandi quantitativi d’acqua. È senza dubbio uno degli ingredienti principali del processo produttivo. La maggior parte del consumo diretto avviene per la strumentazione usata nella fabbricazione, per impianti di lavaggio e torri di raffreddamento evaporative, e nei data center. Poi ci sono anche tutti i servizi degli uffici che impiegano acqua.

Intel nel 2021 ha utilizzato più di 60 miliardi di litri di acqua potabile, acque reflue, e acqua desalinizzata. Di questi, circa 50 miliardi sono tornati alla disponibilità della popolazione della zona. Un report di Intel presenta una tabella con il bilancio delle fonti di approvvigionamento dell’acqua e delle destinazioni dove viene conferita dopo l’uso, e ha anche pubblicato la Global Water Policy.

La strategia di gestione dell’acqua di Intel ha tre obiettivi principali:

  • conservare l'acqua utilizzata nei processi produttivi;
  • collaborare con le comunità locali a iniziative di conservazione e ripristino;
  • creare soluzioni tecnologiche per aiutare gli altri a reinventare il modo in cui utilizzano e conservano l'acqua.

In linea con i propri obiettivi per il 2030, l’azienda mira a raggiungere una gestione “net positive” dell’acqua conservando acqua e finanziando progetti idrici che ripristineranno più acqua potabile di quanta viene consumata.

Intel ha completato nuovi progetti nel 2021 che, secondo le stime, consentiranno di risparmiare più di 6 miliardi di litri d’acqua all'anno, una volta operativi.

Negli ultimi 10 anni, gli sforzi per la conservazione dell'acqua hanno consentito all’azienda di risparmiare circa 166 miliardi di litri d'acqua, sufficienti a sostenere il fabbisogno di circa 400.000 abitazioni per un anno. Inoltre, nel 2021 ha supportato il ripristino di circa 8,7 miliardi di litri d’acqua con nuovi progetti in sei stati degli USA e in India, Irlanda, Malesia e Costa Rica.

Per raggiungere l’obiettivo posto entro il 2030, Intel dovrà conservare 227 miliardi di litri d’acqua complessivamente nelle sue operazioni e con partnership per le comunità locali, e dovrà inoltre abilitare il ripristino di oltre il 100% dell’acqua potabile che consuma.

Todd Brady, Intel chief sustainability officer e vice president of Global Public Affairs, aveva spiegato lo scorso anno che: “oltre 10 anni fa, abbiamo iniziato a esplorare i modi in cui poter ridurre il nostro consumo d’acqua. Cinque anni fa ci siamo posti l’obiettivo di ripristinare il 100% di quello che consumiamo – fummo la prima azienda del settore tecnologico a porsi un obiettivo del genere per tutta l’azienda. Due anni fa abbiamo annunciato il nostro obiettivo di raggiungere un valore netto positivo entro il 2030, grazie all’impegno per ridurre l’impatto complessivo nei nostri bacini di raccolta e supportare le risorse idriche che servono la popolazione delle aree in cui operiamo. È entusiasmante poter annunciare che abbiamo raggiunto valori positivi di consumo, quindi ripristiniamo più di quanto consumiamo, in tre Paesi, attraverso collaborazioni profonde con no-profit per l’ambiente e con governi locali, oltre che ai nostri investimenti per la salvaguardia dell’acqua. Non ci fermeremo qui. Adesso miriamo a valori net positive in tutti gli altri luoghi in cui operiamo.”

Vantaggi per la fauna, i fiumi e… la birra locale.

Come farà l’azienda a ottenere un consumo globale “net positive”, soprattutto in presenza di evaporazione e altre perdite che l’azienda non può controllare?

Il lavoro di ripristino assicura che l'impatto sul pianeta vada oltre la semplice "compensazione" del consumo di acqua negli impianti. Infatti Intel lavora per ripristinare anche i bacini idrografici nelle vicinanze dei suoi siti. In Arizona, ad esempio, i progetti di Intel hanno restituito circa 3,37 miliardi di litri d’acqua alle falde nel 2021. I progetti sono molteplici: dalle tecniche di conservazione tradizionali fino all’attenzione verso una riqualificazione delle economie locali, secondo modalità che abbiano un impatto a lungo termine.

A Bengaluru, in India, un tempo conosciuta come la "Città dei laghi", un significativo sviluppo urbanistico ha portato a un estremo stress idrico e all'esaurimento delle acque di falda. Per sostenere le risorse idriche della città, Intel ha finanziato due progetti di ripristino dell'acqua che, una volta completati, ripristineranno circa 380 milioni di litri d’acqua ogni anno tra il lago Dyavasandra e il lago Nanjapura.

Fawn Bergen, corporate sustainability manager di Intel, evidenzia altri effetti benefici della politica di conservazione idrica dell’azienda, anche se non sono misurabili: “Intel è stata una delle prime aziende tecnologiche a impegnarsi pubblicamente al ripristino dell'acqua, ma non siamo soli. Da quando abbiamo annunciato il nostro impegno per la conservazione dell'acqua, abbiamo avuto conversazioni con altre aziende che ci hanno contattato per chiedere aiuto o consigli nel definire i propri obiettivi di gestione dell'acqua. Sebbene le sfide siano locali, le partnership, le azioni collettive e gli investimenti sono globali.”

In Arizona, il fiume Verde ospita uccelli migratori, la nidificazione delle aquile reali, lontre di fiume e pesci. Il fiume è anche una delle principali fonti idriche per la città di Phoenix ed è fondamentale per l'economia agricola della zona. Nei mesi estivi incrementano le temperature e i prelievi dal fiume aumentano per irrigare le colture locali, molto esigenti di acqua. Intel ha finanziato un progetto per incentivare la coltura dell'orzo, che viene raccolto all'inizio dell'anno e richiede meno risorse idriche. Effetto del progetto anche la riduzione dei costi di maltatura dell'orzo, che può quindi essere venduto a costi vantaggiosi a birrifici locali che in precedenza dovevano utilizzare fornitori esterni allo stato dell’Arizona, generando una filiera locale e più economica.

Conservare le risorse idriche è una responsabilità importante per tutto il pianeta. È importante avere una strategia per contenere l’impronta ecologica e misurare i risultati.

I siti operativi di Intel in Stati Uniti, Costa Rica e India sono stati ufficialmente dichiarati “net positive” per l’utilizzo di acqua. In questi Paesi, infatti, l’azienda recupera e restituisce più acqua di quanta ne utilizzi.

E Intel manterrà lo stesso impegno anche per i nuovi impianti produttivi, potendo contare sull’esperienza maturate in oltre 20 anni e allineare le pratiche agli obiettivi annunciati per il 2030.

3 Commenti
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bonzoxxx22 Marzo 2023, 12:01 #1
Perchè l'acqua è il bene più prezioso al mondo
supertigrotto22 Marzo 2023, 12:31 #2
Bella mossa da parte di Intel,speriamo che anche le altre fonderie prendino esempio
ciolla200522 Marzo 2023, 14:44 #3
Speculazione

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