Pure Storage potenzia la piattaforma Pure1 con nuove funzionalità self-service
di Alberto Falchi pubblicata il 29 Marzo 2024, alle 16:49 nel canale InnovazioneLe nuove funzionalità recentemente introdotto garantiscono un maggior controllo sull'ambiente di storage. Aggiornata la soluzione per il Disaster Recovery as a Service e introdotti nuovi strumenti per la reportistica ESG
Pure Storage ha introdotto nuove capacità self-service per la gestione dei sistemi di archiviazione Pure1 e per il portfolio di soluzioni Evergreen. Con queste nuove funzionalità, l'azienda mira a migliorare ulteriormente l'esperienza delle sue soluzioni as a Service per lo storage, semplificando la protezione dei dati e la reportistica ESG.
Le nuove funzionalità self Service di Pure Storage
La novità più importante è l'introduzione della funzionalità Autonomous Upgrades, che consente agli utenti che utilizzano ActiveCluster (adottato dal 30% dei clienti di Pure Storage) di non doversi più preoccupare dell'aggiornamento dell'ambiente operativo Purity. Può sembrare una funzione di poco conto, ma permetterà ai clienti di risparmiare parecchio tempo: in precedenza, infatti, gli aggiornamenti dedicati ad ActiveCluster necessitavano di impegnativi interventi manuali, imponendo ai clienti di passare velocemente da un aggiornamento all'altro per poter mantenere sincronizzati i vari server. Ora queste funzioni sono totalmente automatizzate.
Dati ancora più protetti
Pure1 ora può contare su una versione aggiornata del sistema di Disaster recovery as a Service, la DRaaS 1.1, che ora permette di mettere in piedi una soluzione di disaster recovery all'interno dei data center in soli 15 minuti.
Le imprese che utilizzano macchine virtuali in ambienti VMware possono ora utilizzare Pure1 per implementare un ambiente self-service in grado di effettuare disaster recovery nel cloud AWS. Introdotta anche la funzionalità Auto-Enroll, che permette di etichettare le macchine virtuali di un data center per aumentarne ulteriormente il grado di protezione.
Per garantire una migliore protezione dai ransomware, poi, sono state migliorate le funzionalità AIOps: in caso di anomalie, Pure1 consiglia gli snapshot da cui ripristinare i dati colpiti, eliminando così la necessità di verifiche manuali dei cataloghi di snapshot.
Gli strumenti per la reportistica ESG
La piattaforma di Pure Storage è ora in grado di creare report ESG personalizzati. Questi documenti includono un riepilogo del data center e del parco complessivo utilizzato dal cliente, suggerendo le aree di possibile miglioramento e ottimizzazione, così da aiutare i team IT a comunicare meglio alla dirigenza l'impatto delle infrastrutture in termini di sostenibilità e, di conseguenza, di allinearsi meglio agli obiettivi di sostenibilità dell'intera azienda.
“Radicata profondamente nell'hardware storage all-flash ad alte prestazioni, Pure si è evoluta in una piattaforma trasformativa che enfatizza il modello Storage as-a-Service e il delivery automatizzato del software. I traguardi presentati oggi riflettono il nostro impegno nel rispondere alle esigenze dinamiche delle aziende moderne per mezzo di soluzioni storage self-service scalabili. Siamo felici di poter offrire ai clienti di tutto il mondo un'esperienza di servizio ancora migliore che elimina i colli di bottiglia IT grazie all'ampliamento delle capacità self-service”, ha dichiarato Prakash Darji, General Manager, Digital Experience di Pure Storage
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