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Smartphone come POS in Italia con Mastercard e Intesa Sanpaolo. Gli esercenti non hanno più scuse

di pubblicata il , alle 17:21 nel canale Innovazione Smartphone come POS in Italia con Mastercard e Intesa Sanpaolo. Gli esercenti non hanno più scuse

Il Salone dei Pagamenti è stato teatro anche di alcuni annunci, tra cui quello congiunto Mastercard Intesa Sanpaolo del lancio di Tap on Phone la prima soluzione sperimentale in Italia per pagamenti 'no hardware' in cui lo smartphone diventa un POS per accettare pagamenti da wallet digitali e da carte contactless

 

In pochi anni i pagamenti hanno visto una netta rivoluzione e il tema delle società cashless è sempre più di rilievo. Il Salone dei Pagamenti , in corso al centro congressi Mi-Co di Milano è stata un'otttima occasione per fare il punto della situazione attuale e vedere cosa si muove dietro le quinte. La kermesse meneghina è stata teatro anche di alcuni annunci, tra cui quello congiunto Mastercard/Intesa Sanpaolo del lancio di Tap on Phone la prima soluzione sperimentale in Italia per pagamenti 'no hardware'.


Scaricando l'app business gli esercenti possono ricevere pagamenti digitali (da digital wallet come Apple Pay, Samsung Pay, PAyGO) e da carte contactless semplicemente con uno smartphone, che si trasforma in un POS portatile, sempre pronto all'uso. L'app inoltre guida l'esercente passo-passo nelle fasi del pagamento, venendo incontro alle esigenze dei meno avvezzi alla tecnologia. Potrà ad esempio chiedere di avvicinare il pos all'orologio per pagamenti con wearable, oppure di avvicinare la carta al telefono, o ancora le modalità per i pagamenti tramite QR code. I tassisti non avranno più scuse (purtroppo a chi viaggia capita ancora di sentirsi dire 'Non ho il POS, solo contanti'), ma questo vale per tutti gli altri tipi di esercizi commerciali, a cui basterà avere solo uno smartphone.

Dopo aver reso i pagamenti più facili per i consumatori, oggi uno dei trend è quello di rendere le cose più facili anche per chi li deve accettare, abbattendo così alcune barriere che ancora limitano la diffusione delle transazioni cashless. Anche Nexi è attiva sul tema: dopo aver reso le sue carte compatibili con i diversi sistemi di pagamento dei big della telefonia e degli smartwatch (come successo abbastanza recentemente con Fitbit Pay e Garmin Pay), con i suoi SmartPOS vuole semplificare la vita agli esercenti. Questo apparecchio, disponibile anche in versione mobile con integrate anche le funzioni di gestione delle comande, per gestire al tavolo tutto il processo, dall'ordinazione al pagamento (anche diviso tra i vari utenti), basato su Android permette agli esercenti di espanderne le funzioni tramite app, ad esempio per la generazione e la gestione di codici sconto. Interessante l'integrazione poi della tecnologia Pay-by-Link che permette di richiedere pagamenti semplicemente generando e inviando un link.

Enzo Quarenghi, Country Manager Italia di Visa, e Gregorio Paltrinieri campione olimpico di nuoto

Per Visa l'accento è posto sui millenials e la compagnia ha scelto il palco del salone dei pagamenti per presentare uno studio commissionato a Doxa sui comportamenti dei nativi digitali, che utilizzano lo smartphone in tutte le fasi della propria giornata, compresi i pagamenti e per i quali la dematerializzazione di banconote e monete, ma anche delle carte stesse, è un fatto scontato. La comunicazione gioca un ruolo fondamentale nel favorire la diffusione della filosofia cashless e Visa ha deciso di far entrare nella sua squadra di atleti anche Gregorio Paltrinieri, che al salone dei pagamenti ha iniziato a mostrare il suo volto di fianco al logo Visa.

Mastercard ha messo in mostra diverse novità, oltre a essere presente a diverse tavole rotonde, tra cui quella in cui Anita Valentini, Responsabile Marketing Atac, ha messo in mostra i risultati molto positivi dell'introduzione delle tecnologie Tap and Go per l'accesso ai mezzi pubblici romani con la carta di credito (o la versione tokenizzata su smartphone o smartwatch) come titolo di viaggio. In mostra allo stand Mastercard anche il passo successivo, l'obliteratrice contactless anche per i mezzi di superficie, che permetterà di superare l'attuale limite che vede i viaggi Tap&Go iniziare solo ai tornelli delle metropolitane. I viaggi a Roma e Milano al momento possono iniziare con la carta in metro e proseguire sui mezzi di superficie, ma non possono avere inizio su bus e tram, proprio per la mancanza degli appositi sistemi per validare i titoli di viaggio virtuali. Il sistema è già invece utilizzato sulla rete di bus ATAF e Busitalia di Firenze. Facilitare l'esperienza d'acquisto dei titoli di viaggio aiuta a minimizzare l'evasione, che spesso è dettata proprio dalla difficoltà di procurarsi il biglietto (code, macchine distributrici fuori uso, mancanza di punti vendita), più che da una reale voglia di viaggiare in nero.

Facilitare i pagamenti può anche stimolare i consumi. Mastercard ci crede molto e ha presentato la seconda versione del suo tavolo interattivo. La prima è installata nel Bistro by Mastercard a Fiumicino, ma la nuova versione utilizzando un proiettore e non uno schermo touchscreen sul tavolo, ha costi d'accesso inferiori e permette di essere più facilmente spenta (a qualcuno non piace mangiare su un monitor). Grazie al lettore contactless è possibile pagare direttamente al tavolo, ma le opzioni prevedono anche la possibilità di pagare tramite QR Code.

Mastercard ha anche presentato una piccola rivoluzione del suo marchio. Già nel tempo la C è diventata minuscola e addirittura la parola Mastercard è sparita dal logo, lasciando spazio solo alle due sfere rossa e gialla in sovrapposizione, ma oggi con la completa dematerializzazione dei pagamenti servono nuove strategie per mantenere vivi i brand nell'immaginario collettivo. Come successo per i processori Intel, che tutti associano alla musichetta che immancabilmente suona in ogni pubblicità o contenuto a essi legati, ogni pagamento Mastercard sarà accompagnato da un suono, il Sonic Brand. La cosa ha anche risvolti pratici non scontati a priori: con la grande diffusione dei pagamenti tramite wearable (alcuni senza schermo o con monitor di piccole dimensioni), ma soprattutto tramite voce con gli assistenti vocali, servono nuovi modi per dare una conferma certa dell'avvenuto pagamento. Il suono lo sarà per Mastercard.

118 Commenti
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pabloski07 Novembre 2019, 18:41 #1
"Gli esercenti non hanno più scuse", perchè il canone e le commissioni sono stati azzerati?
Rei & Asuka07 Novembre 2019, 18:59 #2
Stavo per scrivere la stessa cosa.
Lo trovo di una tristezza immane e deludente: da l'impressione che chi scrive l'articolo 1) non sappia minimamente come funzioni quello che è dietro il comunicato stampa di cui scrive 2) voglia far passare il messaggio "sono tutti furbi questi commercianti" 3) non abbia mai lavorato da P.via o indipendente.
Hwupgrade non ha bisogno di questi messaggi ridicoli da governuccio spero, in 18 anni che lo leggo e stimo.
Windof07 Novembre 2019, 19:38 #3
Mi risulta che all'estero, per esempio in Olanda, le transazioni siano gratuite. Qui da noi chi incassa viene spolpato vivo!
Il governo da che parte sta?
Perché in teoria, molto in teoria, dovrebbe stare dalla parte della popolazione, al contrario di chi ha scritto l'articolo che sta dalla parte di chi mangia a sbafo.
Sandro kensan07 Novembre 2019, 19:48 #4
Formigli dice che le commissioni sono di uno o due centesimi di euro ogni scontrino da un euro pagato con Mastercard. E dice che sono un nonnulla.

Il Governo parla di piccoli negozi quelli sotto i 400 mila euro annui a cui fa una detrazione del 30% delle spese di commissione.

Ma 2 cent su un euro sono il 2% e il 2% di 400 mila euro di un piccolo negozio sono 8 mila euro di commissioni a Mastercard. Questa palata di euro vanno tolte dallo stipendio del negoziante: chi mai accetterebbe di decurtare il proprio stipendio di 8000 euro per fare contento il maniaco della carta di credito/debito?
Burke07 Novembre 2019, 20:24 #5
Originariamente inviato da: Rei &
Stavo per scrivere la stessa cosa.
Lo trovo di una tristezza immane e deludente: da l'impressione che chi scrive l'articolo 1) non sappia minimamente come funzioni quello che è dietro il comunicato stampa di cui scrive 2) voglia far passare il messaggio "sono tutti furbi questi commercianti" 3) non abbia mai lavorato da P.via o indipendente.
Hwupgrade non ha bisogno di questi messaggi ridicoli da governuccio spero, in 18 anni che lo leggo e stimo.


Concordo, sono davvero deluso, non pensavo si potesse scendere a questi livelli
rommel539207 Novembre 2019, 20:30 #6
Sono stufo che vedano le pmi alla stregua degli ebrei nella Germania nazista. La causa di tutti i mali. Perché non mettono le commissioni a carico di chi paga con la carta? Se io pago con l' assegno, la matrice la pago io e non il mio debitore.
canislupus07 Novembre 2019, 20:58 #7
Mi riferisco ai commercianti.
Avete preso in considerazione Satispay.
Guardando il loro sito si parla di 0 commissioni per transazioni sotto i 10 euro e un fisso di 0,20 € per transazioni superiori.
Per vostra info questo metodo di pagamento è usato anche dal portale della pubblica amministrazione chiamato PagoPA.
Magari dateci un'occhiata, potrebbe essere un primo passo.
canislupus07 Novembre 2019, 21:14 #8
Originariamente inviato da: rommel5392
Sono stufo che vedano le pmi alla stregua degli ebrei nella Germania nazista. La causa di tutti i mali. Perché non mettono le commissioni a carico di chi paga con la carta? Se io pago con l' assegno, la matrice la pago io e non il mio debitore.


Perchè ti risulta che chi possiede il bancomat o la carta di credito lo abbia totalmente gratis.
Mi sembra che si paghi un canone oltre al costo del conto corrente.
Invece di prendertela con il cliente che si limita ad usare uno strumento che gli viene fornito e che pagherebbe in ogni caso perchè le vostre associazioni (ConfCommercio, Confesercenti???) non fanno un accordo con le banche per rivedere le commissioni anche in base al volume di transazioni (più transazioni, meno costi).
Altrimenti ti faccio una bella provocazione.
Io ti pago SOLO con contanti, ma al primo scontrino/fattura/ricevuta fiscale che non fai anche solo per un centesimo di euro, prendi la tua licenza e la distruggi (o butti la partita iva).
Scommettiamo che quasi nessuno accetterà questa ipotesi?
L'evasione probabilmente da un beneficio ben maggiore rispetto a delle commissioni azzerate che però farebbero emergere molte transazioni nascoste.
Sandro kensan07 Novembre 2019, 21:39 #9
Originariamente inviato da: canislupus
Mi riferisco ai commercianti.
Avete preso in considerazione Satispay.
Guardando il loro sito si parla di 0 commissioni per transazioni sotto i 10 euro e un fisso di 0,20 € per transazioni superiori.
Per vostra info questo metodo di pagamento è usato anche dal portale della pubblica amministrazione chiamato PagoPA.
Magari dateci un'occhiata, potrebbe essere un primo passo.


Satispay è un bel metodo di pagamento ma la legge obbliga il commerciante ad accettare il metodo di pagamento più costoso per lui. Attualmente va per la maggiore il metodo di pagamento più costoso per il negoziante.

Sarebbe necessario che il costo dei pagamenti ricadesse almeno in parte sul cliente in modo che scelga quello più economico.
canislupus07 Novembre 2019, 21:54 #10
Originariamente inviato da: Sandro kensan
Satispay è un bel metodo di pagamento ma la legge obbliga il commerciante ad accettare il metodo di pagamento più costoso per lui. Attualmente va per la maggiore il metodo di pagamento più costoso per il negoziante.

Sarebbe necessario che il costo dei pagamenti ricadesse almeno in parte sul cliente in modo che scelga quello più economico.


Aspetta un attimo...
Satispay lo uso lo STATO, quindi dubito che ti possa dire che devi per forza far usare il metodo di pagamento più oneroso per il commerciante.
Poi non ho ben capito una cosa del tuo discorso.
Dunque siccome tu sei obbligato ad avere un metodo di pagamento come il bancomat (metodo costoso per il commerciante), io cliente per pagare devo essere costretto ad avere un aggravio in quanto non riesci da solo (o più logicamente tramite le varie associazioni di categoria) a spuntare condizioni migliori?
Seguendo questa regola domani vado dal mio datore di lavoro e pretendo un aumento di stipendio in quanto il costo della vita cresce. Se come mi immagino non mi verrà dato, mi aspetto che gli altri italiani abbiano un prelievo forzoso per farmi guadagnare di più e permettermi di raggiungere il mio obiettivo.
In fondo se io non riesco a vendermi bene, qualcuno dovrà compensare questa mia mancanza e non posso certo rimetterci non vedendo realizzate le mie aspirazioni.
Battute a parte, la guerra non dovete farla con il cliente (che vi dovrebbe dar da mangiare e dovrebbe essere coccolato), ma fatelo a quei ladri organizzati chiamate banche che alla fine lo mettono in quel posto sia a noi che a voi (alla fine siamo entrambi vittime di un sistema anomalo).

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