Usi Microsoft Teams gratuito? Devi pagare per mantenere i dati, dice Microsoft
di Riccardo Robecchi pubblicata il 13 Febbraio 2023, alle 17:01 nel canale InnovazioneNon è un pesce d'aprile quello che Microsoft fa alle aziende che usano la versione gratuita di Teams: quella attuale verrà dismessa in favore di una nuova, ma non sarà possibile trasferire i dati. A meno di non passare alla versione a pagamento, ça va sans dire
Microsoft Teams gratuito e Microsoft Teams (gratuito). Sembrano la stessa cosa, ma non lo sono. Microsoft ha annunciato infatti che chiuderà il servizio chiamato "Microsoft Teams gratuito" per le aziende per rimpiazzarlo con "Microsoft Teams (gratuito)". In una vicenda machiavellica che sembra uscita da 1984 o da Brazil, o forse da un ufficio pubblico italiano, con questa semplice aggiunta di due parentesi Microsoft ha altresì annunciato che non sarà possibile trasferire i dati dall'uno all'altro e che l'unico modo per farlo sarà di pagare per abbonarsi a Microsoft Teams Essentials.
Non vuoi perdere i dati di Teams? Paga, dice Microsoft
Due sole parentesi paiono fare tutta la differenza del mondo, dato che Microsoft ha comunicato ufficialmente che dismetterà "Microsoft Teams gratuito" il 12 aprile 2023. Dopo tale data, le aziende utenti del servizio perderanno tutti i dati e le impostazioni associati, a meno che non si abbonino a Microsoft Teams Essentials a soli 3,4€/mese per ciascun utente.
Chi vorrà continuare a usare Teams gratuitamente potrà farlo con "Microsoft Teams (gratuito)", perdendo però le impostazioni e i dati. Sarà possibile trasferire manualmente alcuni dati ma, da quanto è possibile capire dalla documentazione ufficiale, ciò varrà solo per i file condivisi in Teams e per lo storico dei messaggi, ma non per l'organizzazione dei canali, ad esempio. In altri termini, chi vorrà mantenere le cose come stanno dovrà pagare.
Ed è la stessa Microsoft a dirlo chiaramente nella pagina dedicata alla transizione: "[m]antieni l'accesso alle chat, ai file e alle riunioni con Microsoft Teams Essentials". L'azienda va oltre, e consiglia di passare a Microsoft 365 Business per ottenere anche accesso alle applicazioni di Office. Chi ha già Microsoft 365, in una delle molteplici versioni che consentono di accedere a Teams, sarà ovviamente al riparo da questo cambiamento e non vedrà alcun impatto.
Nel caso della versione coinvolta da questa novità, Microsoft Teams è offerto come servizio gratuito, per cui nulla è dovuto agli utenti, ma questa vicenda fa ugualmente sorgere qualche dubbio. Non è noto quante aziende si affidino alla versione gratuita di Teams, anche proprio in virtù dell'inclusione del servizio come parte del pacchetto di Microsoft 365 (fatto che potrebbe costare a Microsoft un intervento da parte dell'antitrust europeo), e dunque non siamo in grado di stimare quale sia l'impatto di questo annuncio. Maggiore chiarezza, maggiore facilità di mantenere i propri dati e una maggiore semplicità nel catalogo di servizi a marchio Microsoft aiuterebbero però senza dubbio alcuno nel facilitare le decisioni sui servizi a cui le aziende devono affidarsi.
17 Commenti
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Fidatevi di MS...non ha mai provato a metterlo in quel posto agli utenti...
già... già...
I gigabyte/terabyte gratuiti sono solo per far fuori la concorrenza, una volta fatta fuori vi spelleranno come polli!
è usata molto poco, aveva poco senso.
In una azienda ti basta il minimo di Microsoft 365 per avere Teams incluso, e la versione privata non viene toccata.
Per le scuole non ci sono problemi, basta che usino una versione per l'educazione, o abbiamo uno dei contratti globali fatti dalla pubblica amministrazione
I gigabyte/terabyte gratuiti sono solo per far fuori la concorrenza, una volta fatta fuori vi spelleranno come polli!
Un pò come Google ti da 15 GB di spazio Google Drive ma puoi aprire gratuitamente un canale YouTube e caricarci 10 ore di video 4K al giorno no problema
Io ho visto sempre e solo meet nelle scuole (Trentino e Veneto orientale)...
Bè con Youtube qualcosa ci guadagna, con Google Drive invece non ci guadagna niente dai files che ci metti sopra
Non è una onlus, guadagna anche sui files che metti su Drive...
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