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Il CEO di Slack lascerà l'azienda a gennaio 2023, si chiude un'era

di pubblicata il , alle 17:51 nel canale Market Il CEO di Slack lascerà l'azienda a gennaio 2023, si chiude un'era

Dopo dieci anni dalla fondazione dell'azienda, il CEO di Slack Stewart Butterfield lascerà l'azienda a gennaio 2023. Non sono note le ragioni di questo addio

 

Il co-fondatore e CEO di Slack, Stewart Butterfield, ha annunciato che lascerà l'azienda il prossimo mese, a gennaio 2023. La mossa arriva a dieci anni dal lancio di Slack e a poco più di due anni dall'acquisizione da parte di Salesforce.

Il CEO di Slack lascia l'azienda

Non sono chiare le ragioni per cui Butterfield lascerà Slack, ma per pura coincidenza anche Bret Taylor, il CEO di Salesforce che aveva sovrinteso l'acquisizione di Slack per 27,7 miliardi di dollari, darà le dimissioni a inizio 2023. Ci sarà dunque un profondo rinnovamento nella leadership delle due aziende, che sono ormai indissolubilmente legate.

Slack ha per molti versi lanciato il mercato delle applicazioni di collaborazione istantanea per le aziende, con i concorrenti come Teams e Zoom che sono arrivati solo in seguito. Proprio la concorrenza con Teams è stata spesso vissuta in maniera negativa da parte di Slack, che nel 2020 aveva lanciato una denuncia presso l'autorità antitrust dell'Unione Europea.

Mentre Teams è una piattaforma cresciuta significativamente, raddoppiando gli utenti attivi ogni anno per gli scorsi due anni, Slack ha incontrato maggiori difficoltà a crescere nonostante la diffusione del lavoro da remoto con la pandemia. L'azienda ha imputato questo fenomeno all'inclusione di Teams nel pacchetto Microsoft 365, tema intorno a cui ruota la richiesta di intervento dell'antitrust.

A rimpiazzare Butterfield sarà Lidiane Jones, attualmente vicepresidente e direttrice generale delle esperienze digitali in cloud presso Salesforce.

3 Commenti
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carloUba07 Dicembre 2022, 20:33 #1
Ha avuto il suo momento di gloria poi se no innovi ogni 2 mesi crepi. Normale e anche giusto.
lollo908 Dicembre 2022, 11:52 #2
Originariamente inviato da: carloUba
Ha avuto il suo momento di gloria poi se no innovi ogni 2 mesi crepi. Normale e anche giusto.


Già.
Assurdo come anche dopo 2 anni sotto Salesforce siano ancora rimasti al palo.
Per dire, il DB Slack si sincronizza col CRM con un connettore lato Salesforce, con tutti i costi relativi ed la “server chattiness” che ne deriva.
All’utente finale frega zero, ma questa roba si mangia margini.
Mettici poi che il 99.9% dei clienti SF una active directory già ce l’ha, quasi sempre SF è in federated SSO con AD, e quasi sempre il cliente ha una subscription Office 365, che glielo fa fare ad una ditta di prendersi Slack quando Teams è già un frontend per lo SharePoint interno? Perché Teams è soprattutto quello
WarSide08 Dicembre 2022, 12:25 #3
Slack ha avuto successo ed è cresciuta mostruosamente perché il target iniziale d'utenza erano le tech companies e l'alternativa era quell'abominio di hipchat. Da lì hanno iniziato ad adottarlo un po' tutti in azienda ed ha smesso di essere un tool per nerd.

Purtroppo Slack ha cessato d'esistere quando Ms è entrata in campo.

Se hai un competitor che è già su tutti i pc aziendali (o quasi) sperare di vincere il mercato è utopistico. Mi meraviglio di come l'antitrust non abbia rotto le scatole a Ms per Teams.

Purtroppo (e lo dico anche per esperienza personale), il bundling è l'arma più forte che possa esistere nel mercato delle soluzioni di produttività aziendale.

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