La class action contro Western Digital per i dischi SMR giunge all'epilogo: 2,7 milioni di risarcimento complessivo
di Riccardo Robecchi pubblicata il 01 Luglio 2021, alle 18:11 nel canale MarketLa class action avviata nel 2020 contro Western Digital per falsa pubblicità, all'interno della più ampia vicenda dei dischi SMR nata lo scorso anno, arriva alla conclusione con un accordo di risarcimento di 2,7 milioni di dollari
La saga degli hard disk SMR di Western Digital, iniziata più di un anno fa, è arrivata di recente a una conclusione, almeno nella sua componente giudiziaria negli Stati Uniti. Alcuni utenti scontenti avevano infatti avviato una class action contro Western Digital e tale vicenda si è conclusa con un accordo di risarcimento del valore complessivo di 2,7 milioni di dollari.
Western Digital chiude il caso dei dischi SMR con un accordo da 2,7 milioni
Western Digital aveva causato molte discussioni lo scorso anno, quando si era scoperto che aveva venduto dischi con tecnologia SMR con il marchio WD Red destinato ai NAS. I dischi SMR sono caratterizzati da una più alta densità che porta, però, a problemi prestazionali in fase di scrittura, in particolare per quanto riguarda le operazioni casuali. Nella ricostruzione dei RAID ciò può portare a rallentamenti e problemi che portano al fallimento dell'operazione.
L'azienda ha ora raggiunto un accordo con gli autori della class action che era partita lo scorso anno, dopo dieci settimane di trattative. Come parte dell'accordo, l'azienda si impegna a dichiarare le tecnologie utilizzate sui propri hard disk sia sulle confezioni che sul proprio sito Web per i prossimi quattro anni, oltre a pagare un totale di 2,7 milioni di dollari, pari a una somma che va da 4$ a 7$ per ciascun disco acquistato. Non siamo al corrente di alcun piano di risarcimento per gli utenti al di fuori degli Stati Uniti.
Nel frattempo Western Digital ha già cambiato le proprie politiche di marketing: l'anno scorso ha chiarito che i dischi WD Red usano la tecnologia SMR e ha lanciato i WD Red Plus, esplicitamente CMR (ovvero con la tecnologia di scrittura tradizionale).
Nonostante anche Toshiba e Seagate abbiano lanciato dischi SMR senza dichiararlo, Western Digital è stata l'unica azienda a essere coinvolta in procedure legali, probabilmente per via del fatto che è stata l'unica a commercializzare prodotti SMR destinati ai NAS.
29 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoPrima vendevano i Wd Red (che ho anche io) di tipo CMR al prezzo X... adesso per avere gli stessi devi pagare X+y.
Poi non tutti conoscono le varie sigle e le fregature che nascondono.
E' incredibile come nel mondo del commercio spesso si giustifichino certe politiche.
Ho pensato la stessa cosa. Faccenda ben più grave.
E' tutto calcolato, come al solito, in accordo tra legal e marketing dept.
Probabilmente è costato di più lo studio legale che quella ridicola multa.
E nel frattempo l'utente finale se lo prende in quel posto.
E' tutto calcolato, come al solito, in accordo tra legal e marketing dept.
Probabilmente è costato di più lo studio legale che quella ridicola multa.
E nel frattempo l'utente finale se lo prende in quel posto.
Infatti l'accordo è ridicolo.
Evidentemente chi ha accettato non si rende in conto dei numeri in gioco.
La tecnologia SMR non è stata introdotta per favorire i clienti, ma per dare un vantaggio al produttore.
Non è stata pubblicizzata e salvo chi è del settore, per la maggior parte delle persone il dato non viene compreso.
E questo è indice della truffa in atto.
Già fatto, oltre ad essere incappato in un WD-Red SMR l'anno scorso, non posso che ricordare la scarsa durata di due WD-Red CMR adibiti ad uso desktop e fuori uso o con settori in scrittura pendente dopo 8000 ore di utilizzo. Ma non esiste che in tempi brevi io torni ad acquistare prodotti di quella marca.
Leggi WD, leggi....
Ma tanto avranno calcolato anche questo.
WD obbligata a pagare dai 4 ai 7$ per ogni HD venduto. Si mettono a ridere, in primis perché hanno guadagnato molto di più, in secondo, quella cifra che dovrebbero pagare, di certo non la prelevano da quanto incassato ma è un plus nei prossimi listini.
È stile le multe Agicom alle nostre compagnie telefoniche. Quando la multa è di gran lunga inferiore all'illecito guadagno, non gli fotte nulla.
me la sono persa... what?
Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".