Un nuovo Socket per le cpu Opteron Quad Core
di Paolo Corsini pubblicata il 24 Febbraio 2006, alle 10:50 nel canale Private CloudEmergono le prime immagini delle soluzioni Socket F, nuovo connettore per le future versioni di processore Opteron con 4 Core
49 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoInfatti, cmq questa nuova soluzione sul socket mi lascia un pò perplesso, ma non credo sia un problema, è questione di abituarcisi.
La verità
In secondo luogo, la fragilità del socket è relativa. E' vero che i primi socket T erano fragili, ma col tempo la robustezza è migliorata. Ricordo i socket non li fa la AMD, quindi le mobo socket F erediteranno tutta l'esperienza del campo. E anche se il socket fosse fragile, come è stato detto, gli Opteron vengono (si spera) comunque montati da gente esperta, mica dal primo niubbo di passaggio.
Per chi chiedeva se gli Athlon X4 andranno su socket F: ovviamente no. Se mai ci saranno a breve, saranno sempre su socket AM2.
[quote=tisserand]Prego signori venghino alla fiera dei socket...chi più ne ha, più ne metta...per le foche ammaestrate!
Questa news, comunque, non introduce niente di "nuovo".
Piuttosto, la mia domanda rimane già dalle altre volte: che cappero è quella linea divisoria a metà del socket?
AMD ha semplicemente utilizzato, ove possibile*, la stessa componentistica (meccanica e materiali) gia' utilizzata da intel in modo da ottenere la piu' ampia "
Ciao
Non è proprio così.
Intel sperando di distanziare i rivali nella corsa alle prestazioni, abbandonò il socket7 per passare ad un nuovo bus.
Ma la sua incapacità (non una evoluzione tecnica, quanto piuttosto una involuzione) nel produrre cache l2 integrata nella cpu (cosa che invece fece Subito dopo Amd con il K6III) la costrinse a ripiegare su una cache alloggiata su scheda separata viaggiante a metà della velocità di clock della cpu, e con alcuni PII addirittura ad un terzo (PII 450) il tutto racchiusa nella famosa cartuccia (o SECC).
Ma grazie ad una pressante e valida operazione di marketing quello che era una limitazione della sua architettura passo per un vantaggio.
Vedo purtroppo che anche su questo forum ci sono pero utenti che invece di capire il meccanismo che porta ad adottare una soluzione a scapito di altre si fida delle dichiarazioni fatte in campagna pubblicitaria dalle aziende (non solo Intel)
Per x386 chi ha introdotto la cache l2 integrata nel core e funzionante in sincro con il procio è stata Amd e non Intel.
Chi ha superato per prima la barriera del giga è stata Amd, chi ha introdotto le estensioni a 64bit: sempre Amd.
Allora mi dite dov'è il presunto vantaggio tecnologico di intel rispetto alla concorrenza?
Per il discusso Slot A di Amd, la questione non fu economica, anzi quella soluzione innalzo i costi di produzione, ma piuttosto una scelta di marketing costretta: i socket erano il passato ( una soluzione tecnica vecchia con prestazioni inferiori) il futuro erano i SECC.
questa era la convinzione nella maggiorparte degli utenti e Amd fu costretta ad utilizzare tale soluzione.
Il fatto di utilizzare poi le componenti meccaniche dei pentium fu dovuto principalmente per limitare il più possibile l'innalzarsi del prezzo del prodotto finito: erano componenti gia disponibili in grosse quantita che non richiedevano investimenti per iniziarne la produzione.
Confermo, ma il k6III è antecedente al K7 600, quindi Amd era gia in possesso della tecnologia per integrare la L2 nella cpu (operante alla stessa freq).
Difatti quando uscì il k7 era in arrivo il k6III, che per scelta commerciale non fu mai commercializzato a causa delle prestazioni simili al k7 ed al costo superiore.
La scelta di non integrare la cache l2 nella cpu fu data dalla necessita di mantenere il più basso possibile il prezzo, e non perchè non vi era la capacità tecnologica per farlo.
Difatti il k6III era in netto ritardo rispetto al previsto a causa degli elevati scarti che afflissero il primo sample.
sulle MB socket 7 la cache L2 on board aveva una frequenza massima di 66 mhz - portare la frequenza a 133 - 166 mhz, usando componenti OEM (chip di cache samsung), quindi non custom, quindi relativamente economici, lo chiamo miglioramento... non radicale, ma un miglioramento...
comunque, il secondo motivo per cui l' architettura P6 rimaneva più efficiente del precedente pentium, dopo la concezione della pipeline e relativa esecuzione out of order ("speculativa", per usare un termine di moda all' epoca), era la connessione front side bus asincrona (nel senso di non - bloccante, ovvero tale che il processore potesse accodare al system controller la richiesta di trasferimento di un dato, per mettersi in stato di attesa solo al raggiungimento di un limite di tot transazioni in sospeso - mentre sul socket7 la cpu doveva attendere il risultato di ogni operazione i/o oppure in memoria... visto che la cpu operava già a un multiplo della frequenza di sistema , nel periodo di una transazione "andavano via" svariati cicli interni )
[QUOTE]Per x386 chi ha introdotto la cache l2 integrata nel core e funzionante in sincro con il procio è stata Amd e non Intel
il primo x86 a integrare la cache l2 sul die e funzionante a piena frequenza fu il Celeron Mendocino 300A, nel '98 ...
...
nel produrre cache l2 integrata nella cpu
non sarà stata subito integrata nella cpu, ma non si può dire che intel non fosse capace di produrre chip di cache ad alta frequenza: il modulo del pentium pro conteneva un chip di cache da 256 0 512 KB di memoria statica associativa realizzata in bipolare, in seguito la cartuccia dei pentium II- 3 Xeon contenne da 1 a 4 chip di CSRAM a bassa latenza e a piena frequenza
che fossero costosi da produrre e quindi non adatti e magari ignoti al mercato mainstream, è un altro discorso..
quando usciva pentium II (nel 1997) erano pochissimi i sistemi in cui la cpu fosse topologicamente vicina alla cache (sui RISC di fascia alta si avevano le famigerate "cpu board" ) a prescindere dalla ISA, in ambito PC nessuno era riuscito a implementarla in pratica prima del pentium PRO (caso raro di MCM nell' industria microelettronica)...
per cui, si può dire che in realtà non fosse una limitazione, ma una soluzione allo stato dell' arte (per l' epoca), o se non altro un buon compromesso: praticamente, solo Alpha aveva la cache on die nel 96-97
Allora mi dite dov'è il presunto vantaggio tecnologico di intel rispetto alla concorrenza?
se un' azienda è stata la prima a infrangere uno o due record particolari, non vuol dire che sia o sia stata la prima in tutto il resto questo senza nulla togliere e a prescidere dal nome
Il fatto di utilizzare poi le componenti meccaniche dei pentium fu dovuto principalmente per limitare il più possibile l'innalzarsi del prezzo del prodotto finito: erano componenti gia disponibili in grosse quantita che non richiedevano investimenti per iniziarne la produzione.
la realtà è che AMD, per far accettare la propria soluzione a un mercato fatto per la maggior parte dai produttori di MB e accessori (dissipatori) taiwanesi, doveva permettere a questi ultimi di essere sul mercato in tempi brevi e a costi concorrenziali: questo, riciclando quanto più possibile il lavoro di progettazione in termini di layout dei componenti, valutazione delle clearance zones on board, già fatto per i prodotti a base intel
che il SECC non fosse il futuro era evidente... al tempo dell' uscita di Athlon i celeron su socket esistevano già da un anno e mezzo, e pochi mesi dopo il pentium3 Coppermine usciva in contemporanea su scheda SECC2 e su fcpga370, faceva presagire un ritorno al socket
studiare la storia please ...
edit- correzioni di tono apportate dopo aver letto reply successivo
quello che fa la differenza è l' area complessiva che si consente a un chip di occupare con un determinato processo produttivo: dall' area del singolo die dipende in larga misura la resa produttiva, e dall' area deriva il transistor budget per un determinato modello di cpu o di chip in genere
[QUOTE]Difatti quando uscì il k7 era in arrivo il k6III, che per scelta commerciale non fu mai commercializzato a causa delle prestazioni simili al k7 ed al costo superiore.
se non è mai stato commercializzato, io non potrei avere in casa 3 sistemi con k6-3 funzionanti... invece sono tutti qui, e uno è quello che sto usando in questo momento, come si spiega?
diciamo che comunque la cache in un' architettura di elaborazione è solo *uno* dei fattori, e non il più importante in assoluto
diciamo che il secondo motivo per cui lì architettura P6 rimaneva più efficiente del precedente pentium, dopo la concezione della pipeline e relativa esecuzione out of order ("speculativa", per usare un termine di moda all' epoca), era la connessione front side bus asincrona (nel senso di non - bloccante, ovvero tale che il processore potesse accodare al system controller la richiesta di trasferimento di un dato, per mettersi in stato di attesa solo al raggiungimento di un limite di tot transazioni in sospeso - mentre sul socket7 la cpu doveva attendere il risultato di ogni operazione i/o oppure in memoria... visto che la cpu operava già a un multiplo della frequenza di sistema , nel periodo di una transazione "andavano via" svariati cicli interni )
diciamo che il primo x86 a integrare la cache l2 sul die e funzionante a piena frequenza fu il Celeron Mendocino 300A ...
K6 III uscì nel 99, molti mesi dopo il celeron e quasi due anni dopo il pentium II (che è del marzo 97)
diciamo che quando usciva pentium II (nel 1997) erano pochissimi i sistemi in cui la cpu fosse topologicamente vicina alla cache (sui RISC di fascia alta si avevano le famigerate "cpu board" ) a prescindere dalla ISA, in ambito PC nessuno era riuscito a implementarla in pratica prima del pentium PRO (caso raro di MCM nell' industria microelettronica)...
per cui, diciamo che in realtà non era una limitazione, ma una soluzione allo stato dell' arte (per l' epoca), o se non altro un buon compromesso: praticamente, solo Alpha aveva la cache on die nel 96-97
se un' azienda è stata la prima a infrangere uno o due record particolari, non vuol dire che sia o sia stata la prima in tutto il resto questo senza nulla togliere e a prescidere dal nome
la realtà è che AMD, per far accettare la propria soluzione a un mercato fatto per la maggior parte dai produttori di MB e accessori (dissipatori) taiwanesi, doveva permettere a questi ultimi di essere sul mercato in tempi brevi e a costi concorrenziali: questo, riciclando quanto più possibile il lavoro di progettazione in termini di layout dei componenti, valutazione delle clearance zones on board, già fatto per i prodotti a base intel
che il SECC non fosse il futuro era evidente... al tempo dell' uscita di Athlon i celeron su socket esistevano già da un anno e mezzo, e pochi mesi dopo il pentium3 Coppermine usciva in contemporanea su scheda SECC2 e su fcpga370, faceva presagire un ritorno al socket
studiare la storia please...
Mi sembrava, ed ancora non ne sono del tutto convinto che il K6III sia antecedente e non posteriore al celeron 300a.
Nel primo mio intervento ho specificato cmq che intel abbandono il socket 7 per passare ad un nuovo bus.
Io non volevo assolutamente intendere che Amd sia tecnologicamente superiore ad Intel, ma semplicemente che tutte e due le aziende abbiano delle frecce al propio arco per quanto riguarde le innovazioni in microelettronica.
E non è che ci sia quella disparità tecnologica come qualcuno ha ipotizzato all'inizio del 3d.
Se ricordi bene la storia del pIII 600 ricorderai certamente che Intel incontro non poche difficolta nel far accettare il socket 370 al pubblico, che sembrava infatti un anocronismo.
Il fatto che Intel abbia anticipato l'introduzione del nuovo socket rispetto ad Amd è dovuto essenzialmente al fatto che i suoi proci lavorano ad elevate frequenze, e non perchè abbia ingegneri o fisici migliori di quelli da Amd.
Come si può dedurre facilmente leggendo anche i post dei vari utenti su questo 3d.
Con questo mio ultimo intervendo ho cercato di spiegare che tra Amd ed intel non esiste un divario tecnologico, quanto piuttosto una politica aziendale diversa con priorità leggermente diverse.
Tra queste si nota subito che Intel abbia puntato fino a poco tempo fa alla ricerca della freq più elevata, mentre Amd alla migliore gestione dei dati ed ottimizzazioni nei calcoli.
Ma questo non vuol dire che una o l'altra abbia una supremazia netta sull'altra, anzi abbiamo avuto una diversificazione dei prodotti tale che le prestazioni dei rispettivi prodotti si alternano la supremazia prestazionale a secondo degli applicativi utilizzati.
Ti ringrazio anche per avermi fatto notare che le mie parole sono equivoche, anche se io non mi ne sono reso conto dato che rispondevo indirettamente al post di liviux che ipotizzava un vantaggio tecnologico di Intel rispetto ad Amd, con annessi accordi segreti
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