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Il digital divide? Nel 2026 sarà un ricordo. Cosa è emerso durante l’incontro Nam 2022 di Namex

di pubblicata il , alle 17:01 nel canale TLC e Mobile Il digital divide? Nel 2026 sarà un ricordo. Cosa è emerso durante l’incontro Nam 2022 di Namex

Abbiamo partecipato al Nam 2022, l'evento annuale tenuto dall'IXP Namex di Roma, che garantisce connettività al Centro e Sud Italia. Presenti anche Nicola Zingaretti e Camilla Sebastiani, Capo Segreteria Tecnica Ministro Colao, del MISE

 

Namex - Roma Internet eXchange Point è uno dei principali hub Internet dell’Italia centrale e meridionale. Qui si incontrano fornitori di contenuti, ISP nazionali e non, fornitori di servizi cloud. Nato negli anni 90 all’interno dell’Università di Roma, nel 2000 ha spostato la propria infrastruttura al di fuori dell’ateneo, per diventare il primo NAP (Network Access Point) romano, per poi espandersi sino alla dimensione attuale, che connette ben 170 reti. La tecnologia per il consorzio (che è di tipo no-profit) Namex però non è fine a se stessa e l’obiettivo è quello di fornire una piattaforma neutrale in cui gli operatori locali e internazionali possano beneficiare dei servizi di interconnessione.

Il consorzio organizza annualmente un incontro durante il quale intervengono i principali attori del settore delle TLC (ISP, fornitori di apparati di connettività, gestori di CDN e tutti gli attori del settore delle telecomunicazioni) durante il quale viene fatto il punto sullo stato della rete italiana, sia dal punto di vista tecnologico sia da quello delle politiche.

Namex 2022

Come ben sanno i nostri lettori, la gestione della Rete non è solamente una questione tecnica e sono fondamentali politiche governative sia per supportarne l’espansione, in particolare in quelle aree dove gli operatori non hanno vantaggi per effettuare investimenti economici, sia per garantirne la neutralità, un tema sempre più importante in questo periodo dove la sovranità sui dati sta spostando gli equilibri a livello globale, in particolare per quanto riguarda il cloud, una tecnologia chiave che attualmente è per lo più in mano ad aziende statunitensi.

Namex organizza un meeting annuale per fare il punto sullo stato della rete e della connettività nel Paese e di recente si è tenuto l’incontro del 2022, alla quale ha preso parte anche Edge9.

L’innovazione passa da digitale e la connettività

Nicola Zingaretti Namex

Al Nam 22 è intervenuto Nicola Zingaretti, Presidente della Regione Lazio, che si è soffermato a evidenziare come il digitale sia stato fondamentale per rendere molto più efficiente una regione che soffriva di numerosi problemi burocratici. “Prima era tutto cartaceo e capitava di pagare tre volte le fatture”, spiega Zingaretti, sottolineando come il percorso di trasformazione, iniziato 9 anni or sono, abbia portato i suoi frutti. Ora si fa tutto in digitale e il miglioramento è stato notevole, secondo il presidente.

La Pubblica Amministrazione regionale ci metteva mediamente più di 1.000 giorni per effettuare i pagamenti, mentre ora proprio grazie alla digitalizzazione i tempi sono scesi sensibilmente, ridotti ad alcune settimane. L’impatto di questo processo di digitalizzazione è stato notevole anche sul settore sanitario e se nove anni orsono la Regione erogava circa 850.000 dosi di vaccini anti-influenzale ogni anno, ora siamo a quota 1,6 milioni, praticamente raddoppiati. Il processo di trasformazione digitale ha anche dato una spinta al business, tanto che il Lazio è attualmente la seconda regione italiana per numero di startup.

La crescita di Namex e l’apertura di Namex Bari

Il consorzio Namex sta crescendo rapidamente e nel 2021 ha visto l’ingresso di 29 nuovi operatori (per un totale di 182), il cui contributo ha fatto crescere del 55% il traffico attraverso l’IXP, con picchi giornalieri medi di 310 Gbps. Anche i ricavi dell’ente hanno visto un incremento a doppia cifra, precisamente del 12%, a 3,7 milioni di euro. Trattandosi di un’entità no-profit, i ricavi vengono interamente reinvestiti per potenziare la rete e nel 2021 è nato Namex Bari, nuovo hub regionale situato in Puglia che si è reso necessario per garantire l’elevato livello di servizio e tenere il passo con la crescente richiesta di connettività broadband, trainata soprattutto dai servizi di live streaming, a partire dal Campionato di Serie A.

namex bari

La scelta è ricaduta su Bari per ragioni prevalentemente geografiche: affacciandosi sul mare, di fronte ai Balcani, e con una distanza di 440 km da Roma, il capoluogo pugliese si è rivelato la scelta ideale. Qui infatti arriva il cavo sottomarino AAE-1, una dorsale chiave per la connessione con l’Asia e il Medio Oriente. Una posizione strategica che garantisce una connessione diretta con ANIX, IXP albanese “powered by Namex”. Sempre a Bari arriva un altro cavo sottomarino, IG-1, dorsale che collega l’Italia con la Grecia.

La presenza di un Internet Exchange Point in Puglia darà una spinta all’economia locale, favorendo lo sviluppo di nuove opportunità per il territorio. E, se l’esperimento darà i suoi frutti, non sarà l’unico: l’obiettivo a medio termine di Namex è infatti quelli di aprire nuovi IXP regionali nel Sud Italia.

Il digital divide? Nel 2026 sarà un ricordo

Il digital divide, il divario fra chi ha accesso a connessioni a banda larga e chi invece è tagliato fuori, è un problema col quale l’Italia si scontra da anni. Non che gli altri Paesi europei ne siano immuni, però il ritardo accumulato nella Penisola è sempre stato notevole. Le cose stanno però rapidamente cambiando e secondo Camilla Sebastiani, Capo Segreteria Tecnica Ministro Colao - Ministero innovazione tecnologica e transizione digitale, siamo vicini all’obiettivo e in breve saremo anche in grado di recuperare il tempo perso e il distacco con le altre nazioni UE. L’Italia ha infatti anticipato al 2026 gli obiettivi di digitalizzazione che si era posta per il 2030 e potrebbe ribaltare la situazione, posizionandosi ai primi posti nel Vecchio Continente.

namex roma digital divide

Merito sicuramente degli ingenti investimenti legati al PNRR, che dedica alla transizione digitale il 27% delle risorse derivanti da NextGenerationEU. Secondo Sebastiani, entro il 2026 il digital divide non esisterà più: tutte le famiglie avranno accesso a una connessione ad almeno 1 Gbps, in fibra o in 5G dove non possibile. Grazie sì agli investimenti, ma anche all’accelerazione delle pratiche, spesso un ostacolo che rallenta i piani di sviluppo: gli enti locali dovranno rispondere entro 90 giorni (ora è sei mesi) alle richieste di autorizzazione per scavi e posa di infrastrutture e, se non bastasse “semplificheremo ulteriormente”, sottolinea Sebastiani.

18 Commenti
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Saturn29 Giugno 2022, 17:06 #1
Originariamente inviato da: Redazione di Hardware Upgrade
Secondo Sebastiani, entro il 2026 il digital divide non esisterà più: tutte le famiglie avranno accesso a una connessione ad almeno 1 Gbps, in fibra o in 5G dove non possibile.


Prendo atto.

Mi ricorda tanto questa scena di Stanlio e Ollio....

Mr Laurel sostiene...
frankie29 Giugno 2022, 17:40 #2
Sì certo, da me la fibra c'è, a 50 m di distanza.
sergio95229 Giugno 2022, 18:44 #3
Al centro e al sud? Bene, io al nord da un anno finalmente ho l'Adsl 20 MG (in realtà appena 7) e quindi nemmeno nel 2026 avrò la fibra.
Il digital divide? Nel 2026 sarà un ricordo ..... ma basta cagate
Unax29 Giugno 2022, 18:58 #4
ridateci Berlusconi che disegna da Vespa il ponte sullo stretto e tutte le mirabolanti infrastrutture che avrebbe realizzato
DDLUCIO29 Giugno 2022, 23:03 #5

Promesse ...

Tante e solo promesse (elettorali).
Per ora sono a 30Mb (quando va bene) in fwa in centro abitato.
Il 2030 non è domani!!!!! E per completare il tutto pago come (o più degli altri per avere molto meno.
Io mi sento solo un cittadino di terza categoria.
Saturn29 Giugno 2022, 23:45 #6
Originariamente inviato da: DDLUCIO
Tante e solo promesse (elettorali).
Per ora sono a 30Mb (quando va bene) in fwa in centro abitato.
Il 2030 non è domani!!!!! E per completare il tutto pago come (o più degli altri per avere molto meno.
Io mi sento solo un cittadino di terza categoria.


Ma no ? Ripeto quello che ho scritto nell'altro thread, non fosse stato per la pandemia nella mia zona, e io ero e sono tra i fortunati, avrei avuto ancora la mia performantissima adsl2+ 11,6 mbit / 1,1 mbit. Ottima per lo smart working, soprattutto per uploadare files pesanti e da dividere con mio padre nell'altro appartamento. Fortuna che durante il lockdown ero già attrezzato con il 4G+ che più o meno 100/30 li "aggancia" sempre. Adesso la suddetta adsl2 è stata "trasformata" in fttc, niente di eccezionale, poco meno di 80/20 mbit. Meglio di niente. Ma pago come chi ha la fibra a 1 gbit e oltre !
gd350turbo30 Giugno 2022, 08:26 #7


ma va la...
si intascheranno come al solito un pò di miliardi, tireranno un pò di fibra qua e là, proprio per far vedere che fanno qualcosa, poi fine dei giochi...
Sisi anche per dove sono io il sito bandaultralarga o come si chiama dice che la mia casa sarà fibrata ad 1 gbit, che non sarebbe una cosa impossibile basterebbe tirare 3 km di fibra oppure dotare di 5g vero i due ripetitori tim e vodafone e darmi una sim veramente illimitata.
Lo faranno ? Noooo...
Saturn30 Giugno 2022, 08:43 #8
Originariamente inviato da: gd350turbo
ma va la...
si intascheranno come al solito un pò di miliardi, tireranno un pò di fibra qua e là, proprio per far vedere che fanno qualcosa, poi fine dei giochi...
Sisi anche per dove sono io il sito bandaultralarga o come si chiama dice che la mia casa sarà fibrata ad 1 gbit, che non sarebbe una cosa impossibile basterebbe tirare 3 km di fibra oppure dotare di 5g vero i due ripetitori tim e vodafone e darmi una sim veramente illimitata.
Lo faranno ? Noooo...


Perchè ti aspetti veramente che combinino mai qualcosa in questo DERELITTO PAESE ? Solite chiacchiere "elettorali". Ci sono zone - e non parlo della baita del nonno di Heidi - dove a stento funziona il cellulare (solo voce) e dove il massimo della connettività sono i 56k del modem (e neanche pieni). Giusto se monti la parabola...ma dove vogliamo andare...???
gd350turbo30 Giugno 2022, 08:48 #9
Originariamente inviato da: Saturn
Perchè ti aspetti veramente che combinino mai qualcosa in questo DERELITTO PAESE ? Solite chiacchiere "elettorali". Ci sono zone - e non parlo della baita del nonno di Heidi - dove a stento funziona il cellulare (solo voce) e dove il massimo della connettività sono i 56k del modem (e neanche pieni). Giusto se monti la parabola...ma dove vogliamo andare...???


Ah si, assolutamente d'accordo !
AlexSwitch30 Giugno 2022, 08:51 #10
Ma che caxxo dicono sti buffoni???!!!
Nella mia zona, Firenze centro, hanno portato la FFTH a macchia di leopardo installando i ROE a caso, però risulta completamente coperta...
Quindi mi devo accontentare di una VDSL a 200 Mega e sperare che prima o poi completino i lavori... Ma si sa: chi visse sperando alla fine morì disperato!!

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