iPhone di "prezzo medio", capace di cambiare le dinamiche del mercato?

Il fantomatico iPhone "a basso costo" potrebbe in realtà rivelarsi un iPhone di "medio costo", che verrà probabilmente introdotto sul mercato con una strategia simile a quanto operato con iPad mini lo scorso anno. Ad esaminare la situazione sono gli analisti Mark Moskowitz e Gokul Hariharan di J.P. Morgan, i quali sostengono che l'introduzione di un nuovo iPhone nella fascia di prezzo compresa tra 350 e 400 dollari potrebbe rivelarsi una mossa in grado di mutare alcune dinamiche di mercato.

La fascia di 350-400 dollari indicata dai due analisti è leggermente superiore a quanto in realtà si attendono molti altri osservatori di mercato e, al contempo, inferiore al prezzo di 450 dollari necessari per l'acquisto di un iPhone 4 contract-free, modello ancora a listino. Si tratterebbe però di una strategia al modello che la Mela ha seguito, e che i due analisti ritengono "vincente", con l'introduzione di iPad mini al prezzo di 329 dollari, ovvero 100 dollari in più rispetto a Kindle Fire di Amazon e Nexus 7 di Google.

Secondo i due analisti un nuovo iPhone all'interno di quella fascia di prezzo potrebbe andare a condizionare le tendenze del mercato, abbassando ciò che J.P. Morgan indica come "la piramide di prezzo degli smartphone". Moskowitz e Hariharan osservano che una proposta Apple nella fascia di prezzo 350-400 dollari andrebbe ad incrementare i volumi di vendita degli smartphone di fascia media, attualmente su livelli abbastanza bassi.

"Apple di solito crea una nuova domanda quando fa il proprio ingresso in una fascia di prezzo. I tablet da 300-400 euro, ad esempio, non sono stati oggetto di particolare domanda prima del lancio di iPad mini. Dopo il lancio del mini, il segmento è diventato uno dei più grandi del mercato convincendo molti utenti a passare da un tablet economico ad iPad mini".

Nel mercato smartphone Apple si trova, secondo i due analisti, allo stesso punto in cui si trovò 30 anni fa nello spazio PC, quando possedeva più del 25% del mercato ma ha dovuto affrontare la concorrenza dei cloni PC IBM e della piattaforma Windows. "Se Apple non si spostasse sul segmento mainstream il suo vantaggio dovuto all'ecosistema (con oltre 300 milioni di utenti iCloud) verrà facilmente rosicchiato da Android che sta crescendo molto rapidamente. La mossa verso prodotti con prezzi più bassi potrebbe avvenire a spese dei margini nel breve termine, ma l'opportunità di espandere l'ecosistema iOS potrebbe ricompensare sul lungo termine con flussi di fatturato non legati a prodotti" affermano i due analisti.

Da diverso tempo circolano varie indiscrezioni sul lancio di un iPhone più accessibile nel corso del terzo trimestre dell'anno, ritenuto essere un prodotto capace di incrementare il market share della Mela nei mercati emergenti come Cina e Brasile, dove i consumatori di norma non acquistano telefoni con vincoli contrattuali e sovvenzioni degli operatori. Recenti proiezioni indicano la possibilità di portare Apple all'11% di share in quel segmento di mercato, sebbene le analisi siano basate sull'introduzione di un prodotto ad un prezzo inferiore ai 300 dollari, più basso rispetto alle speculazioni dei due analisti di JP Morgan.