L'Europa propone il divieto di WiFi e cellulari nelle scuole
di Andrea Bai pubblicata il 23 Maggio 2011, alle 17:01 nel canale TLC e Mobile
Secondo l'Unione Europea le trasmissioni wireless sono dannose per la salute ed è necessario mettere in pratica una serie di misure preventive
73 Commenti
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Immagino che tu non ti riferisca all'età ell'edificio (che senso avrebbe?), quindi verrebbe da pensare che tu abbia frequentato la scuola a fine anni Cinquanta.
Avevate una presa ethernet?
I tuoi compagni di banco chi erano? Borman, Glenn, Grissom...?
Tornare al medioevo non mi sta bene, se una cosa è pericolosa bandiamola, se si vuol solo mettere paura per dar da mangiare a chi pratica interventi di bonifica e schermatura em no.
Anche io penso che il wifi sarebbe utile nelle scuole (anche se, lo ribadisco, le scuole in italia hanno problemi ben più grossi che non l'assenza del wi-fi) ma per il resto non concordo su nulla.
Dai, dire che la questione posta dall'UE è mossa da "chi pratica interventi di bonifica e schermatura em" è veramente pretestuoso e ingiusto.
Ci sono dubbi concreti sull'effetto che la crescita esponenziale delle fonti di emissione nell'ambiente può avere.. ed è ASSURDO dire che perché un telefonino emette onde più potenti di una rete wi-fi allora non ci sono rischi a continuare a installare all'infinito antenne e trasmettitori ovunque.
Nessuno lo sa, la comunità europea (che non sempre fa cose sensate) ha posto secondo me una questione interessante e seria, questa volta: cercare di capire VERAMENTE come stanno le cose e intanto, per evitare potenziali danni e malattie con conseguenze drammatiche sugli individui e sugli stati (una malattia come un tumore costa tantissimo alla sanità
Se a tanti sembra così insensato tutto ciò.. non so davvero più che dire
Tutto sbagliato
Vietarlo per 5 ore a scuola non ha nessun senso, anche perchè poi per tutto il resto della giornata uno usa cellulari e il wi-fi a casa.Impossibile obbligare i ragazzi a lasciare il cellulare a casa.
no, non è assurdo, perché l'ordine di grandezza è diverso, l'intensità radiativa quindi non si somma:
ergo, se una radiazione analoga (stessa banda) ma più potente in 20 anni non ha causato effetti tali da essere univocamente rilevabili (c'è gente che da quando ha il cellulare ci sta con l'orecchio attaccato H24), un'altra sorgente radiativa, della stessa caratteristica e della stessa interattività biologica, ma semplicemente uno o due ordini di grandezze minori, non può aver effetto. E' come se una barriera frangiflutti in un porto, fosse certificata per onde fino a 10 metri, e poi qualcuno iniziasse a preoccuparsi per un bambino che buttando sassi nell'acqua ne causi delle increspature pericolose.
per il resto la commissione europea è composta da politici, non da tecnici esperti, quindi non è assurdo neanche ipotizzare terzi fini, anche più banali (voglia di cavalcare paure a fini politici), nel valutare certe proposte.
D'altronde il princìpio precauzionale è un princìpio sacrosanto che non dovrebbe essere però portato alle estreme conseguenze, sennò a quest'ora non avremmo avuto neanche il forno a microonde.
Impossibile obbligare i ragazzi a lasciare il cellulare a casa.
Ciao.
Concordo con quello che dici.
Per sdrammatizzare,
Veramente casalecchio di reno è alle porte di Bologna
Non ci serve (adesso) il wi-fi ci serve una scuola che funzioni
Lavoro nel settore IT e non vi sto a raccontare in che stato pietoso sono le scuole della mia zona (Liguria) dal punto di vista informatico.Le superiori le conosco poco, più che altro ho fatto lavori e assistenza in elementari e medie.....wi-fi ? Se ce è apero e senza filtri. PC ? Se ci sono si usano per tutto e forse anche per studiare.
In questo stato di cose cosa ne penso del wi-fi nelle scuole ? NO GRAZIE. Prima diventiamo un paese civile poi ne riparliamo.
Il punto nodale è l' 'informazione' !
Secondo l'Unione Europea le trasmissioni wireless sono dannose per la salute ed è necessario mettere in pratica una serie di misure preventive
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Per fortuna che il Parlamento Europeo con periodicità annuale-biannuale ricorda e raccomanda gli stati membri allo obbligo statutario ed etico della gestione molto oculata del Pricnipio di Precauzione nello utilizzo di tecnologie RECENTISSIME , coem quelle quelle che fanno riferrimento ad es. alle radiofrequenze e che non sono assolutamente testate nel lungo (20 e più anni) termine.
Recentissime se rapportate alla 'storia dell'uomo' : infatti solo in questi ultissimi anni il livello di base di campi elettromagnetici è aumentato di migliaia-miglioni di volte rispetto a quello naturael, al quale in nostro corpo (e quindi il ns DNA) è abituato !!!
Chi è interessato ad approfondire consiglio:
www. elettrosensbili.it
il Gruppo elettrosensibli in Facebook
http://e-smogfree.blogspot.com/
Inoltre vi riporto che il 14.6 si terrà un (unico) Convegno scientifico e normativo-legale a Roma presso la Camera dei Deputati , gratuito, che farà il punto sulla conoscenza degli effetti sulla salute umana di cellulari & Co. (istruzioni su come iscriversi presso il blog qui sopra)
Giorgio
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