Reti 5G private: WINDTRE dà il via ai test nel terminal portuale PSA Italy di Genova Prà
di Alberto Falchi pubblicata il 10 Ottobre 2023, alle 16:01 nel canale TLC e MobileWINDTRE ha iniziato i primi test per le soluzioni di 5G privato destinate al terminal PSA Italy di Genova Prà. Se la sperimentazione darà i suoi frutti, la tecnologia verrà implementata con l'obiettivo di creare uno smart port
Come evidenziano i report di Ericsson, nel Vecchio Continente l'adozione del 5G cresce a rilento, soprattutto se confrontata con altre economie, in particolare in Asia e in Cina. I motivi sono svariati, ma prevalentemente il principale scoglio verso l'adozione è la carenza di casi d'uso che giustifichino l'investimento.
La sperimentazione che WINDTRE sta effettuando al terminal PSA Italy di Genova Prà potrebbe essere uno degli stimoli che mancavano.
La rete 5G privata di WINDTRE sarà alla base di uno smart port a Genova
WINDTRE ha avviato un progetto sperimentale per dotare il terminal PSA Italy del porto Genova Prà di una rete 5G privata. Nello specifico, tramite WINDTRE BUSINESS la telco sta testando un sistema di copertura radio 5G per garantire la connettività verso i datacenter aziendali. Obiettivo: garantire una connessione a bassissima latenza, con elevati standard di affidabilità e progettata tenendo conto delle esigenze specifiche dello scalo portuale.
PSA Italy, filiale italiana di PSA International, è fra i principali attorni nell'ambito dei terminal container e in Italia opera nei terminal di PSA Genova Prà, PSA SECH e PSA VENICE - Vecon, dove dà lavoro a più di mille persone.
“Siamo al Proof of Concept, un passo importante per questo progetto, sviluppato con WINDTRE BUSINESS, nel quale crediamo molto: la nostra azienda ha un piano di investimento in nuove tecnologie, un’esigenza di mercato che coinvolge anche e soprattutto i terminal e la logistica", afferma Francesca Marchelli, Head of IT del terminal PSA ITALY di Genova Pra’. "Il 5G è il primo passo per affrontare le future sfide tecnologiche che impatteranno sul mercato e questo progetto ci abiliterà nello sviluppo di nuove funzionalità IT a supporto del Business che ci consentiranno di essere ancora più competitivi”.
"Attraverso il progetto Smart Port intendiamo contribuire alla digitalizzazione di un settore produttivo come quello portuale, strategico e di grande importanza per il nostro Paese, in cui l’innovazione tecnologica può fornire un contributo molto significativo per una maggiore competitività ed efficienza delle infrastrutture”, afferma Maurizio Sedita, Chief Commercial Officer di WINDTRE. “L’iniziativa rappresenta un’eccellenza nell’ambito dei servizi messi a disposizione da WINDTRE per il mercato Business grazie alla realizzazione di una Mobile Private Network altamente affidabile e sicura, replicabile in diversi contesti logistici e industriali”.
6 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoCredo che dovessero comunque rifarla e già che c'erano abbiano usato il 5G.
Tieni comunque presente che passano giga e giga di dati da un terminal all'altro, dalle Compagnie ai terminal, dai Transitari alle Compagnie, dallo Smistamento ai camionisti...un po' di velocità in più non guasta.
Tieni comunque presente che passano giga e giga di dati da un terminal all'altro, dalle Compagnie ai terminal, dai Transitari alle Compagnie, dallo Smistamento ai camionisti...un po' di velocità in più non guasta.
Vero, ma se i dati arrivano 200ms dopo non succede nulla... Ho scritto della latenza perché la news le ha dato particolare risalto, senza nemmeno nominare la velocità
che poi si poteva fare anche con altre tecnologie vero ma ad esempio mappare tutto il porto con tecnologia wifi è complesso visto l'ambiente e costoso con un costo comparabile con quello di una rete 5g privata (che comunque con meno di mezzo milione non la tiri su) ma in questo caso essendo un impianto pilota sicuramente il carrier partecipa alla spesa
altro vantaggio, con un sistema 5g puoi tracciare e comunicare container / truck / crane anche fuori dal confine dell'impianto
Credo che negli obbiettivi futuri ci sia ad esempio quello di automatizzare gli spostamenti interni dei container con navette a guida autonoma, forse potrebbe essere importante per quello.
Per quello che ne posso sapere io la latenza è uno dei problemi più importanti da risolvere nei data center, non chiedermi come e perchè, quindi suppongo che un progetto che guardi al futuro, anche immediato, debba tenerne conto.
che poi si poteva fare anche con altre tecnologie vero ma ad esempio mappare tutto il porto con tecnologia wifi è complesso visto l'ambiente e costoso con un costo comparabile con quello di una rete 5g privata (che comunque con meno di mezzo milione non la tiri su) ma in questo caso essendo un impianto pilota sicuramente il carrier partecipa alla spesa
altro vantaggio, con un sistema 5g puoi tracciare e comunicare container / truck / crane anche fuori dal confine dell'impianto
Discorso latenza ok, è come avevo immaginato (per questa applicazione non sarve sia bassissima). Però, visto che sei del settore ed io sono molto curioso per certi argomenti, adesso ti rompo un po' gli zebedei con una serie di domande...
1) Cosa si intende per rete 5G privata? A) Una serie di (micro)BTS appositamente installate nel sito, o B) l'uso delle BTS già esistenti (o di prossima installazione) del carrier riservando una certa parte di risorse ad uso "privato", cioè una sorta di VLAN (se non erro dovrebbe essere network slicing)?
2a) (Nel caso 1=A)
Per una rete 5G privata è indispensabile rivolgersi ad un carrier o un'azienda potrebbe creare l'infrastruttura in autonomia, eventualmente pagando l'affitto delle frequenze al carrier? I terminali hanno necessità di SIM apposite o è sufficiente registrare i loro IMEI alla rete privata?
2b) (Nel caso 1=B)
Il carrier fornisce SIM dedicate allo scopo?
3) I mezzi dotati di dispositivi 5G e SIM, quando escono dall'area possono andare in roaming rimanendo collegati alla rete aziendale?
4) Quali bande di frequenza sono utilizzate in questi contesti?
Per ora mi fermo, ma se mi vengono altre curiosità ti ri-rompo
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