Sequestrate in Italia 35 mila SIM intestate illegalmente

Sequestrate in Italia 35 mila SIM intestate illegalmente

La GdF di Roma ha sequestrato ad una società capitolina del settore delle telecomunicazioni oltre 400 mila euro in beni di proprietà, fra cui 35 mila schede telefoniche attivate illegalmente

di pubblicata il , alle 08:01 nel canale TLC e Mobile
 

A seguito di lunghe indagini che hanno avuto inizio a marzo del 2015, i finanzieri del Comando Provinciale di Roma hanno sequestrato i beni di proprietà di una "nota azienda capitolina" non meglio specificata per un valore di oltre 400 mila euro. Ad aver emesso il decreto di sequestro preventivo è stato il Tribunale di Roma, con le investigazioni che hanno permesso di scoprire oltre 35 mila utenze di telefonia mobile attivate in maniera illecita sfruttando nominativi fantasma, spesso appartenenti a soggetti deceduti, clienti inconsapevoli e addirittura senzatetto.

Le SIM venivano sfruttate da malviventi caratterizzati da elevato spessore criminale che reperivano i fondi necessari per la loro attività di narcotrafficanti attraverso la refurtiva di numerose rapine messe a segno in vari negozi di preziosi. Al fine di depistare le indagini utilizzavano schede telefoniche intestate ad altri soggetti per commettere "reati gravissimi" e attivate in diversi punti vendita tutti riconducibili allo stesso fornitore principale. Delle 35 mila schede SIM, circa 12 mila erano intestate a 3.000 cittadini stranieri, tutti residenti nel medesimo indirizzo.

Altre schede sequestrate sono state intestate a persone decedute o inesistenti, mentre una buona percentuale apparteneva ai clienti (ignari) del fornitore. Quest'ultimo, oltre a fornire ai malviventi numeri telefonici sempre diversi , ha sfruttato le attivazioni illecite per usufruire del bonus da oltre 400 mila euro da parte di uno dei principali operatori telefonici previsto per il raggiungimento di determinate soglie di attivazioni di schede SIM. Fra i reati commessi troviamo anche la violazione delle normative a tutela della privacy e della protezione dei dati personali.

Le indagini si sono concluse con la denuncia di 12 responsabili per associazione a delinquere finalizzata alla truffa, all'accesso abusivo a sistemi informatici e al trattamento illecito dei dati personali. Oltre alle schede SIM sono stati sequestrati rapporti finanziari, titoli e autovetture per un valore di circa 400 mila Euro. La pena, irrogata in collaborazione con il Nucleo Speciale Privacy della Guardia di Finanza di Roma, prevede una sanzione amministrativa in materia di privacy di 6 milioni di euro.

15 Commenti
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aqua8401 Giugno 2017, 08:13 #1
bene, li hanno beccati e devono pagare.
il problema è che alla fine, uno sconto di qua, uno sconto di la, pagano meno della metà di quello che avrebbero dovuto.

ma possibile che per ogni condanna devono esistere sconti e cavilli legali che permettono a queste persone di non pagare MAI quello che devono?
TonyVe01 Giugno 2017, 08:58 #2
E poi se chiedi a Vodafone di dirti i numeri a te intestati chiamando da un tuo numero registrato...ti chiedono di inviare una richiesta scritta.


Eppure bastava una chiamata poco tempo fa, ora siamo tornati al paleolitico.
Perseverance01 Giugno 2017, 10:25 #3
Spero che non siano collegati i due reati. Chi ha attivato tutte queste carte non penso che lo abbia fatto con finalità di rivenderle alle mafia; o meglio se lo fai non ne attivi 35 mila, attivi quelle che ti servono cercando di dare meno nell'occhio.

Per me la situazione è diversa: i centri rivenditori per cercare di guadagnare qualcosa attivano sim a ruota libera (xkè i guadagni sono veramente irrisori pagano meno di 2€ ad attivazione iva esclusa che devi pagare te poi). Poi magari le rivendono già pronte all'uso a chiunque. Fra questi chiunque ci sono pure le mafie; magari lo sapevano, magari no, magari ci sono cmq "accordi" ma con 35 mila sim a giro fossi nella mafia non mi fiderei se lo avessi saputo.

Cmq...Le attivazioni di sim "fasulle" si fanno come prassi per raggiungere il target altrimenti non ti pagano. Ogni operatore ti mette dei paletti da rispettare, se li superi ti pagano le sim attivate, se non li superi sei te che sei un cattivo venditore e ti costringono a pagare anche quelle già attivate, quindi ci rimetti soldi. I centri rivenditori sono col coltello puntato. Queste pratiche scorrette è ovvio che saltino fuori, lo fanno tutti, me lo chiesero anche a me se gli davo documenti di qualche persona per attivare sim che erano alla fine del mese e gli servivano solo poche carte per essere pagati. Poi ti premiano coi bonus se ne attivi 100 o 200, bonus irrisori di briciole.

Il mercato dei centri rivenditori si regge in piedi solo grazie all'accessoristica, xkè se dovessero campare solo di attivazioni e contratti, chiuderebbero, come ha fatto la stragrande maggioranza dei centri.
aqua8401 Giugno 2017, 11:04 #4
Originariamente inviato da: Perseverance
Il mercato dei centri rivenditori si regge in piedi solo grazie all'accessoristica, xkè se dovessero campare solo di attivazioni e contratti, chiuderebbero, come ha fatto la stragrande maggioranza dei centri.
come è giusto che sia probabilmente.
se non si vende, non si vende, stop, basta con queste invenzioni.

non è pane che si vende tutti i giorni.
queste cose, come moltissime altre, hanno un ciclo, se hai un boom di vendite un certo periodo aspettati che avrai poi un grande calo piu avanti.
Techs01 Giugno 2017, 11:17 #5
Originariamente inviato da: aqua84
bene, li hanno beccati e devono pagare.
il problema è che alla fine, uno sconto di qua, uno sconto di la, pagano meno della metà di quello che avrebbero dovuto.

ma possibile che per ogni condanna devono esistere sconti e cavilli legali che permettono a queste persone di non pagare MAI quello che devono?


Se hanno messo i soldi su qualche conto in giro per il mondo, l'alternativa è sbatterli in galera senza patteggiamento e probabilmente non vedere più un euro. Che moralmente si chiama giustizia, ma in giuridichese significa che lo stato e tutti gli altri eventuali creditori lo prendono nel fondoschiena. Certo è che smettere di patteggiare sarebbe un deterrente non da poco.
aqua8401 Giugno 2017, 11:31 #6
Originariamente inviato da: Techs
Se hanno messo i soldi su qualche conto in giro per il mondo, l'alternativa è sbatterli in galera senza patteggiamento e probabilmente non vedere più un euro. Che moralmente si chiama giustizia, ma in giuridichese significa che lo stato e tutti gli altri eventuali creditori lo prendono nel fondoschiena. Certo è che smettere di patteggiare sarebbe un deterrente non da poco.
infatti la penso allo stesso modo.

fosse per me, io (giudice) ti condanno a 30 anni di galera per omicidio, poi:
1. se collabori bene
2. se non collabori da 30 anni passiamo a 40.

poi sta storia della "facoltà di non rispondere"
NO, tu DEVI rispondere a tutto quello che ti chiedo.

ovvio che se sai di avere torto preferisci stare zitto, altrimenti dici la verità.


PS: sia chiaro che non penso che i giudici, magistrati, forze dell'ordine ecc... siano tutti dei babbei, anzi, voglio solo sottolineare che La Legge è fatta male e quasi sempre è possibile interpretarla a favore di chi sbaglia.
zappy01 Giugno 2017, 11:55 #7
Originariamente inviato da: aqua84
... La Legge è fatta male e quasi sempre è possibile interpretarla a favore di chi sbaglia.

è fatta APPOSTA in modo che sia interpretabile.
non a caso il parlamento è pieno di avvocati (che si fanno le leggi apposta x avere + lavoro, se non proprio per farsi i cazzi loro in processi eccellenti).
e non a caso è una prassi che parte dall'epoca di mani pulite, in cui per evitare di finire dentro i politicanti corrotti si sono approvati a loro uso e consumo (o di amici) leggi appositamente cavillose.
vedi il fatto che per <3 anni non vai manco dentro.
e quanto è la pena massima per corruzione? te lo lascio indovinare...
Therinai01 Giugno 2017, 12:00 #8
Le autorità invece di correre dietro alle sim fasulle, che tanto si produrranno sempre e comunque, dovrebbero rivedere il metodo investigativo. Io avevo pensato a una soluzione che accoppia telecamere e BTS a raggio ridotto: SIM controllata dall'autorità si aggancia alla cella e scatta la foto, nella foto vengono ripresi nonna pina, sconosciuto 1, criminale 1, e sconosciuto 2. Così se la sim che usa il criminale è intestata a un soggetto non presente nella foto gli investigatori non perdono tempo con il controllo di domicili fasulli e hanno fin da subito qualcosa di sostanzioso su cui lavorare. Ovviamente con le normali BTS questo discorso è inapplicabile, hanno un raggio troppo ampio.
Techs01 Giugno 2017, 12:07 #9
Originariamente inviato da: aqua84
infatti la penso allo stesso modo.

fosse per me, io (giudice) ti condanno a 30 anni di galera per omicidio, poi:
1. se collabori bene
2. se non collabori da 30 anni passiamo a 40.

poi sta storia della "facoltà di non rispondere"
NO, tu DEVI rispondere a tutto quello che ti chiedo.

ovvio che se sai di avere torto preferisci stare zitto, altrimenti dici la verità.


PS: sia chiaro che non penso che i giudici, magistrati, forze dell'ordine ecc... siano tutti dei babbei, anzi, voglio solo sottolineare che La Legge è fatta male e quasi sempre è possibile interpretarla a favore di chi sbaglia.


Totalmente d'accordo con te.
Vash8801 Giugno 2017, 12:10 #10
Originariamente inviato da: aqua84
come è giusto che sia probabilmente.
se non si vende, non si vende, stop, basta con queste invenzioni.

non è pane che si vende tutti i giorni.
queste cose, come moltissime altre, hanno un ciclo, se hai un boom di vendite un certo periodo aspettati che avrai poi un grande calo piu avanti.


Sono le aziende Telecom che creano un incentivo all'infrangere le regole. E' una conseguenza di una competizione sempre più intensa. Questi negozi non costano "niente" agli operatori e gli fanno comodo per assistere i clienti. Dare la colpa solo ai negozianti sarebbe ingenuo. In ogni lavoro dove esistono target da raggiungere ci sono queste problematiche. Siamo nel 2017, se si volesse evitare un comportamento scorretto da parte del venditore si dovrebbe separare la vendita della SIM dall'attivazione della SIM, nel senso che per attivare la SIM si debba ricevere una chiamata su un altra utenza telefonica dove ti viene richiesto di ripetere una frase ricevuta via lettera presso il tuo domicilio, come fanno le banche in UK, usando la tua impronta vocale (fin'ora impossibile da falsificare) per confermare l'attivazione. Per registrare la tua impronta vocale basta creare un numero da chiamare dove lasciarla. Questo sistema è già attivo in alcune aziende. E' sicuramente molto più complicato da falsificare che fare una fotocopia perché ti vedi arrivare a casa la lettera con le pass phrase.

In un primo momento le aziende non lo adotterebbero (costi più alti nell'immediato), quindi servirebbe una legge apposta che le obblighi.

Legge&#8800;Giustizia La vera giustizia è un concetto astratto. Un carcere in cui entri e da cui non esci più non ha molto senso se finalizzato al recupero dell'individuo. Inoltre in differenti paesi esistono differenti pene per lo stesso reato, questo fa capire come la legge sia direttamente derivata dalla morale e dalla norma sociale. E' un tema che non può essere affrontato considerando tutto bianco o nero. La certezza della pena è un passo importante, come il diminuire i tempi dei processi. L'inasprimento delle pene è abbastanza discutibile invece. Se si pensa a crack finaziari che hanno causato molti più danni(suicidi) di un ubriaco che uccide 5 persone schiantandosi contromano in autostrada si vede come le pene non siano bilanciate alle reali responsabilità.

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