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La visione di Lenovo per il data center del futuro

di pubblicata il , alle 14:01 nel canale Cloud La visione di Lenovo per il data center del futuro

Lenovo punta ad estendere prodotti e servizi del Data Center Group, proponendo nuove soluzioni dedicate all’edge computing e al cloud. L’evento Accelerate 19 è stata l’occasione per incontrare il team alla guida della divisione enterprise di Lenovo e scoprire i dettagli della nuova strategia. La sorpresa dell’evento è stata la presentazione del primo PC pieghevole al mondo

 

50 miliardi di euro di fatturato, numero 1 al mondo nel mercato PC. Questo il biglietto da visita con cui Lenovo ha aperto la conferenza Transform 3.0 nell’ambito di Accelerate 19. L’evento è dedicato ai prodotti e servizi offerti dal Data Center Group, la divisione che si occupa di server, super computer, storage e tutte le tecnologie che abilitano la trasformazione digitale delle aziende. Intelligent Transformation è il termine coniato da Lenovo per descrivere il cambiamento radicale che è in atto nel mondo della tecnologia, con la visione di rendere fruibili le nuove soluzioni tecnologiche alle aziende di qualsiasi dimensione.

Lenovo Transform 3.0: focus su Cloud ed Edge

Transform è un appuntamento annuale, arrivato appunto alla terza edizione, durante il quale il Data Center Group di Lenovo presenta i risultati conseguiti nell’anno precedente e delinea la strategia per il futuro. Sono passati quasi cinque anni da quando Lenovo acquisì nell’ottobre del 2014 la divisione server di IBM e, dopo un periodo iniziale di assestamento, la crescita nel settore dei data center sembra inarrestabile. Molto del merito va dato a Kirk Skaugen, Executive Vice President di Lenovo e President Data Center Group (DCG), che si unito a Lenovo nel 2016, dopo una lunga carriera in Intel. Transform è una sua creazione e si percepiva l’orgoglio con cui ha dichiarato sul palco che DCG è cresciuta 1,7 volte il mercato per quattro trimestri consecutivi. Oggi Lenovo primeggia nella performance dei server con architettura x86, è leader in termini di affidabilità e ha conquistato la prima posizione nel mercato dei supercomputer.

 

Lenovo Transform 3.0 Kirk Skaugen

Transform nasce nel 2017, con il lancio della più ampia gamma di server nella line-up di Lenovo e la creazione dei brand ThinkAgile e ThinkSystem. Nell’edizione 2018 l’enfasi era stata posta sulle soluzioni di storage, con l’annuncio della partnership con NetApp, che per il mercato cinese è diventata una vera e propria joint-venture. Transform 3.0 quest’anno ha posto l’attenzione su Cloud ed Edge, per chiudere il cerchio di una strategia sempre più orientata a fornire soluzioni, dove prodotti e servizi si fondono per offrire benefici concreti alle aziende nel loro percorso di trasformazione digitale.

I prodotti alla base delle nuove soluzioni

In termini di prodotti Lenovo ha rinnovato l’intera gamma di server x86, integrando i nuovi processori Intel Xeon, che sfruttano le memorie persistenti Intel Optane DC e, durante il Mobile World Congress, aveva lanciato una nuova linea di server edge con la serie ThinkSystem SE 350 . Accelerate 19 è stata l’occasione per Lenovo di ribadire come l’evoluzione del cloud passa necessariamente attraverso l’edge computing. Le previsioni degli analisti parlano di 20 miliardi di dispositivi IoT attivi entro il 2020 e già oggi è evidente che il modello in cui ogni singolo device si collega direttamente al cloud “centrale” per inviare i dati rilevati in periferia, non è più sostenibile. Diventa quindi indispensabile spostare nell’edge la capacità elaborativa necessaria per agire direttamente sui dati rilevati, inviando nel cloud dati selezionati e già elaborati per successive analisi. Operare nell’edge significa avere a che fare con condizioni di lavoro completamente diverse rispetto a quelle di un data center. Banalmente significa dover installare server in condizioni non protette, con temperature non controllate e agenti atmosferici, come polvere e umidità, che non consentono di utilizzare server tradizionali. Un server edge come il ThinkSystem SE 350 è quindi prima di tutto più compatto di un normale server rack, è poi costruito per poter operare in condizioni molto variabili e ha una serie di accorgimenti che ne garantiscono la sicurezza in ambienti non controllati. Sono quindi integrati nel server edge dei sensori che rilevano spostamenti o tentativi di infrazione, con un sistema che distrugge automaticamente i dati non appena i sensori vengono attivati. In termini di connettività i server edge Lenovo integrano tecnologie “inutili” per un server pensato per il data center, quindi antenne per il collegamento WiFi, 4G e in prospettiva 5G.

Sempre in ambito IoT, Lenovo ha presentato la sua strategia basata sul fornire una soluzione completa al mercato. Non solo un’ampia gamma di prodotti, ma anche una serie di soluzioni, denominate ThinkIoT, compatibili con tutti i prodotti presenti sul mercato, che permettono di realizzare delle applicazioni IoT efficienti, garantendo il massimo livello di sicurezza. 

Presente e futuro dei PC

Durante Accelerate 19 hanno trovato spazio anche gli ultimi prodotti ThinkPad, sempre più complementari alle infrastrutture dei data center e al cloud. Interessanti in ottica Edge e IoT i ThinkPad Nano e Nano IoT, dei mini PC che possono essere installati ovunque e si possono facilmente interfacciare con altri sistemi o sensori IoT. È stato mostrato il nuovo ThinkPad X1 Extreme e lanciata la nuova linea di prodotti ThinkBook pensata per le esigenze delle piccole e medie imprese e quindi molto adatta alla realtà italiana. La star incontrastata dell’evento è stata sicuramente la presentazione del prototipo di PC pieghevole, che potenzialmente può creare una nuova categoria di prodotti.

Lenovo ThinkPad X1 Foldable

Abbiamo avuto la possibilità di intervistare David Rabin, Vice President Global Commercial Marketing di Lenovo, sulla visione dell’azienda per il futuro dei PC e dei device IoT. Per David sono due i trend principali. Da un lato l’integrazione di meccanismi di intelligenza artificiale in ogni device. Un esempio la possibilità per un prodotto come il ThinkSmart Hub, un sistema di videoconferenze per le sale riunioni, che in futuro integrerà sistemi di telemetria e l’intelligenza per processare i dati percepiti. Potrà quindi accorgersi se le sale riunioni sono utilizzate in modo efficiente o regolare il sistema di condizionamento in funzione del reale utilizzo della sala. Più in generale, ogni device, PC compresi, diventerà un punto di raccolta di dati dell’ambiente che lo circonda e potrà elaborare in locale i dati e inviare nel cloud le informazioni più rilevanti per ulteriori elaborazioni, in modo coerente con lo scenario dell’edge computing descritto in precedenza. Il secondo trend, molto interessante, è la possibilità che i PC diventino sempre più simili agli smartphone, nel modo in cui vengono utilizzati. L’integrazione di microfoni ad ampio raggio, l’evoluzione dello stato di standby, con il PC che non si spegnerà completamente ma continuerà a mantenere attivi alcuni elementi, l’aumento dell’autonomia della batteria, per arrivare ad avere davvero un’intera giornata di lavoro e l’integrazione sempre maggiore degli assistenti virtuali, permetteranno di interagire con il PC in modo nuovo.

Lenovo ThinkReality A6

A chiudere il cerchio dei device presentati a Transform 3.0 è stato un innovativo visore per la realtà aumentata denominato Lenovo ThinkReality A6, pensato per le applicazioni industriali e parte anch’esso di una piattaforma per realizzare soluzioni chiavi in mano per i clienti.

Lenovo TruScale, il programma “server as a service”

A chiudere il cerchio degli argomenti trattati durante tutto Accelerate 19 c’è TruScale, il programma di Lenovo per offrire server, storage e le soluzioni per il data center in modalità Infrastructure as a Service. L’elemento innovativo della soluzione Lenovo è basare il modello di pricing a consumo sulla quantità di energia elettrica assorbita. Questo modello, che comunque si basa sul definire con il cliente un dimensionamento iniziale dell’infrastruttura, permette di pagare le risorse solo quando vengono effettivamente utilizzate. Parlando con Graham Marr, President EMEA Lenovo, è emerso come TruScale possa diventare una soluzione a supporto di una tendenza che si sta evidenziando nelle strategie di gestione delle infrastrutture aziendali. Molte aziende, soprattutto di grandi dimensioni, stanno gradatamente riportando on premise diverse risorse che erano passate nel cloud. Sono vari i motivi di questa tendenza, si passa da questioni legali legate alla gestione dei dati, alla necessità di ottenere prestazioni più elevate e, in alcuni casi, anche al contenimento dei costi. Può sembrare paradossale, ma se le risorse cloud, pagate a consumo, vengono saturate, anche in funzione della diminuzione dei prezzi dell’hardware, può risultare conveniente riportare alcune risorse nei data center aziendali. In funzione del fatto che, nell’attuare questa transizione, è difficile prevedere con esattezza quante risorse on premise saranno necessarie, con TruScale un’azienda può ottenere un ampio grado di flessibilità nel gestire le varie fasi del processo.

Il presente e il futuro della divisione Data Center Group sembra essere indirizzato nella giusta direzione, con una grande attenzione a creare soluzioni che abilitino la trasformazione digitale delle aziende.

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