Identita digitale
Addio SPID? Il governo Meloni punta sulla Carta d'Identità Elettronica (CIE)
di Manolo De Agostini pubblicata il 20 Dicembre 2022, alle 06:11 nel canale InnovazioneIl sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all'Innovazione tecnologica Alessio Butti ha svelato il piano del governo per andare oltre lo SPID e far confluire la nostra Identità Digitale nella CIE, la Carta d'Identità Elettronica.
104 Commenti
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Vero che ci sono diversi gestori ma alla fine il singolo deve solo fare la procedura del gestore che ha scelto, non è una tragedia direi.
Sicuramente sarebbe stato meglio avere un unico gestore centrale di stato, ma una infrastruttura così bisogna pure metterla insieme e non è una passeggiata.
Sta comunque di fatto che non avendo nencessità di un elemento fisico da validare lo SPID resta comunque più comodo e pratico della CIE.
Sicuramente sarebbe stato meglio avere un unico gestore centrale di stato, ma una infrastruttura così bisogna pure metterla insieme e non è una passeggiata.
...
Infatti.
Ma l'infrastruttura è stata comunque messa in piedi dai privati.
E a che pro? Per la gloria?
Cosa ci guadagnano?
Lo stato doveva prevedere una infrastruttura pubblica che fosse gestita presso gli uffici postali o altro che garantiva gratuità o un prezzo simbolico di questi servizi di pubblica utilità.
Il fatto che la mia PEC o il mio SPID passi per un terzo privato è qualcosa che non mi piace per niente e che se potessi eviterei soprattutto perché non parliamo di un terzo come potrebbe essere google, microsoft o Apple ma di gente come aruba e compagnia di cui ho ZERO fiducia.
Non è che mi fido ciecamente e gli affiderei la mia vita... diciamo che riformulo in mi fido più di questi che magari usano le info ma non mi causano grandi disastri che non di aruba e simili che potrebbero farmi danno non perché abbiano chissà che complotto da fare ma semplicemente per cialtronaggine.
Ma l'infrastruttura è stata comunque messa in piedi dai privati.
E a che pro? Per la gloria?
Cosa ci guadagnano?
Beh mi pare chiaro che vengono retribuiti dallo stato per il servizio.
Ma se il motivo per cui lo Stato aveva delegato ai privati, era proprio perché il sistema era troppo costoso...
Se lo Stato aveva i soldi, poteva creare lui l'infrastruttura, gli sarebbe costata meno...
Se lo Stato aveva i soldi, poteva creare lui l'infrastruttura, gli sarebbe costata meno...
Guarda così si entra nel merito a livello tecnico-economico e quindi si parla un po' del nulla se non si sanno le cose nel dettaglio.
A logica posso dirti che organizzare una struttura simile a livello statale (che funzioni BENE) richiede una marea di soldi e di TEMPO.
Quindi appoggiarsi a privati che già fanno ste cose di mestiere ed hanno già tutto pronto garantisce risultati in tempi brevi e di buona qualità.
il rischio, seppur ridotto, resta comunque: se ci sta qualche problema si blocca comunque
tutto.
Il problema credo si potrebbe in parte risolvere con un sistema di autenticazione distribuita, chessò, anche basata su blockchain. Ma secondo me prima che l'Italia scopra la blockchain forse passeranno altri 10 anni, considerato il tempo di latenza tipico italiano nell'adottare tecnologie informatiche.
Eh, blockchain per l'italia sono solo le criptovalute praticamente...
Ma l'infrastruttura è stata comunque messa in piedi dai privati.
E a che pro? Per la gloria?
Cosa ci guadagnano?
No, guadagnano da alcuni tipi di verifiche e dalle aziende
https://www.altroconsumo.it/vita-pr...ttivazione-spid
Inoltre pare ci sia un costo da parte di fornitori di servizi privati verso gestori d'identità
https://www.agid.gov.it/it/agenzia/...mercato-privato
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