Bonus POS: le agevolazioni su commissioni e acquisto dispositivi
di Alberto Falchi pubblicata il 31 Maggio 2022, alle 14:01 nel canale InnovazioneCon un po' di anticipo rispetto alle previsioni, dal 1° luglio tutti i negozianti e i professionisti non potranno più rifiutare i pagamenti con carta di credito o di debito, pena una multa. Il Governo ha però previsto dei bonus su commissioni e dispositivi
Manca pochissimo al 1° luglio, data in cui scatterà l'obbligo per tutti gli esercenti di accettare pagamenti con POS. Un obbligo che, lo ricordiamo, esiste già da anni ma solo sulla carta, ma non essendo previste sanzioni, non sempre veniva rispettato. Da luglio si cambia invece registro e chi negherà un pagamento con carta di credito o debito dovrà pagare una multa di 30 euro, ai quali va sommato il 4% della cifra della transazione negata. Una sanzione che si applica sia ai negozianti sia ai professionisti come tassisti o medici.
Bonus POS: il credito di imposta su commissioni e acquisto
Uno dei motivi per i quali molti negozianti e professionisti sono contrari ai pagamenti elettronici è quello delle commissioni, considerate in alcuni casi troppo elevate. Un problema a nostro avviso relativo, a patto di saper scegliere una soluzione conveniente. Se da un lato è vero che alcuni contratti, spesso risalenti ad anni fa, prevedono costi fissi e percentuali sulle transazioni piuttosto elevate, che rendono sconveniente acquisti di pochi euro (pensiamo al caffè e brioche al bar), c'è da dire che ultimamente non manca la scelta: ci sono realtà che chiedono solo un fisso mensile per il noleggio dell'apparecchiatura e non chiedono alcuna commissione. In altri casi, invece, le commissioni sono azzerata sotto una certa soglia. Basta insomma sapersi muovere e informarsi un po' per trovare condizioni più convenienti. E a questo va aggiunto che il Governo ha concesso delle agevolazioni, permettendo di abbattere ulteriormente i costi. Quello che comunemente viene definito Bonus POS.
Nello specifico, a partire dal 1° luglio 2022, data in cui scattano le sanzioni per chi non accetta pagamenti elettronici, è previsto un bonus del 30% delle commissioni, sotto forma di credito d'imposta, a patto di aver registrato nell'anno precedente un fatturato inferiore ai 400.000 euro. Lo prevede il DL n. 124 del 26/10/2019.
Non si tratta dell'unica agevolazione prevista. Chi infatti deve acquistare un POS, potrà godere anche di un bonus del 70%, se non ha superato i 200.000 euro di fatturato nel precedente esercizio, per un massimo di 160 euro. L'agevolazione scende al 40% per chi ha registrato ricavi compresi fra i 200.000 euro e il milione e scende al 10% per chi ha un fatturato fra il milione e i 5 milioni di euro. Se invece si adottano i cosiddetti Smart POS, che si collegano al registratore di cassa e prevedono la registrazione elettronica e la trasmissione telematica dei corrispettivi, il bonus per l'acquisto sale al 100%, per un massimo di 320 euro. Rimane valido il limite di 200.000 euro di fatturato. Chi li supera, potrà contare su un credito d'imposta del 70% se il fatturato non arriva al milione di euro e del 40% fra uno e cinque milioni di euro.
17 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoHo paura che sentiresti le solite frasi di circostanza da chi di dovere: "lasci perdere non ne vale la pena" "non perda tempo" "cadrà nel vuoto" ecc.ecc.
faranno qualche controllo a tappeto i primi giorni per fare notizia e spaventare poi al solito un controllo a sorpresa ogni x anni, se trovano qualcosa diranno "mettetevi in regola, torneremo tra un paio di giorni a controllare".
Credo che in Italia per denunciare qualcuno ci si debba rivolgere alle forze dell'ordine, credo eh!
Poi magari è entrata in vigore la legge del west e chiunque può farsi giustizia da solo.
mica lo rifiutano
"eh oggi non funziona"
Con me cascano sempre male: Ho solo carte di pagamento sullo smartphone, se non mi prendono quelle non ho contanti
Chiedo sempre prima, e se inventano qualche scusa semplicemente cambio negozio. Così loro sono liberi di non avermi come cliente e io sono libero di finanziare chi accetta metodi di pagamento moderni.
Nell'articolo comunque manca una considerazione importante sul costo del denaro contante. Il denaro digitale avrà pure una commissione palese, con tutte le considerazioni fatte, ma il contante non è gratuito.
- Il solo fatto di doverlo stampare e consegnare fisicamente è un costo enorme, che si paga indirettamente tramite tasse e imposte;
- Un negozio non si tiene centinaia di migliaia di euro in cassa ma deve versarli in banca, quindi qualcuno avrà usato il suo tempo, oltre che a un costo per lo spostamento fisico, per il versamento;
- Il contante è un rischio visto che è facilmente soggetto a furti, se arrivi davanti alla banca con 10000€ in tasca il rischio esiste, così come tenersi 10000€ in cassa, considerando che ti spaccano il vetro della machina anche per fregarti l'euro per il carrello della spesa;
- La gestione in se del contante richiede tempo(E ricordiamoci che i dipendenti per il loro tempo vengono pagati) e responsabilità. I conti devono quadrare, qualcuno deve contare, qualcuno deve occuparsi di tutta la gestione, e qualcuno deve anche assicurarsi dell'onestà di chi ha questo denaro in mano.
Purtroppo chi si improvvisa commerciante spesso non ha la minima idea di cosa sta facendo, ma sarebbe veramente molto interessante valutare il reale costo del denaro. Perché da due conti fatti per noia, sembrerebbe proprio che il problema sia limitato soltanto a chi ha vecchi contratti che non vuole negoziare(E il problema è loro, non mio) e chi non vuole far vedere quanto guadagna per paura di controlli fiscali(E quindi prendo Uber e non il Taxi).
Cerchi un vigile in giro, o vai dalla guardia di finanza, magari chiami direttamente il 117.
O, come faccio io, te ne freghi e non paghi: a me e' capitato di andare in cassa e sentirmi dire POS non andava o semplicemente che non ce l'avevano. Io rispondevo dicendo che contanti non ne avevo (che in genere e' vero, ho solo 50 centesimi che tengo per il carrello della spesa ormai, pago tutto con carta e buoni pasto), e che avrei pagato la prossima volta che sarei andato da loro, sempre con carta, perche' comunque non ti liberi del debito e nonostante facciano i dementi da questo punto di vista e' sempre giusto pagare (ma diciamo che in questi casi decisamente non faccio corse al bancomat).
Di sicuro in questo caso gli esercenti NON hanno nessun diritto di chiedere cose come la carta d'identita' per essere sicuro che torni con il denaro, tantomeno di fare la voce grossa e lamentarsi, figurarsi trattenerti e non lasciarti andare se non chiami qualcuno che viene con te con i soldi (ho visto anche questo in un ristorante, per fortuna loro non si trattava di me altrimenti finivano direttamente in questura).
La legge in questo caso e' decisamente dalla parte del consumatore.
https://www.laleggepertutti.it/5355...ia-senza-pagare
TUTTI i negozi hanno un solo modello di POS, impressionante tutti lo stesso, pago col telefono tant'è che il portafogli lo uso per le tessere, il gettone del carrello stampato con la 3D, il pin per togliere la sim al cellulare e una bustina di oki portafortuna.
Non è proprio così. Io sono uno di quelli che figurati pagherebbe tutto con carta ma i tabacchi sono l'unica eccezione in quanto specialmente sui valori bollati hanno margini talmente irrisori che non c'è POS che tenga.
Non a caso molti tabacchi stanno mettendo avvisi che accettano pagamenti pos per tutti i prodotti di libero mercato ma non su quelli forniti a prezzo stabilito dallo stato perché di fatto sono ingestibili.
Figurati che in alcuni casi non hanno ricarichi di nemmeno 10 cent.
Personalmente penso che per queste casistiche dove il negoziante non ha nessun potere di contrattazione lo stato dovrebbe fornire un pos dedicato che funzioni solo per i valori bollati e simili che permetta di fare la transazione senza spese.
Non a caso molti tabacchi stanno mettendo avvisi che accettano pagamenti pos per tutti i prodotti di libero mercato ma non su quelli forniti a prezzo stabilito dallo stato perché di fatto sono ingestibili.
Figurati che in alcuni casi non hanno ricarichi di nemmeno 10 cent.
Personalmente penso che per queste casistiche dove il negoziante non ha nessun potere di contrattazione lo stato dovrebbe fornire un pos dedicato che funzioni solo per i valori bollati e simili che permetta di fare la transazione senza spese.
sui valori bollati che tipo di evasione ci può essere? se un tabaccaio comprasse valori bollati in continuazione e poi non risultassero venduti (perché venduti in nero) sarebbe facile sgamarlo
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