Ignite 2024: Microsoft espande gli agenti di Microsoft 365 Copilot. Arriva l'IA che aiuta (davvero) a lavorare
di Riccardo Robecchi pubblicata il 19 Novembre 2024, alle 14:41 nel canale InnovazioneA Microsoft Ignite 2024 l'azienda ha presentato molte novità legate agli agenti di Microsoft 365 Copilot: si tratta dell'equivalente nel mondo dell'IA delle applicazioni, con potenzialità molto interessanti
"Pensate agli agenti come le nuove applicazioni per un mondo basato sull'IA". Questa semplice ma profonda descrizione è quella che dà Jared Spataro, capo del marketing per AI at Work in Microsoft, degli agenti per Microsoft 365 Copilot. Microsoft ha presentato molteplici novità per gli agenti a Ignite 2024, il suo evento annuale dedicato agli sviluppatori e ai professionisti dell'IT. Si tratta della novità più significativa dell'evento, ma di gran lunga non l'unica: l'azienda ha infatti presentato anche novità più generali per Microsoft 365 Copilot.
Gli agenti per Microsoft 365 Copilot mostrano le potenzialità dell'IA
Microsoft aveva presentato i primi agenti per Microsoft 365 Copilot a settembre 2024: si tratta come di connettori o estensioni che connettono i modelli d'IA di Copilot con il mondo esterno e permettono dunque di raccogliere dati, eseguire compiti specifici e ottenere in automatico delle risposte (che siano in termini di azioni o di testo). Si possono dunque pensare come fossero piccole applicazioni che vanno a espandere le funzionalità di Copilot.
A Ignite 2024, Microsoft ha presentato diversi nuovi agenti che saranno inclusi in Microsoft 365 Copilot. Alcuni degli agenti che Microsoft ha presentato offrono funzionalità significative come la traduzione in tempo reale con l'opzione di imitare la voce del parlante (agente interprete in Teams), oppure la possibilità di fare domande per risolvere problemi comuni con il proprio computer (agente self-service per i dipendenti). Ci sono poi gli agenti in SharePoint, che possono eseguire azioni sui contenuti di SharePoint come effettuare riassunti o trovare specifici documenti, l'agente facilitatore, che prende note in tempo reale su Teams, e l'agente project manager, che automatizza alcuni compiti in Planner ed in grado anche di tenere traccia del progresso di un progetto, di assegnare i compiti e di inviare notifiche e promemoria.
Uno degli aspetti molto potenti dei nuovi agenti è la possibilità di crearne di nuovi da sé usando Copilot Studio: tra le novità troviamo la disponibilità di una libreria di agenti già creati e pronti da personalizzare, così come la possibilità di creare agenti autonomi, ovvero in grado di agire senza dover essere attivati dall'utente. Microsoft fa l'esempio di agenti attivati alla ricezione di un'email. All'interno di Copilot Studio sarà possibile creare agenti che permettono di caricare delle immagini, analizzarle e rispondere poi a domande; il motore dietro quest'analisi è il modello GPT-4o di OpenAI. Ci saranno anche gli agenti in grado di comprendere il parlato e di rispondere a voce(e, anche se Microsoft non lo dichiara esplicitamente, c'è la possibilità che anche questa funzionalità frutti il modello GPT-4o). Si potranno poi definire le risposte quando il modello non riesce a trovarne una per le domande poste dagli utenti.
Va notato che Copilot Studio non richiede competenze di sviluppo tradizionali e dunque chiunque può creare e modificare agenti. Microsoft ha però aggiornato anche l'SDK (software development kit) per gli sviluppatori, includendo la possibilità di creare agenti personalizzati che sfruttano i dati di Microsoft 365, così come di integrare Copilot Studio e Azure AI Foundry così che sia possibile, ad esempio, usare propri modelli d'IA come base per gli agenti.
Per molti versi, gli agenti d'intelligenza artificiale potranno fare quello che ci siamo sempre aspettati dai computer: ovvero eseguire compiti banali ma in grado di alleggerire le giornate, come posticipare la riunione successiva se quella attuale si dilunga eccessivamente.
Microsoft punta molto l'attenzione sul fatto che i nuovi agenti non sono pensati per rimpiazzare le persone, ma per aiutarle. Proprio in quest'ottica, alcuni compiti richiedono espressamente l'intervento di una persona nonostante possano essere interamente automatizzati: ad esempio, l'agente per gli ordini di vendita compone le email da inviare ai clienti per rispondere agli ordini, ma richiede sempre che ci sia qualcuno che riveda e invii tali email. I responsabili dell'IT avranno a disposizione strumenti specifici per stabilire a quali informazioni possa accedere ciascun agente.
Un'ulteriore novità è Microsoft 365 Copilot Actions: sarà possibile delegare alcuni compiti a Copilot, ad esempio per compilare rapporti settimanali o compilare un'email giornaliera che riassume le email e i messaggi nelle chat più importanti. Un'ulteriore funzionalità in arrivo è la possibilità di analizzare il contenuto degli schermi condivisi, così da aggiungere un'ulteriore fonte d'informazione al parlato e ai messaggi della chat che vengono già analizzati dall'IA durante le riunioni. Ad esempio, sarà possibile fare domande specifiche come "qual è il prodotto che ha venduto di più?" e Copilot analizzerà le slide usate durante la chiamata. Copilot sarà in grado anche di fornire un riassunto dei file condivisi nelle chat, sia di gruppo sia individuali.
All'interno di PowerPoint, Copilot potrà creare automaticamente una presentazione con una narrazione coerente a partire da un prompt e da un documento di riferimento, con tanto di animazioni e note per il presentatore. Sarà poi possibile tradurre in automatico una presentazione in 40 lingue mantenendo relativamente inalterato l'aspetto delle slide. In Excel, Copilot potrà creare fogli di calcolo seguendo dei modelli che vanno a rispondere a specifiche esigenze, come ad esempio rapporti di vendita o budget per i progetti. In Outlook sarà possibile organizzare riunioni a due in cui l'IA troverà in automatico il momento migliore per entrambe le persone coinvolte.
Tra le altre novità ci sono Copilot Analytics, per comprendere meglio l'uso di Copilot e di Microsoft 365 più in generale all'interno dell'azienda; Microsoft Places, che aiuterà le persone a organizzare meglio la propria presenza in ufficio ed è pensata per le aziende che fanno uso dello smart working; Copilot Pages, che consente di creare delle pagine condivise con materiale prodotto da Copilot, supporterà anche tipologie aggiuntive di contenuti come codice, tabelle, diagrammi.
Nuove collaborazioni e investimenti nel mondo IA
Oltre a molte novità all'interno di Azure, Microsoft ha annunciato anche un accordo di alleanza strategica con C3 AI, azienda che sviluppa software d'intelligenza artificiale, per arrivare all'integrazione di tale software all'interno dell'ecosistema IA di Azure. L'intento di questo accordo è di accelerare l'adozione dell'IA nelle aziende e rende Microsoft il fornitore di servizi cloud preferito per le soluzioni di C3 AI e, dall'altro lato, rende quest'ultima il fornitore preferito per i software applicativi d'IA su Azure.
Da ultimo, Microsoft ha commissionato una ricerca a IDC, The business opportunity of AI ("l'opportunità di business dell'IA). Secondo quanto rilevato da IDC, quando le aziende si impegnano veramente verso l'IA ed effettuano i necessari investimenti, il ritorno sull'investimento cresce significativamente e i leader di mercato vedono un ROI di 10 volte.
La ricerca svela anche come l'uso dell'IA generativa è passato dal 55% nel 223 al 75% nel 2024, come il ROI medio sia di 3,70$ per ogni dollaro investito, come la messa in opera dell'IA richieda in media meno di 8 mesi e la realizzazione dei profitti arrivi entro 13 mesi, mentre entro i 24 mesi le aziende puntino a espandersi oltre i modelli d'IA prefatti per adottare soluzioni personalizzate. Il ROI maggiore è presente nel mercato dei servizi finanziari, seguito da media e telco, mobilità, vendita al dettaglio, energia, manifattura, sanità ed educazione. Secondo il 43% degli intervistati, i casi d'uso legati alla produttività sono quelli che offrono il maggior ROI; tale caso d'uso è quello più largamente monetizzato dalle aziende attualmente, ma nel corso dei prossimi 24 mesi ci si sposterà maggiormente verso casi d'uso funzionali e industriali.
Non sorprende particolarmente che la ricerca abbia riscontrato che il principale ostacolo all'implementazione dell'IA sia la mancanza di competenze sia tecniche sia di utilizzo e gestione giornaliere dell'IA.
Il quadro dipinto dalla ricerca fa comunque capire come ci sia molto interesse da parte delle aziende, per quanto comunque si parli di impiego generale dell'IA generativa e ciò possa voler dire "usare ChatGPT" senza poi (come si diceva nel capoverso precedente) le competenze per sviluppare e gestire davvero l'IA in azienda. I dati vanno dunque, come sempre, presi con le pinze, ma confermano che l'IA continua a crescere e continuerà a farlo nel prossimo futuro.
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