La data governance secondo Iconsulting
di Alberto Falchi pubblicata il 07 Aprile 2022, alle 18:41 nel canale InnovazioneIconsulting ha lanciato un nuovo format per i suoi webinar, Tech Speed Date. Sessioni veloci e dirette per approfondire le tecnologie relative alla governance. Edge9 ha partecipato al primo evento dedicato alla data governance
Come anticipato su Edge9, ad aprile Iconsulting ha organizzato il suo primo Tech Speed Date, un appuntamento online dove l'azienda ha presentato tre delle nove tecnologie che suggerisce ai suoi clienti per gestire la data governance, cioè a estrarre valore dai dati in loro possesso.
Iconsulting è una realtà di consulenza che si definisce vendor free e non è quindi obbligata a consigliare soluzioni di partner specifici, ma può muoversi con maggiore libertà e selezionare le tecnologie e le piattaforme più adatte alle esigenze di ogni specifico cliente.
Tech Speed Date: un nuovo format per illustrare le tecnologie
L'idea alla base del nuovo format lanciato da Iconsulting per i suoi webinar prende spunto dalle speed date, incontri di gruppo finalizzati alla ricerca dell'anima gemella dove ogni partecipante ha a disposizione pochi minuti per conoscere altre persone. Naturalmente in questo caso l'obiettivo non è trovare un partner, bensì comprendere in pochi minuti i pro e i contro delle varie piattaforme tecnologiche, così da poter comprendere velocemente quelle più indicate per le proprie attività.
Il primo appuntamento è stato dedicato alla data governance, come già detto. Iconsulting ha selezionato nove tecnologie e nel primo appuntamento ne ha presentate tre: IBM, Informatica e TIBCO. Le rimanenti 6 (Collibra, Erwin, Irion, Octopai, Purview e Zeenea) troveranno spazio nel secondo appuntamento del Tech Speed Date, previsto per il 4 maggio.
Le soluzioni per la data governance di IBM, Informatica e TIBCO
La prima soluzione analizzata dagli esperti di Iconsulting è quella di IBM, che offre una piattaforma full stack che include anche funzioni di Data Integration e Data Quality. Due i principali punti di forza di questa soluzione: l'integrazione delle funzionalità di intelligenza artificiale di IBM Watson e gli accorgimenti per limitare il rischio di lock-in (cioè di dover rimanere legati a un vendor o di spendere cifre importanti per spostare i dati su un'altra piattaforma nel caso si decida di cambiare): la piattaforma può infatti essere "installata" su qualsiasi cloud, pubblico o privato.
La presenza degli Acceleratori di progetto semplifica di molto l'utilizzo: si tratta di progetti "semilavorati" che includono già i business term specifici e le regole di validazione dei contenuti, che permettono all'IA di Watson di verificare la coerenza dei contenuti e di associare automaticamente i metadati.
La piattaforma di IBM è indicata da Gartner fra i leader nel famoso Magic Quadrant. Non mancano però dei limiti, a partire da una user experience migliorabile e dall'approccio più tecnico al prodotto rispetto ad altre alternative.
La seconda soluzione presa in esame, quella di Informatica, è invece basata sul motore di IA CLAIRE, che risulta essere rapido ed efficace nella fase di discovery dei Data Domain. Può essere installata sia in cloud sia on-premise ed è modulare, così a poter essere integrata con strumenti di Data Quality.
Quello che la distingue dalla concorrenza e l'utilizzo di algoritmi di machine learning che aiutano e guidano l'utente nella fase di data discovery. È l'ideale per le aziende di grandi dimensioni, che devono analizzare enormi quantità di informazioni. Questo è anche il suo principale limite: quando si ha a che fare con set di dati meno corposi, risulta meno efficace rispetto ad altre.
Ultima piattaforma presa in esame è TIBCO, soluzione cloud collaborativa che ha come punti di forza la gestione della multiutenza (con differenti ruoli, così da garantire la riservatezza delle informazioni) e l'elevata integrazione con la piattaforma SaaS di TIBCO. Attraverso un agent può automatizzare l'importazione di metadati da altri sistemi, sia cloud sia in-premise. Anche la lettura dei dati può essere automatizzata facendo leva sulle API rese disponibili dagli sviluppatori.
Il suo principale limite è che le funzioni più efficaci, quelle per la lettura automatizzata dei dati, funzionano solo con le informazioni provenienti dalla suite TIBCO Data Virtualization. L'interfaccia è poi migliorabile: per la navigazione degli oggetti sono infatti necessari numerosi passaggi e sono limitate le opzioni di personalizzazione per la visualizzazione.
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