Pubblica amministrazione condannata dall'Europa per i ritardi nei pagamenti: la soluzione è la digitalizzazione
di Riccardo Robecchi pubblicata il 29 Gennaio 2020, alle 12:41 nel canale InnovazioneLa Corte di Giusizia dell'Unione Europea ha stabilito che la pubbilca amministrazione italiana deve pagare i suoi creditori entro un massimo di 60 giorni. La causa è una lentezza burocratica risovibile con la digitalizzazione
21 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoFinchè in questo paese non si capisce che l'amministrazione statale è centrale per erogare i servizi non si va da nessuna parte.
Perchè avviene questo, al netto di eventuali forme di indolenza?
Perchè per la stessa PA il quadro normativo è così complicato che per rischio di "sbagliare" a volte la migliore opzione è non fare niente, visto che la PA è soggetta ad accesso agli atti e ad accesso civico (con cui perdere ulteriore tempo per GIUSTIFICARE la qualunque).
Se hai letto un link che ho riportato un esempio è l'interpello di tutti i i possibili esuberi in altre amministrazioni prima di assumere?
Secondo te se una municipale PRIMA di assumere deve interpellare TUTTI i lavoratori dalla Lombardia alla Sicilia ti pare che possa funzionare?
Idem con i PON (che non sono proprio robetta visto che nel complesso siamo a qualche miliardino di euro), se l'autorità di gestione complica enormemente la gestione pon poi non ci si può lamentare se abbiamo tassi di rinuncia anche del 20% (specialmente nel nord italia ).
Ci sono circolari che se letteralmente applicate da chi lavora negli uffici PARALIZZEREBBERO qualunque attività amministrativa.
E poi a metterci la faccia è l'impiegato allo sportello
Qui ALTRO esempio di come siamo ridotti
https://www.ilsole24ore.com/art/scu...ropei--ABUgvllB
http://www.appaltiecontratti.it/201...iede-il-ritiro/
Comodo dire "è talmente complicato che non faccio nulla"; applicato al topic, poi, IMHO è un atto criminale perché intanto le aziende hanno fornito materiali/eseguito lavori, pagato i dipendenti, i fornitori e le tasse (perché queste si pagano sulle fatture emesse, non quando avviene realmente l'incasso). E alla fine chiudono lasciando a spasso parecchie persone
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