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Smartphone come POS in Italia con Mastercard e Intesa Sanpaolo. Gli esercenti non hanno più scuse
di Roberto Colombo pubblicata il 07 Novembre 2019, alle 17:21 nel canale InnovazioneIl Salone dei Pagamenti è stato teatro anche di alcuni annunci, tra cui quello congiunto Mastercard Intesa Sanpaolo del lancio di Tap on Phone la prima soluzione sperimentale in Italia per pagamenti 'no hardware' in cui lo smartphone diventa un POS per accettare pagamenti da wallet digitali e da carte contactless
118 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoUna ultima nota. Le percentuali di commissione le fate sulla base di cosa? Dipendono da quanto è insistente il cliente oppure da quanti soldi ha sul conto corrente oppure sul suo giro d'affari?
In fase di acquisto cliente oppure per motivi di consulenza. Quindi sia se il cliente insiste (perché usa un pos da molto tempo e paga troppo), sia se vogliamo usi un nostro POS (per qualsiasi motivo ti venga in mente). A volte sono convenzioni a scadenza (annuale), ma non ho mai trovato problemi autorizzativi in fase di rinnovo alle stesse condizioni.
Supponiamo che la tassa Mastercard sia di 0.95% dello scontrino come hai detto tu nell'ultimo contratto che hai fatto al negoziante. Vuol dire che le commissioni annuali sono lo 0.95% su 150 mila euro, totale 1400 euro.
Quindi il negoziante che guadagna netto 15 mila euro si trova dopo la tassa Mastercard a guadagnare 13600 euro. Un bel salasso.
Dividendo per 12 sono: 1250 (prima del salasso Mstercard) -> 1130 euro (pagando la tassa Mastercard)
Questo per fare contenti i clienti che vogliono pagare con Mastercard.
Se rifaccio i conti per la Visa allora il salasso raddoppia e il povero negoziante guadagna meno di mille euro al mese.
Aspe.... Io qui parlo di fatturato su mod. 730. Di quel fatturato totale (che per me può essere pagato con bonific, pos o contanti) il guadagno al netto di investimenti, tassazione, ecc. è meno di 15mila. Troppo poco. Fai nero. E' matematico...
No,putroppo non è così. Ti faccio un'esempio in soldini:
Commerciante incassa 100,la Banca "vuole" 2,il commerciante incassa 98.
Commerciante incassa 100,la Banca "vuole" 2,lo stato tassa del 50% il prelievo delle commissioni.
Commerciante incassa 100,la Banca "vuole" 2 applica 4 e paga allo stato il 50% (2). Il commerciante incassa 96 e non ci può fare nulla poichè è obbligato ad accettare il pagamento elettronico.
Non potrà mai diventare antieconomico per la Banca in questo modo.Lei applica sul trasferimento.Se tu incassi lei applica e guadagna,se non incassi,che le cambia?
A carico di chi è il costo? Della Banca? Non mi pare.
Tra l'altro Banca/Finanziaria o qualsivoglia ente che fornisce strumenti per transazioni elettroniche.
Certo, ovvio che la Banca si rifarà sul commerciante.
Tu però penso solo al piccolo negoziante, dimenticando che questo problemi colpirebbe TUTTO il commercio.
Pensi seriamente che grosse società che muovono miliardi (penso ai grandi marchi di supermercati ad esempio), sarebbero disposte a pagare simili commissioni?
Proprio perchè i soldi sono tanti, una levata di scudi globale di tutti dubito che resterebbe tanto silenziosa.
La vera domanda è sempre la medesima: "Perchè siamo arrivati ad obbligare l'uso di strumenti come il bancomat che TRACCIANO le compravendite di beni o servizi?"
Forse perchè troppe volte si è assistito ad anomalie del sistema in cui chi vende risulta essere più povero di chi compra??? (come se vendesse in perdita).
Se TUTTO il transato è manodopera pura,quindi guadagno netto,è una piccola parte.
Se vendi dei beni (siano beni a sè o parti di ricambio),oppure se per fornire un servizio la parte grossa del transato è rappresentata da spese (acquisto di beni,apparecchiature,servizi) la percentuale (applicata al LORDO INCASSATO) diventa ben più importante poichè viene a pesare sulla parte del RICAVO NETTO che NON è la cifra LORDO INCASSATO al quale si applica la commissione.
Esageriamo con l'esempio:
Se per ogni mia prestazione spendo zero e incasso 100,con una percentuale al 2% di commissione mi rimarranno in tasca 98.
Se incasso 100,ma di cui 80 sono le spese,pagherò sempre 2% di commissione (ma sempre sui 100 iniziali) e in tasca me ne troverò 18.
Arrotondando per semplificare la comprensione nel primo caso rappresenterà un 2% sui miei guadagni.Nel secondo il 10%.
E' uguale?
Abbiamo capito e la soluzione è molto semplice: pretendete con le banche ti pagare sulla SINGOLA transazione una commissione fissa.
La banca non ha un costo diverso nel movimentare 10 euro o 100 euro.
Quindi non vi è alcuna ragione tecnica o economica per giustificare tale esborso.
Ovviamente però non potete pensare che sia lo Stato a fare una legge apposita perchè credo che non sarebbe vista bene dall'Europa.
Nè altresì potete pensare che il cliente debba pagarvi solo in contanti e sentirsi quasi un appestato a chiedervi ogni volta l'emissione dello scontrino che dovrebbe essere automatico (è un obbligo perchè devo sempre farti da reminder?)
Ma scusa perchè io devo pagare le tasse con ritenuta alla fonte da parte del mio datore di lavoro e invece lo Stato non mi fa avere tutto il lordo e poi aspetta che io paghi tutto.
Questa mancanza di fiducia proprio non la capisco.
Se tutti fossero onesti, non dico che le tasse sarebbero molto più basse, ma almeno toglieremmo un pretesto a certi legislatori per delle leggi così pesanti in termini economici.
pagare 8000 su uno stipendio di 400000?
quindi te ne restano 392'000?
Io.
dimmi subito dove devo firmare.
La vera domanda è sempre la medesima: "Perchè siamo arrivati ad obbligare l'uso di strumenti come il bancomat che TRACCIANO le compravendite di beni o servizi?"
Forse perchè troppe volte si è assistito ad anomalie del sistema in cui chi vende risulta essere più povero di chi compra??? (come se vendesse in perdita).
parole sante.
non mi fanno per niente pena.
La maggior parte delle attività è al nord: perché allora la maggior parte dell'evasione riguarda il sud Italia. A me sembra evidente che si voglia distogliere l'attenzione da il vero problema. L'evasione fiscale è sbagliata a prescindere, ma come detto prima da un altro utente, investiamo soldi e risorse sulla segatura lasciando perdere le travi
Innanzitutto l'onestà non è un principio che deroghi a tuo piacimento o che segui solo se gli altri lo rispettano.
Altrimenti seguendo questa logica poichè ci sono persone che rubano, fanno rapine o uccidono, allora anche io mi sento autorizzato a farlo.
Intanto risolviamo quell'evasione sistemica che troviamo in qualsiasi esercizio/professione, dopo che avremo questo mondo idilliaco, allora mandiamo anche in galera per tutta la vita chi evade milioni di euro.
Ma non si può giustificare la micro-evasione perchè ci sta comunque quella grande che non viene punita a dovere.
quindi te ne restano 392'000?
Io.
dimmi subito dove devo firmare.
Occhio... non confondere fatturato con guadagno (utile).
Posso fatturare 1 Miliardo di euro ed essere in perdita (alias guadagno zero).
Nel caso delle commissioni queste vengono pagate sulle transazioni (quindi volendo essere riduttivi sul fatturato).
Potresti trovarti nell'assurdo di dover pagare delle commissioni maggiori del tuo guadagno.
senti: 60 milioni di italiani, per 31 kg di pane pro/capite annui, a 2€ al kg, fanno 3,7 miliardi evasi.
con 3,7 miliardi si fanno 4 linee COMPLETE di metropolitana ogni anno, in qualche città affogata dallo smog.
Sto cazzo che "non è un problema reale".
quelle semmai sono tangenti, non evasioni. Posto che il Mose è stato sostenuto dagli stessi politici da sempre favorevoli all'evasione fiscale, e che pur essendo una cosa che probabilmente NON funzionerà mai, è costato finora qualcosa come SEI miliardi.
cioè come 2 anni di pane non scontrinato.
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