Work Trend Index 2022: Microsoft analizza i nuovi orizzonti del lavoro ibrido
di Alberto Falchi pubblicata il 23 Settembre 2022, alle 18:01 nel canale InnovazioneI dipendenti vogliono proseguire con il lavoro ibrido, anche sfruttando nuove tecnologie come il metaverso, mentre i datori di lavoro mostrano scetticismo e auspicano un ritorno in presenza. Servono nuovi accordi per definire le nuova modalità di lavoro nel post-Covid
Microsoft ha presentato i risultati del Work Trend Index 2022, ricerca mirata a individuare e comprendere le tendenze che caratterizzano il mondo del lavoro. Il titolo di questa edizione della ricerca, che prende in esame anche la situazione in Italia, è "Great Expectations: Making Work Work”, per sottolineare come le imprese devono trovare nuovi modi per stimolare e incentivare i lavoratori in un mondo dove ormai il lavoro ibrido è diventato la norma.
Quello che emerge è un certo scostamento fra le aspettative dei lavoratori e le visioni dei dirigenti. Se i primi sono sempre più propensi a lavorare da remoto, anche se non tutti i giorni, i manager auspicano un ritorno alla classica modalità in presenza in tempi brevi.
I nuovi valori dei lavoratori
L'analisi di Microsoft è basata su un un sondaggio effettuato su un campione di 31.000 persone in 31 Paesi, fra cui l'italia, e include anche dati risultanti dell'analisi dei dati ricavati dagli strumenti Microsoft 365 e dalle tendenze del lavoro su LinkedIn.
Il primo dato che risalta, e in parte anche il più prevedibile, sono le nuove priorità dei lavoratori italiani, sempre meno disposti a fare troppi sacrifici per il lavoro. Oggi al primo posto ci sono salute e benessere, tanto che una percentuale importante degli intervistati (37% in Italia, 41% a livello mondiale) lavoratori dichiara che probabilmente prenderà in considerazione un nuovo lavoro nel prossimo anno. Se ci si limita a guardare le fasce più giovani, Gen Z e Millenials, in Italia la percentuale cresce ulteriormente, arrivando al 49%. In pratica, uno su due. Un dato in crescita rispetto al precedente Work Trend Index.
Secondo Microsoft, insomma, il fenomeno delle "grandi dimissioni" non si è esaurito. Va anche detto che nel report il colosso di Redmond non utilizza il termine "grandi dimissioni", ma preferisce "Great Reshuffle", la grande riorganizzazione.
I dirigenti vogliono far tornare in azienda i dipendenti: il ruolo dei manager
Nonostante il lavoro ibrido abbia dato risultati positivi, spesso contribuendo a migliorare la produttività e la felicità dei lavoratori, i dirigenti italiani non sembrano apprezzare. E poco meno della metà (47%) auspica un pieno ritorno in presenza. Al contrario, il 41% dei dipendenti dichiara di preferire la flessibilità garantita dalle forme di lavoro ibrido. In mezzo alle due figure si trovano i manager, che si trovano fra il martello e l'incudine: il 56% delle figure manageriali ammette una significativa differenza fra le visioni della dirigenza e le aspettative dei dipendenti. Il 71% di loro afferma di volere aver maggiori margini di manovra per gestire i team.
Un aspetto che fa riflettere è che al di là delle aspettative, i dipendenti si chiedono il motivo della necessità di tornare in ufficio. Uno su tre (il 33%) non trova motivazioni valide. Addirittura, il 46% degli italiani dichiara di essere intenzionato anche a sfruttare nuove tecnologie di collaborazione, come gli spazi di lavoro virtuali nel metaverso.
I dirigenti, però, non ci vogliono sentire da questo orecchio: solamente il 27%, in Italia, ha già stretto patti col la forza lavoro per definire le modalità del lavoro ibrido.
L'analisi dei dati di Microsoft 365
Come già detto, il lavoro da remoto e ibrido ha consentito di incrementare la produttività, talvolta anche a scapito del tempo libero dei dipendenti. Come facilmente intuibile, i dati mostrano un incremento del tempo trascorso in riunioni su Teams: dal 2020, sono cresciute del 252%. Non solo negli orari lavorativi, però: i dati mostrano un aumento del lavoro al di fuori del classico orario di ufficio e anche nei fine settimana.
Secondo Microsoft, se da un lato è positivo che i dipendenti abbiamo aumentato il loro impegno, dall'altro si evidenzia la necessità di introdurre nuove regole in azienda per meglio normare il lavoro ibrido: un conto è essere flessibili, un altro garantire una reperibilità totale.
“Non si può cancellare l'esperienza vissuta e l'impatto che gli ultimi due anni continueranno ad avere sul mercato del lavoro, poiché flessibilità e benessere sono diventati elementi non negoziabili per i dipendenti", afferma Jared Spataro, Corporate Vice President, Modern Work, Microsoft. "Accogliendo e rispondendo in modo proattivo a queste nuove aspettative, le aziende hanno la possibilità di ripensare l’impostazione del proprio business e il ruolo dei dipendenti per raggiungere obiettivi di successo in un orizzonte di lungo termine".
1 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoSarebbe bello rivederli la primavera prossima, dopo questo inverno che ci aspetta...
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