La Commissione Europea apre un'indagine su Microsoft: possibile abuso di posizione dominante con Teams e Microsoft 365
di Riccardo Robecchi pubblicata il 27 Luglio 2023, alle 17:19 nel canale MarketMicrosoft torna al centro dell'attenzione delle autorità antitrust dell'Unione Europea: l'inclusione di Teams all'interno del pacchetto Microsoft 365 (ex-Office 365) potrebbe costituire un abuso di posizione dominante
La Commissione Europea ha annunciato in via ufficiale l'inizio di una procedura d'indagine a carico di Microsoft per presunte pratiche di abuso di posizione dominante legate all'inclusione di Teams all'interno di Microsoft 365. L'annuncio era nell'aria da tempo e vedrà ora un processo d'indagine potenzialmente lungo per accertare se Microsoft abbia infranto le leggi sulla concorrenza nell'Unione Europea.
La Commissione Europea indaga Microsoft su Teams
L'annuncio della Commissione UE era da tempo atteso e già da diverse settimana pareva nell'aria. La Commissione ha ufficializzato oggi l'apertura di una procedura formale a carico di Microsoft per via dell'inclusione di Teams all'interno del pacchetto Microsoft 365.
Tre anni fa quasi esatti Slack aveva denunciato Microsoft per presunte violazioni delle leggi antitrust del Vecchio Continente: l'inclusione in Microsoft 365 avrebbe costituito tying e bundling con un prodotto in posizione dominante. Tali pratiche sono considerate illegali perché legano ("to tie" in inglese, da cui "tying") un prodotto o servizio a un altro di maggiore diffusione, dando così al primo un vantaggio illecito rispetto ai concorrenti, mentre la pratica del bundling fa sì che questo legame non vada a incidere sul costo complessivo del pacchetto ("bundle" in inglese) andando, di nuovo, a svantaggiare la concorrenza.
Secondo la Commissione, Microsoft potrebbe stare abusando e difendendo la propria posizione di mercato nel software per la produttività limitando la concorrenza nell'Area Economica Europea per i prodotti di comunicazione e collaborazione. In particolare, la Commissione è preoccupata che Microsoft potrebbe dare a Teams un vantaggio distributivo non dando ai clienti la scelta sull'inclusione o meno dell'accesso a tale prodotto quando si abbonano alle suite di produttività e potrebbe aver limitato l'interoperabilità tra le sue suite di produttività e le offerte concorrenti. Queste pratiche potrebbero costituire tying o bundling anticompetitivi e potrebbero impedire ad altri strumenti di comunicazione e collaborazione di competere, a detrimento dei clienti nell'Area Economica Europea."
Margrethe Vestager, Secondo Vicepresidente della Commisione e Commissario europeo per la concorrenza, ha affermato che "gli strumenti di comunicazione e collaborazione remote come Teams sono diventati indispensabili per molte aziende in Europa. Dobbiamo pertanto assicurarci che i mercati per tali prodotti rimangano competitivi, e che le aziende siano libere di scegliere i prodotti che soddisfano meglio le proprie esigenze. Questo è il motivo per cui stiamo investigando se il fatto che Microsoft abbia legato le sue suite di produttività con Teams sia in violazione delle regole dell'UE sulla competizione."
Nel comunicato diffuso alla stampa, la Commissione specifica che non c'è una data limite entro cui l'indagine dovrà essere conclusa e che ci sono diversi fattori da tenere in considerazione, tra cui la complessità del caso, la volontà di collaborare dell'indagato e il diritto alla difesa dello stesso.
12 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoMa la teoria economica ci insegna che ciò è inevitabile quando sono in gioco economie di rete ed economia di uniformizzazione. Pensiamo solo cosa succederebbe se il settore dei sistemi operativi o quello degli applicativi multimediali fosse in concorrenza perfetta: non ci sarebbe più uniformizzazione, ognuno userebbe un software diverso e un sistema operativo diverso, ci sarebbero enormi problemi di compatibilità, di sviluppo, di stabilità, ecc...Ecco perché purtroppo - dal punto di vista economico - si può fare ben poco per combattere posizioni dominanti in questo campo. E Microsoft lo sa. Ed è il motivo per cui si è arricchita tanto negli anni. Un male "necessario" insomma
E Google ...
No ??a questo punto però denuncino anche google, visto che drive e meet sono inclusi in tutti i pacchetti google workspace...
l'unica verità è che le persone vogliono un costo basso per una soluzione di collaborazione a 360 gradi, e tutti quelli che ne offrono solo un pezzettino (in alcuni casi anche a un costo più alto rispetto a quello di chi offre tutto il pacchetto) verranno mangiati...
Beh anzitutto perchè Slack fa quello che fa Teams più molto altro, pensa ad esempio alla possibilità offerta da Slack di trasformare ciascun messaggio in un thread, può sembrare una cosa banale ma è infinitamente utile e decisiva per una comunicazione efficace.
Oppure pensa alla quantità industriale di integrazioni offerte da Slack, nell'azienda per cui lavoro lo usiamo pesantemente nonostante abbiamo tutti una subscription O365 con Teams incluso, ma le integrazioni con Jira, Bitbucket, Zoom, Okta e Box (solo per citare quelle che usiamo noi) sono decisive. Siamo tutti in telelavoro e ogni nuovo assunto rimane di sasso nel vedere con che facilità e velocità facciamo tante cose proprio grazie a queste integrazioni.
Aver incluso Powerpoint nel pacchetto di Office365 (pardon, Microsoft365) disincentiva l'acquisto di altre soluzioni per le presentazioni.
O Defender integrato in Windows, che disincentiva l'acquisto di antivirus terzi.
Oppure per il correttore automatico integrato nelle applicazioni Office, così disincentivo l'acquisto di prodotti esterni di correzione.
O per Visual Basic, disincentiva l'uso di altri sistemi di programmazione.
Oppure... ecc.ecc...
Vabbè tutto questo per dire: ma perchè io, società informatica, non posso decidere cosa vendere o come comporre i pacchetti dei miei prodotti?
Sono da indagare sicuramente le pratiche illegali (come dare mazzette ai vertici dei produttori PC per infilarci a forza Windows snobbando sistemi gratuiti come Linux), ma nel caso particolare di Teams non ci vedo niente di male.
Office per le aziende esiste ancora come licenza perpetua (e quello è il grosso del mercato...).
Poi, il fatto che sia aumentato di prezzo ogni anno e non sia più conveniente rispetto alla subscription è un altro paio di maniche...
Poi, il fatto che sia aumentato di prezzo ogni anno e non sia più conveniente rispetto alla subscription è un altro paio di maniche...
no, il grosso è sulla lineup 365, incluso Office.
la divisione esatta di vendite numeriche tra Office "classic" e 365 MS non la fornisce, ma la revenue 365 nel 2022 rappresentava il 78% dei 45 miliardi della divisione Office.
Beh anzitutto perchè Slack fa quello che fa Teams più molto altro, pensa ad esempio alla possibilità offerta da Slack di trasformare ciascun messaggio in un thread, può sembrare una cosa banale ma è infinitamente utile e decisiva per una comunicazione efficace.
Oppure pensa alla quantità industriale di integrazioni offerte da Slack, nell'azienda per cui lavoro lo usiamo pesantemente nonostante abbiamo tutti una subscription O365 con Teams incluso, ma le integrazioni con Jira, Bitbucket, Zoom, Okta e Box (solo per citare quelle che usiamo noi) sono decisive. Siamo tutti in telelavoro e ogni nuovo assunto rimane di sasso nel vedere con che facilità e velocità facciamo tante cose proprio grazie a queste integrazioni.
ad onor del vero, è tutta roba che c'è anche su Teams.
noi abbiamo integrazioni Jira, Confluence, Salesforce, ZenDesk, un po' di roba AWS per il multicloud, integrazioni con Zoom/WebEx/Meet per sincronizzare i webinar con Teams... e via dicendo.
(siamo MS partner)
Quello che invece Teams ha e gli altri non hanno sono le metriche di monitoraggio, tutto il discorso CQD, tutto il discorso di integrazione cloud/landline/mobile che trovi così esteso solo presso Cisco (ed anche parecchio di più ma che certo non hanno né Atlassian né Salesforce...
Teams le sue carte forti ce le ha.
È cosa molto spinosa qui.
La UE non fa male ad indagare, il discorso che fanno è che potrebbe non essere nell'interesse del mercato usare un prodotto trainante ampiamente leadere come Office per promuoverne un altro. All'inizio Teams/Zoom/Slack/WebEx/ecc. erano marginali, il loro mercato è esploso negli ultimi anni, e la questione adesso è giusto porsela.
Teams: marzo 2019 19.5 milioni di utenti, marzo 2023 260 milioni.
La ratio è che se il mercato delle soluzioni di comunicazione come Teams & co. è ormai sufficientemente grande, allora è interesse che abbia vita propria e MS la pianti di usare Office e Windows come traino. Ed è il motivo per il quale invece Salesforce può "regalarti" Slack nel loro pacchetto, sebbene anche Salesforce sia leader incontrastata nel suo mercato di riferimento.
I problemi sono tanti quando l'antitrust interviene, perché il rischio di fare un danno è alto anche per loro. Un danno non tanto a MS, quanto al mercato intero. Immagina obbligare Teams a stare fuori da Office, che accade alla classica PMI da 30-100 dipendenti di cui la UE è piena? Quella è per lo più piccola manifattura che ha per lo più O365/Exchange/Windows per il quotidiano, ma solo una frazione acquista anche SAP/Saleforce/pacchetti Atlassian/pacchetti Google/Zoom/Cisco ecc. A tutta questa platea rischi di fatto di far aumentare i costi per pagarsi anche uno Slack/Zoom/Teams che invece fino a ieri veniva "gratis". Ma appunto, il mercato è vario, ed il vantaggio che Teams ha nella grande impresa quando va a negoziare licenze da 10000 utenti alla volta è anche quello palese, a danno soprattutto di Salesforce (Slack) e Cisco (WebEx).
La questione esiste ma ha anche tante sfaccettature.
La sola cosa che per me regge poco da parte UE è che secondo loro MS avrebbe dovuto "autoregolarsi" nel momento in cui Teams ha iniziato a fare botto. Fanno sempre questa obiezione, ma è praticamente impossibile sostenerla. Né MS né altri hanno il dovere di conoscere per intero alcun mercato.
Dovessi scommettere, IMHO finirà che gli faranno scorporare Teams e MS accetterà pure di buon grado di pagare un qualcosa per chiudere la faccenda alla svelta.
Chi traina la baracca in MS ormai è Azure, e di subscription Azure hanno subissato il mondo grazie a O365. Teams, pur scorporato da Office, resterà in posizione più che confortevole per essere l'applicativo d'elezione ad aggiungersi a tutte queste sottoscrizioni che volenti o nolenti già esistono.
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