InfoCert potenzia la sicurezza della sua PEC con la sandbox di Yomi

Legalmail Security Premium è una nuova soluzione per la Posta Elettronica Certificata (PEC) sviluppata da InfoCert e Yoroi e pensata per garantire standard di sicurezza più elevati rispetto a quelli attuali. 

Non si tratta della prima novità introdotta da InfoCert relativa alla sicurezza: a partire dal 20 novembre, l'ente aveva infatti introdotto la strong authentication, rendendola disponibile gratuitamente a tutti gli utenti. 

Come funziona Legalmail Security Premium 

Legalmail Security Premium è un servizio basato sulla sandbox Yomi, sviluppata da Yoroi, azienda che fa parte di TinextaCyber, il polo italiano della cybersecurity. In pratica, ogni messaggio viene analizzato da Yomi alla ricerca di link o allegati pericolosi, che vengono bloccati una volta rilevati. 

Esiste anche una versione gratuita del servizio, disponibile a questo indirizzo, che consente a tutti di inviare file o e-mail sospette al sistema così da verificare l'assenza di malware. La versione free, però, è limitata rispetto alla sandbox completa, quella integrata in Legalmail, che offre un numero maggiore di strumenti di analisi e di risposta alla minaccia. 

“Aumentare i livelli di sicurezza della PEC è un impegno per noi inderogabile. Ciò è confermato anche dal recente rafforzamento di tutte le caselle Legalmail grazie alla possibilità di attivare l’autenticazione a doppio fattore (o strong authentication)" - commenta Carmine Auletta, Chief Innovation & Strategy Officer di InfoCert - "Il bisogno di sicurezza non deve però intaccare la facilità d’uso e gli elevati livelli prestazionali che contraddistinguono il prodotto Legalmail e che ne decretano il successo di mercato: la sinergia con Yoroi ci ha consentito di rispondere in pieno a questa duplice sfida. Il risultato è una soluzione all’avanguardia che non ha eguali sul mercato, permettendo di agire da filtro attivo e intelligente a protezione dei nostri clienti”.

“Il nostro lavoro è proteggere le persone in tutte le attività quotidiane. Molti attacchi ransomware verso la Sanità e le aziende cominciano cliccando su un link o un allegato malevoli. L’email è uno dei veicoli principali attraverso cui i cybercriminali cercano di entrare nella nostra casa virtuale e noi vogliamo fare tutto ciò che è possibile per impedirglielo”, spiega Marco Ramilli, CEO di Yoroi.