Secondo GSMA gli apparati di rete 5G di Huawei sono sicuri

Secondo GSMA gli apparati di rete 5G di Huawei sono sicuri

Le apparecchiature per le reti 5G di Huawei, incluse le componenti core, hanno superato i test indipendenti Network Equipment Security Assurance Scheme (NESAS) di GSMA così come quelli proposti dal gruppo cinese IMT-2020 (5G) Promotion Group

di pubblicata il , alle 08:21 nel canale TLC e Mobile
5GHuawei
 

Non è un mistero che l'attuale amministrazione USA (ma non solo: pensiamo anche al Regno Unito) non veda di buon occhio Huawei, tanto da aver proibito l'uso degli apparati di questa azienda nelle reti 5G sul suolo statunitense. Non solo: Trump sconsiglia anche ai propri alleati di appoggiarsi a Huawei per un'infrastruttura tanto critica, e ha firmato un'ordinanza per escludere l'azienda anche dai Google Mobile Services di Android, impedendole di integrare servizi come Gmail e il Play Store. Tutto per la sicurezza, assicura l'amministrazione statunitense, non certo per mere questioni commerciali. La tesi è che Huawei potrebbe inserire delle backdoor negli apparati di telecomunicazione, di fatto permettendo alla Cina di poter spiare altre nazioni. 

Secondo alcuni test indipendenti, però, gli apparati di Huawei testati hanno superato tutti i test di sicurezza informatica

I dispositivi di rete 5G di Huawei superano i test di sicurezza NESAS

Il test NESAS (Network Equipment Security Assurance Scheme), proposto dall'associazione GSMA, valuta la sicurezza informatica degli apparati di rete partendo da uno standard definito in collaborazione fra GSMA, 3GPP e i vari stakeholder del mercato delle telecomunicazioni (operatori, fornitori, partner e regolatori). 

NESAS

Include 20 categorie di valutazione (incluse competenze dello staff, sviluppo secondo i principi di Security by Design, analisi del codice sorgente, controllo della produzione) e copre tutta quella parte della filiera che coinvolge i vendor e la produzione degli apparati. Non si tratta di una certificazione, né è obbligatorio, ma è uno standard riconosciuto e tenuto in considerazione, dato che è promosso e garantito dall'associazione GSMA. Ulteriori informazioni sono disponibili qui

Huawei ha sottoposto al test le sue apparecchiature di rete 5G, incluse quelle destinate alle reti core - le più sensibili sotto il profilo della sicurezza - e il risultato è che sono risultate sicure, come possibile verificare a questo indirizzo

"La valutazione è anche un valido riferimento per le parti interessate, come operatori, fornitori di apparecchiature, autorità di regolamentazione e fornitori di servizi applicativi" - ha dichiarato ha affermato Devin Duan, Head of 5G E2E Cybersecurity Marketing, Huawei - "Huawei si è sempre concentrata sulla sicurezza informatica basata sulla tecnologia. Siamo lieti di supportare e collaborare attivamente ai test NESAS e invitiamo l'intero settore a promuovere congiuntamente lo sviluppo di un mercato delle comunicazioni mobili più uniforme".

27 Commenti
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Gringo [ITF]26 Agosto 2020, 08:47 #1
Si tutto bello e sicuro, fin che un "Exploit" di turno permette di fare quello che vuoi lo stesso, (vero NSA/Spectre).
Riassumendo Le backdoor sono ovunque, basta sapere come aprirle visto che sono nascoste, alcune talmente fatte bene che non si sa più come chiuderle una volta scoperte al pubblico (Vero Netgear).
Inutile che il Bue continui a dare del cornuto all'Asino, sempre che gli asini ci siano in un mondo di soli Buoi.
Unrue26 Agosto 2020, 09:15 #2
MI pare abbastanza ovvio che un'infrastruttura critica come le telecomunicazioni non venga data in pasto ad una potenza straniera che probabilmente tra qualche anno surclasserà gli USA in ogni campo.

Anche se non ci sono prove di backdoor o simili, è meglio non rischiare perché comunque la probabilità è piuttosto alta. E se poi dovesse venire fuori una volta installati tali apparati ovunque? Sai che bordello. Aggiornando il firmware puoi inserire di tutto, quindi un dispositivo che oggi è sicuro magari domani non lo è più.

Poi gli USA non hanno certo bisogno della Cina per avere tali apparati, via su. Anche se al momento con il 5G magari sono indietro hanno tutta la potenza economica/tecnologica per poter fare tutto in casa, che bisogno c'è di prendere tutto dai cinesi? Casomai quelli messi peggio siamo noi, che in casa non facciamo neanche un router.

Forse è l'unica cosa che ha fatto Trump cui sono d'accordo.
Mparlav26 Agosto 2020, 12:18 #3
In realtà tutti e 4 i principali fornitori 5G al mondo hanno passato i test:
https://www.corrierecomunicazioni.i...ei-nokia-e-zte/

e gli USA non fanno nulla in casa.
I loro provider si sono affidati a Ericcson, Nokia e Samsung, che fino a prova contraria, hanno gli stessi livelli di sicurezza di ZTE e Huawei
Sandro kensan26 Agosto 2020, 12:20 #4
Ma è evidente che è solo una scusa quella americana, in realtà vogliono i soldi che sono dei cinesi. La Cina sta avanzando in molti campi e quindi ha e avrà sempre di più la preferenza dei consumatori mondiali con ingenti guadagni. Gli americani vogliono quei soldi che fin'ora sono stati loro e che adesso e sempre di più in futuro sono dei cinesi.

Questo è il libero mercato che agli americani non sta più bene e che vogliono cambiare per cui usano la loro forza militare per imporre agli alleati (?) europei e mondiali di ostacolare la Cina. O fate così o avrete ritorsioni di ogni sorta comprese quelle militari. Gli unici stati liberi sono la Cina e la Russia, gli altri sono verande di Trump con qualche sfumatura come l'India.
filippo198026 Agosto 2020, 12:25 #5
@Unrue: sarei d'accordo con te se stessimo parlando di un mondo utopico, quello che dici tu è sacrosanto tanto è vero che si applica a tecnologie cinesi/americane/tedesche ed anche italiane se mai le sviluppassimo!
Una cosa è dire: non installate questo hardware perché ORA non è sicuro e ORA trasmette tutto ai server cinesi; un'altra cosa è dire non fatelo perché DOMANI POTREBBE trasmettere tutto ai server cinesi ...

Poi che proprio Trump si lamenti di una cosa del genere quando le aziende americane DEVONO dare i dati dei propri utenti quando c'è di mezzo un'indagine mi fa abbastanza ridere IMHO
Mparlav26 Agosto 2020, 12:43 #6
D'altro canto se fossi una potenza straniera e cercassi delle falle negli apparati a scopo di spionaggio, potrei farlo con tutte, non è strettamente necessario che siano di una società del mio Paese.

Un esempio:
https://arstechnica.com/tech-policy...etting-implant/
Unrue26 Agosto 2020, 12:49 #7
Originariamente inviato da: Mparlav
In realtà tutti e 4 i principali fornitori 5G al mondo hanno passato i test:
https://www.corrierecomunicazioni.i...ei-nokia-e-zte/

e gli USA non fanno nulla in casa.
I loro provider si sono affidati a Ericcson, Nokia e Samsung, che fino a prova contraria, hanno gli stessi livelli di sicurezza di ZTE e Huawei


Lo so che non fanno nulla in casa, ma hanno le potenzialità per farlo. Cisco, tanto per fare un esempio, figuriamoci se non hanno le competenze per fare tutto in casa. E' che fino ad ora non c'era problema affidarsi alle aziende europee, dato che la Cina non aveva nulla in quel campo, fino ad ora...
Unrue26 Agosto 2020, 12:51 #8
Originariamente inviato da: Mparlav
D'altro canto se fossi una potenza straniera e cercassi delle falle negli apparati a scopo di spionaggio, potrei farlo con tutte, non è strettamente necessario che siano di una società del mio Paese.

Un esempio:
https://arstechnica.com/tech-policy...etting-implant/


Una società del tuo paese la controlli meglio.
noppy126 Agosto 2020, 13:00 #9
Per me è solo protezionismo da parte di Trump che però va talmente oltre che danneggia le aziende interne, purtroppo la supremazia non la ottieni chiudendoti dentro un muro ma restando sempre un passo avanti all'avversario, ovviamente poi ci sarebbero altre questioni da affrontare ma non credo sia questa la sede.
SpyroTSK26 Agosto 2020, 13:04 #10
Basterebbe rendere completamente open i propri dispositivi, fixed.

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