TrustPiD è il “super cookie” che traccia l’utente e aggira i blocchi: ecco come. E Vodafone lo sta sperimentando
di Andrea Bai pubblicata il 31 Maggio 2022, alle 12:25 nel canale TLC e MobileUn meccanismo di identificativi univoci e persistenti che possa aggirare anche le contromisure attualmente previste da browser e sistemi operativi, e consentire agli inserzionisti di continuare ad erogare pubblicità personalizzate
TrustPiD è il nome di un nuovo sistema di identificazione pubblicitaria che ha lo scopo di tracciare un utente a livello di provider di servizi internet (ISP) e che è in fase di sperimentazione in Germania da parte di Vodafone. Si tratta di un sistema pensato appositamente per non poter essere aggirato dalle impostazioni del browser Web, tramite il blocco dei cookie o mediante le tecniche di mascheramento dell'indirizzo IP.
Nel concreto Vodafone prevede di assegnare un ID fisso a ciascun cliente, così da associarvi tutte le sue attività. Tale identificativo sarà basato su una serie di parametri incrociati, così che il meccanismo possa assicurare la persistenza nel tracciamento. A questo punto l'ISP mobile può creare un profilo personale basato sull'ID, dando modo agli inserzionisti di pubblicare annunci mirati per ciascun individuo, senza che venga rivelato alcun dettaglio identificativo.
La posizione di Vodafone è che le piattaforme che erogano servizi gratuiti supportati da annunci pubblicitari mirati sono minacciate dalle possibilità di eludere il monitoraggio offerto da alcune soluzioni tecnologiche recentemente a disposizione del pubblico: è noto ormai il caso di Apple, che con gli strumenti di blocco del monitoraggio ha compromesso i conti di Facebook.
"I consumatori apprezzano l'idea di un Internet 'libero', ma questo richiede un compromesso: gli editori hanno bisogno di un modello di reddito sostenibile, il che significa che diventa essenziale aggiungere paywall in abbonamento o fare affidamento sulla pubblicità per mantenere accesso libero a contenuti di alta qualità" è quanto dichiarato sul sito web di TrustPiD, gestito dalla stessa Vodafone. La società precisa che TrustPiD sarà generato in maniera casuale, e i clienti avranno la possibilità di gestire il consenso sull'accettazione del tracciamento tramite le impostazioni di privacy.
In ogni caso, al di là delle "rassicurazioni" di circostanza, desta preoccupazione il fatto che un provider di connettività possa avere il potere di assegnare identificativi di tracciamento persistenti, poiché darebbe modo di monitorare l'intera attività digitale di un individuo con conseguenze che possono andare anche al di là del semplice ambito pubblicitario.
Vodafone non ha attualmente rivelato quale sia il numero di utenti che rientra nella fase pilota di TrustPiD, ma Bild.de, uno dei più grandi siti web di informazione tedeschi, ha rivelato di aver preso parte all'iniziativa. Secondo der Spiegel, anche Deutsche Telekom si sta preparando alla sperimentazione di un sistema di tracciamento simile.
26 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoUn meccanismo di identificativi univoci e persistenti che possa aggirare anche le contromisure attualmente previste da browser e sistemi operativi, e consentire agli inserzionisti di continuare ad erogare pubblicità personalizzate
Nel concreto Vodafone prevede di assegnare un ID fisso a ciascun cliente, così da associarvi tutte le sue attività. Tale identificativo sarà basato su una serie di parametri incrociati, così che il meccanismo possa assicurare la persistenza nel tracciamento. A questo punto l'ISP mobile può creare un profilo personale basato sull'ID, dando modo agli inserzionisti di pubblicare annunci mirati per ciascun individuo, senza che venga rivelato alcun dettaglio identificativo.
Click sul link per visualizzare la notizia.
Un altro buon motivo per stare alla larga da Vodafone
comunque vorrei vedere cosa succede se un governo un giorno si sveglia e vuole quei dati per "stanare" un certo tipo di persone e reprimerle... il nazzismo è tutt'altro che sparito ed è solo uno dei tanti problemi
Non credere che sia così facile, dice che neanche con le vpn si aggira.
Secondo me andrebbe reso illegale, viola laprivacy in maniera assoluta. La storia dell'anonimizzazione è una scusa a cui non crede più nessuno, basta che ti logghi su un sito qualunque e tutti gli altri sanno chi sei.
Dice che si potrà scegliere l'opt-out/in, ma ci credo poco. Sicuramente sarà imboscato in maniera tale che la maggior parte della gente non lo saprà neanche, sempre che poi venga rispettato, e non ci siano "errori di configurazione" durati anni come con Facebook... ecc.
Troppi rischi, va messo illegale per legge, punto.
La pubblicità in tv, stampa, ecc. ha sempre funzionato senza tracciamento, prima di internet il tracciamento non esisteva e il mondo girava comunque.
E poi, da quando Vodafone è paladina degli editori? Sicuramente vorrà qualcosa in cambio, una fetta dei guadagni...
Ogni cliente di qualsiasi ISP ha già un codice cliente univoco (non potrebbe essere altrimenti), il punto è se questo possa essere utilizzato per fare tracciamento o vada contro al GDPR.
Menomale che ci hanno pensato i Russi ad andare a caccia dei nazisti in ucraina
Mamma mia... ma dai Cookie del pc arrivare al Nazismo...
Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".