Lo stato della rete nel secondo trimestre 2011
di Andrea Bai pubblicato il 23 Novembre 2011 nel canale TLC e MobileAkamai propone la consueta analisi trimestrale sullo stato della rete: la fotografia del secondo trimestre 2011, con la penetrazione di Internet, le velocità di connessione, la diffusione di banda larga ed, infine, uno sguardo alla connettività mobile
Connettività - Velocità medie di connessione
Con la crescente disponibilità di contenuti multimediali in alta definizione, ed il parallelamente crescente consumo di questi contenuti, gli utenti finali sono sempre più affamati di connettività ad elevate prestazioni. Nel corso delle prossime pagine utilizzeremo spesso i termini "high broadband", "broadband" e "narrowband" al pari di come sono definiti dalla stessa Akamai: high broadband descrive le connessioni superiori a 5mbps, broadband quelle superiori a 2mbps e narrowband le connessioni a velocità inferiore di 256kbps.
I dati presentati all'interno di questa sezione sono stati raccolti durante il secondo trimestre attraverso la rete di server akamai e includono tutti i paesi/regioni con oltre 25 mila ip unici che fatto accesso alla rete Akamai durante il secondo trimestre.
Osservando le velocità di connessione, la media globale si è assestata sui 2,6mbps, mentre la media delle velocità di picco è arrivata a 11,4mbps. Osservando la situazione territoriale, la Corea del Sud registra la velocità media di connessione più elevata, a 13,8mbps, mentre Hong Kong registra la più elevata media di velocità di picco, pari a 44,4mbps. Andando ad osservare la situazione a livello urbano, le città del Giappone e della Corea del Sud continuano ad occupare moltissimi posti nella classifica delle più elevate velocità medie e di picco.
Nel complesso si registra, rispetto al trimestre precedente, un tasso di adozione in crescita del 27% per le connessioni high broadband, con i Paesi Bassi che mostrano un livello di adozione del 68%. Le connessioni broadband sono invece cresciute del 65%, con la Bulgaria a registrare il 97% di adozione. Le connessioni narrowband invece continuano a scendere, con una media globale che cala al 2,9%. In questo caso è il Libano, con un livello di adozione del 56%, ad occupare la prima posizione.
Velocità medie di connessione - globale
La velocità media di connessione a livello globale registra anche in questo trimestre un significativo incremento, con una crescita del 21% rispetto al trimestre precedente attestandosi come già accennato a 2,6mbps. Nel complesso oltre 80 regioni registrano un incremento della velocità media di connessione del 10% nel corso del secondo trimestre. Di tutti i paesi che sono stati inclusi in classifica, undici hanno però registrato una flessione trimestrale, tra i quali spicca la Corea del Sud.
Tutti i paesi presenti nelle prime 10 posizioni, assieme agli USA (al 16esimo posto) e ad altri 15 paesi, hanno mantenuto una velocità di connessione media che supera la soglia di high broadband. Anche su base annuale si registra un incremento significativo della velocità media di connessione, con una crescita del 43%. Una crescita del 10% almeno è stata vista in otto dei paesi della top ten e negli USA. Sono solo la Corea del Sud e la Romania che registrano una flessione annuale. Il paese con la più bassa velocità di connessione è il Libano, con una media di 379kbps.
L'Italia si posiziona al 34esimo posto in classifica, con una velocità media di connessione pari a 4,2mbps, segnando una crescita del 15% su base trimestrale e del 40% su base annuale.
Andando a spostare l'attenzione a livello urbano, sono le due città sudcoreane di Taegu e Tejon ad occupare i vertici della classifica, con una velocità media di connessione di 15,8 mbps. I 13,7mbps di San José permettono anche agli USA di fare il proprio ingresso nella top ten delle città a maggior velocità di connessione. Per il continente europeo è invece la città ceca di Brno a portare a casa il primato, con una velocità media di 8,3mbps.
A dominare l'intera classifica Top 100 sono però le città dell'area asiatica, occupando ben 71 posizioni, con 59 centri giapponesi, 10 in Corea del Sud, Hong Kong e Australia. Altre 20 posizioni sono invece occupate da città americane, di cui 18 statunitensi e due canadesi. Le restanti nove posizioni sono occupate da otto paesi europei, con la Svizzera che conquista due piazzamenti.